martedì 26 aprile 2011

Giappone: test sulla salute degli operai della centrale nucleare di Fukushima

Il 25 aprile il Ministero della Salute, del Lavoro e del Welfare giapponese ha richiesto alla Tokyo Electric Power Company (Tecpo) e alle sue aziende partner di effettuare test urgenti sulla salute dei lavoratori che stanno operando nella centrale nucleare di Fukushima.

Prima di questo, Takeshi Tanigawa, professore di medicina che ha svolto test periodici sulla salute dei lavoratori a Fukushima, ha annunciato ai media giapponesi che tra le persone da lui testate, 50 hanno presentato sintomi di ipertensione e raffreddore, mentre altri 30 hanno dichiarato di avere sofferto di grandi pressioni psicologiche.

Yara, maxi schermo per i funerali Forse le esequie a giugno

In Comune si accenna già ad un minimo di organizzazione per i funerali di Yara Gambirasio, che non sono ancora stati fissati perchè il cadavere della ragazzina resterà all'istituto di Medicina legale di Milano almeno fino al 27 maggio.
L'organizzazione per ora concordata dal sindaco Diego Locatelli con la famiglia Gambirasio prevede che all'interno della palestra dove Yara si allenava, il vescovo di Bergamo Francesco Beschi celebri la Messa, in presenza dei più stretti familiari, dei rappresentanti delle istituzioni e di altre persone legate alla famiglia. Si tratta di una misura di sicurezza, per evitare che la palestra di Brembate Sopra, che non è enorme, si riempia oltre misura.
La scelta di non fare entrare chiunque in palestra durante la messa del vescovo comporterà una certa organizzazione anche per l'area esterna, in particolare il parcheggio più grande del centro sportivo di Brembate Sopra. L'intenzione sarebbe quella di far realizzare riprese televisive all'interno da trasmettere al di fuori della palestra tramite uno o più megaschermi, per consentire a molte persone di assistere al momento dell'addio a Yara.
Chiaramente non si prevede l'arrivo a Brembate Sopra di soli amici, conoscenti e parenti della famiglia Gambirasio e della piccola uccisa. L'organizzazione del Comune e della protezione civile dovrà prepararsi a far fronte ad una sorta di pellegrinaggio, forse non solo dal Nord Italia.
L'organizzazione si muove, i tempi restano incerti. Il 27 maggio scadrà il periodo accordato dal pubblico ministero al medico legale Cristina Cattaneo per le analisi sul corpo di Yara. Attorno a quella data, quindi, potrebbe esserci il nulla osta del pm per i funerali. E alcuni giorni necessari comunque per l'organizzazione dei funerali porterebbero alle esequie entro la prima settimana di giugno. Questa l'ipotesi più verosimile, sempre che i medici legali non decidano ancora una volta di chiedere una proroga per le analisi scientifiche.

OSPEDALE DI SCAFATI Donna incinta morta, 7 avvisi di garazia: omicidio colposo

I provvedimenti riguardano sei medici dell'ospedale Scarlato, dove la donna è deceduta, e il ginecologo che l'aveva in cura. I medici sono dei reparti di Rianimazione, Medicina e del pronto soccorso. Stessa accusa per tutti
SALERNO. I carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore notificano sette informazioni di garanzia emesse dalla procura della Repubblica, per la morte all'ospedale Scarlato di Scafati della giovane di 23 anni, incinta di due gemelli e all'ottavo mese di gravidanza.

I provvedimenti riguardano sei medici dell'ospedale stesso, dove la donna è morta, e il ginecologo che l'aveva in cura. I medici indagati prestano servizio nei reparti di Rianimazione, Medicina e al pronto soccorso dell'ospedale Scarlato. Per tutti l'accusa avanzata dagli inquirenti è di omicidio colposo.

I carabinieri in queste ore stanno anche interrogando nove infermieri della struttura

Intossicati dalle erbe selvatiche

Ha rischiato davvero tanto la famiglia che, la giornata di pasqua, ha mangiato erbe tossiche invece che vegetali commestibili. Michele Rossi, 64 anni di Tremosine, il suo genero Danilo Antonioli, 48 anni di Tignale, e i due figli, di otto e due anni, hanno iniziato ad accusare forti dolori allo stomaco.
La madre dei ragazzi, nonchè moglie del 48enne e figlia del 64enne, ha portato tutti dalla guardia medica, sottolineando che i malesseri erano iniziati quando i quattro avevano mangiato erbe e radice raccolte nel bosco sopra a Tremosine.
I sanitari che hanno visitato la famiglia hanno disposto l'immediato ricovero in ospedale. I due adulti sono stati ricoverati a Gavardo, mentre i due fratellini sono stati trasferiti nel reparto di pediatria dell'ospedale Civile di Brescia. Per gli adulti c'è stato l'immediato ricovero in rianimazione e la lavanda gastrica. Rianimazione anche per i piccoli che lunedì pomeriggio hanno lasciato la terapia intensiva per essere trasferiti in corsia. Stanno decisamente meglio.
I quattro avevano mangiato il veratro, un'erba che contiene digitale, una sostanza che abbassa il battito cardiaco spesso usata anche in medicina per curare alcune cardiopatie. Quando non è fiorito il vegetale può essere scambiato per un asparago.

