sabato 29 novembre 2008

CONGESTIONE PELVICA, aumento di afflusso sanguigno nel piccolo bacino (pelvi)

CONGESTIONE PELVICA, aumento di afflusso sanguigno nel piccolo bacino (pelvi). Può essere di due tipi: attiva, quando l'aumentato afflusso è di tipo arterioso, oppure passiva, quando il ristagno riguarda il sangue venoso. Nella patalogia femminile si parla quasi sempre e soltanto del secondo tipo, cioè della congestione passiva, come espressione di un rallentato od ostacolato deflusso del sangue venoso. Molte possono essere le cause che determinano tale quadro patologico, e tra queste ricordiamo i tumori, le infezioni utero-annessiali, le parametriti; le marposizioni uterine (retroversione, retroflessione c, anche, lateroversione) ed il varicocele pelvico (l'abriorme dilatazione, di tipo varicoso, delle vene della pelvi). La sintomatologia è caratterizzata soprattutto dal dolore gravativo pressoché continuo nella pelvi, con frequenti esacerbazioni in corrispondenza di sforzi o fatiche, nel periodo mestruale e dopo il coito, con irradiazioni al sacro, al parino, ed alla radice delle cosce. Concomitano frequentemente episodi menorragici, abbondanza del flusso mestruale, dispareunia (difficoltà e dolorabilità nella vita sessuale), leucoxantorrea (perdite vaginali) e, spesso, prurito.