domenica 17 settembre 2017

Chikungunya: Raggi firma l’ordinanza per le disinfestazioni

E' stata firmata dalla sindaca di Roma Virginia Raggi l’ordinanza «per contrastare l’emergenza sanitaria dovuta ai casi sospetti e accertati di Chikungunya trasmessi dalla zanzara tigre, non solo su suolo pubblico, ma anche su quello privato». È quanto si legge in una nota del Campidoglio. Intanto la Regione comunica che nel Lazio «sono 17 i casi accertati dal Servizio regionale di sorveglianza malattie infettive (Seresmi) ad oggi di Chikungunya, di questi 6 nella Capitale». «Di questi 17 - aggiunge la Regione - dieci casi sono residenti o riportano un soggiorno nel Comune di Anzio, e sette casi non risultano aver viaggiato in Italia o all’estero nei 15 giorni precedenti l’esordio dei sintomi». La malattia, virale, si manifesta con sintomi molto simili a quelli dell’influenza. leggi altro

I tumori più diffusi in Italia

Prostata per gli uomini, seno per le donne. Ecco i due big killer nei due sessi. Come era naturale attendersi, i dati del Rapporto cancro presentati ieri al Ministero della salute ci dicono che negli uomini il più diagnosticato è il tumore della prostata (34.800) che rappresenta il 18% del totale; seguono il cancro del colon-retto (16%), del polmone (15%), della vescica (11%) e delle vie urinarie (5%). Tra le donne il tumore della mammella (51.000) rappresenta il 28% delle neoplasie femminili, seguito da quelli del colon-retto (13%), del polmone (8%), della tiroide (6%) e del corpo dell’utero (5%).

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Chikungunya, ci sono 20 nuovi casi nel Lazio. Anzio è il più colpito dalla malattia

Ci sono 20 nuovi casi di Chikungunya nel Lazio. E sale così a 47 il numero di persone affette dalla malattia, caratterizzata da febbre acuta e trasmessa dalla puntura di zanzare, che continua a diffondersi nella provincia di Roma. Tutti i nuovi contagi, tranne uno, si registrano tra persone che vivono o hanno soggiornato nel Comune di Anzio, il più colpito dalla malattia. “È stato chiesto ai Comuni di procedere alla disinfestazione delle aree interessate”, spiega la Regione Lazio. E tra questi c’è adesso anche Latina, dove un uomo è stato colpito dalla malattia. Immediata la reazione del Comune, che in serata ha diramato una nota in cui comunica di aver predisposto la disinfestazione straordinaria larvicida e adulticida, che “verrà effettuata nell’arco di cinque giorni a partire da domani, sabato 16 settembre”.

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Chikungunya nel Lazio: raccolte di sangue

Le conseguenze sul Sistema Trasfusionale a seguito dell'emergenza legata ai focolai di Chikungunya nel Lazio "sono paragonabili a quelle di una maxi-emergenza, sebbene non sia di tipo sanitario, perché il virus raramente dà sintomi gravi". Lo afferma il Centro nazionale sangue, mentre in tutta Italia stanno partendo delle raccolte straordinarie, programmate con le Regioni per far fronte al protrarsi delle carenze. Intanto salgono a 47 i casi accertati.

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Allarme Chikungunya: donazioni di sangue - Zanzare tigre

Era previsto che i casi si sarebbero moltiplicati. E sono destinati a crescere ancora. Il virus Chikungunya ha colpito nel Lazio in totale 47 persone, quasi tutte residenti ad Anzio, città del litorale dove è stato individuato uno dei primi focolai. Sei quelli registrati a Roma e uno a Latina. Venerdì, poi, è stato registrato un caso anche in Lombardia. Ad essere stata infettata è una ragazzina di 13 anni di origine asiatica residente a Curtatone, un comune alle porte di Mantova.

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mercoledì 22 febbraio 2012

Digiunare (ma non troppo) fa bene al cervello


Meno cibo per proteggere il cervello dalle malattie neurodegenerative: Alzheimer e Parkinson. È la proposta dei ricercatori statunitensi del National Institute on Ageing di Baltimora (Usa). Digiunare, ma in maniera programmata, sembra innescare un meccanismo virtuoso per il cervello, aiutando a tenere lontane forme di declino cognitivo. Un taglio alla dieta quotidiana di circa 500 calorie, l’equivalente di qualche verdura e un po' di tè, per due giorni su sette ha effetti benefici, spiega Mark Mattson che ha condotto la ricerca sugli animali. I risultati sono stati presentati durante l'assemblea annuale dell'Associazione Americana per l'Avanzamento della Scienza (Aaas) e confermano quello che altri studi hanno appurato: la restrizione calorica può far vivere più a lungo, il 40% in più.

Cosa accade al cervello? - Il digiuno per periodi di tempo regolari potrebbero aiutare a ritardare l'insorgenza delle malattie . ''Lo suggeriscono i nostri esperimenti sugli animali", dice Mattson che ha anche individuato come. "Le cellule del cervello sono messi sotto stress lieve, in maniera analoga agli effetti dell'attività fisica sulle cellule muscolari" quando sono stimolate dalla mancanza di calorie. "Ridurre l'apporto calorico potrebbe aiutare il cervello, ma tagliando in questo modo l'assunzione di cibo non è detto sia il metodo migliore per innescare questa protezione. È probabile che sia meglio continuare a periodi intermittenti di digiuno, in cui si mangia quasi nulla, e quindi avere periodi in cui si mangia quanto si vuole'' precisa Mark Mattson.