Giallo di Yara, nuovi prelievi nel campo di Chignolo

È tornata a Chignolo d'Isola, Cristina Catta­neo, l'esperta dell'Istituto di medicina legale di Milano che dovrà fare chiarezza sulla morte di Yara Gambirasio (nel tondo).
Nei giorni scorsi, l'anatomopatologa ha effet­tuato un nuovo sopralluogo nel campo dove, esattamente due mesi fa, è stato ritrovato il cadavere della tredicenne di Brembate di So­pra. Sono stati prelevati altro terriccio ed es­senze vegetali. È probabile che si stiano cercan­do riscontri agli esami effettuati finora per capire, al di là delle cause del decesso, non ancora stabilite, se il delitto si sia consumato in quel luogo, come al momento tutto por­terebbe a pensare.
ESAMI COMPLESSI
I resti di Yara erano stati sco­perti il pomeriggio del 26 febbraio scorso da un appas­sionato di modellismo, che stava facendo volare il suo aeroplanino nel campo in­colto che si trova alle spalle dell'area industriale di Chi­gnolo d'Isola. Sono dieci chilo­metri, un quarto d'ora d'au to, dalla palestra di Brembate, l'ultimo luogo dove la ragazzina è stata vista viva la sera del 26 novembre 2010. Erano le 18.45, minuto più minuto meno, e Yara aveva salutato le istruttrici di ginnastica ritmica e le compa­gne di squadra dicendo che si era fatto tardi e che doveva tornare a casa. Nei settecento metri che separano l'abitazione dei Gambirasio dal centro sportivo è avvenuto il presunto rapi­mento. Gli esami medici, per i quali la Procura di Bergamo ha concesso alla dottoressa Catta­neo 90 giorni di tempo (la relazione definitiva sarà consegnata entro il 27 maggio), dovranno dunque accertare le cause della morte e il luogo dove questa è avvenuta. Sembrano esserci po­chi dubbi, invece, sul "quando": quasi sicura­mente la giovane è stata uccisa poco dopo la sparizione, visto che nello stomaco sono stati trovati i resti del suo ultimo pranzo

L'articolo di Maddalena Berbenni su CronacaQui in edicola il 26 aprile

SALUTE: GARATTINI, NO A MEDICINE ALTERNATIVE IN OSPEDALE A SPESE SSN

(ASCA) - Roma, 26 apr - Silvio Garattini, Direttore dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche 'Mario Negri', sul numero del settimanale 'Oggi' in edicola domani, critica duramente la decisione dell'ospedale di Grosseto di accogliere al suo interno ambulatori di agopuntura, omeopatia e fitoterapia.

''Da qualche decennio - sostiene - la vera medicina cerca di passare dalle impressioni alle prove, per evitare che gli ammalati vengano trattati senza la ragionevole sicurezza di ricevere interventi che indurranno un giovamento.L'altra medicina e' invece completamente senza prove. L'agopuntura e' tutta in discussione anche per le molteplici modalita' con cui puo' essere eseguita; i prodotti omeopatici, in gran maggioranza, non contengono nulla, i prodotti fitoterapici non si sa bene che cosa contengano e possono variare da preparazione a preparazione. Non vi e' nessun controllo, sono stati messi in commercio solo con una notifica e non sono obbligati a presentare alcuna documentazione che ne garantisca l'efficacia. Mentre i prezzi dei farmaci rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale sono frutto di negoziazioni, i prodotti omeopatici e fitoterapici hanno facolta' di fissare il prezzo che vogliono''.

Secondo Garattini, ''La via delle due medicine e' anche un attentato a un bene prezioso: il Servizio Sanitario Nazionale, la cui sostenibilita' nel tempo e' legata al rimborso dei trattamenti basati sull'evidenza. E' bene che i politici riflettano sulla necessita' di privilegiare la razionalita' anziche' rincorrere tutto cio' che puo' portare consensi e voti''.

sabato 23 aprile 2011

Cosa mangiare a cena per dimagrire

Cosa bisogna mangiare a cena per dimagrire? Se desiderate dimagrire e mantenere il peso forma in maniera stabile, iniziate a considerare in maniera più attenta e consapevole il momento della cena. La cena, ultimo pasto della giornata, nell’alimentazione quotidiana rappresenta un punto fondamentale della dieta. Igredienti e orario per cenare sono due fattori da tenere in considerazione se desideriamo dimagrire. Per dimagrire velocemente e conquistare il peso forma infatti anche l’ora in cui effettuare la cena rappresenta una strategia da non dimenticare: i monaci tibetani non ingeriscono nulla dopo le 16 del pomeriggio. Ovviamente le usanze occidentali sono differenti, però è bene ricordare che una corretta cena presuppone alimenti leggeri e facilmente digeribili, un piatto nutriente ma cotto in maniera salutare.

A fine giornata il metabolismo è rallentato: i grassi non vengono bruciati con la stessa velocità ed efficacia, per questo rispetto alla colazione, quando la giornata inizia ed è bene rifornire il corpo delle energie necessarie, è opportuno privilegiare alimenti leggeri e salutari.
I cibi pesanti possono complicare la digestione e aumentare in maniera radicale le calorie: se durante la giornata siete costretti a rimanere sul posto di lavoro, cercate di portarvi il pranzo in ufficio e soprattutto fate l’onesto tentativo di non arrivare al momento della cena con lo stomaco drasticamente vuoto e in preda a un brontolio fin troppo noto.
Secondo la medicina tradizionale cinese l’ora migliore per cenare si situa dalle sette alle nove di sera: cenare presto facilita la digestione, evita un sovraccarico al fegato, nonché il fastidioso insorgere di disturbi del sonno.
Evitate di ripetere lo stesso pasto del pranzo: le proteine non sono un obbligo, anzi se a pranzo avete consumato pesce o carne, scegliete un piatto di cereali integrali o pasta per la sera e viceversa.
D’inverno sono ottime le zuppe, specialmente per dimagrire, così come d’estate ottima è un’insalata mista, con formaggio o pesce oppure, massimo due volte la settimana, carne, preferibilmente alla piastra.
Se desiderate dimagrire a cena evitate insaccati e fritti: gli alimenti da preferire sono cereali integrali, riso, oltre a frutta e verdura.
Anche uno yogurt, specie come dessert, può essere ottimo per terminare la cena con un pizzico di dolce bontà.
Il consumo di proteine aiuta a bruciare i grassi, mentre i cereali integrali come l’avena, grazie alla vitamina B, calmano il sistema nervoso e possono conciliare il sonno.

Uranio nel poligono di Quirra

Ora c’è anche la conferma del Politecnico di Torino. Nel poligono interforze di Quirra si è utilizzato uranio, ritrovato nei resti dell’agnello deforme a due teste analizzato nei laboratori dell’ateneo piemontese. Gli studiosi avrebbero riscontrato che “con ogni probabilità le ossa dell'agnello hanno visto una parziale contaminazione con uranio impoverito”.

Oggi dovrebbero essere riesumate, su ordine del Procuratore della Repubblica di Lanusei, Domenico Fiordalisi, le prime tre delle venti salme di persone morte per tumori al sistema emolinfatico: due sono di militari, l’altra di un pastore. Si tratta per la maggior parte di allevatori o di loro parenti, tutti residenti nei comuni intorno al poligono di Quirra.Saranno poi prese in consegna dal direttore della Scuola di specializzazione in medicina legale dell’Università di Milano, Marco Grandi, il quale dovrà fare i prelievi sui tessuti delle salme, spediti poi al fisico nucleare Evandro Lodi Rizzini. Sarà lui a verificare la presenza o meno di particelle “alfa”, emesse dall’uranio impoverito una volta decaduto. L’eventuale loro presenza sarà la conferma che nel Poligono è stato usato il pericoloso componente.

Intanto, nei giorni scorsi, il procuratore Fiordalisi ha ordinato il sequestro di 375 ettari del Poligono, una porzione importante della base, nel cui interno ci sono anche falde acquifere. Questo di fatto comporta lo stop alle esercitazioni, o ad altre attività militari, mentre ci sarebbe un primo iscritto nel registro degli indagati: si tratta di un ex-colonnello, ora in pensione, comandante dell’ufficio inquadramento del Poligono, dal quale dipendevano i soldati di leva, come lo era anche un teste, ascoltato qualche settimana fa.
L’accelerazione nelle indagini della Procura è arrivata dopo che il militare di leva avrebbe parlato con gli inquirenti di esplosioni di munizioni esauste nel poligono, arrivate da tutte Italia, secondo quanto riferito dal testimone. Tra le carte sequestrate dagli agenti del Questura di Nuoro anche documenti nei quali si riferisce di esplosioni al napalm, un prodotto altamente pericoloso ed usato sia nella guerra in Vietnam che nei conflitti in Iraq e Afghanistan.

Il lavoro della Procura prosegue, pur nella necessaria discrezione che un’indagine del genere comporta. Resta il fatto che le popolazioni della costa sud orientale della Sardegna e dell’immediato entroterra sono in attesa di risposte certe ai dubbi che da troppo tempo li assalgono, circa l’attività del Poligono e su ciò che effettivamente veniva fatto. È evidente che la sola autocertificazione delle ditte o dei militari che utilizzavano il Poligono non poteva essere sufficiente a scongiurare eventuale uso di armi contenti sostanze o elementi dannosi per l’uomo e per l’ambiente.

Eco-doppler alle gambe

Eco-doppler alle gambe Arriva l'esame salvavita

L'esame permette di somministrare tempestivamente terapie per favorire la circolazione e prevenire dolori, gonfiori, irritazioni e problemi respiratori

Bologna, 21 aprile 2011 - La gamba si gonfia e fa male. Qualche volta la pelle si arrossa, apparentemente senza motivo. Ma una causa c’è: una sorta di 'tappo' alla circolazione all’interno delle vene, che dà il via a una difficoltà circolatoria delle gambe, ed è figlio della trombosi venosa profonda.

Peggio ancora se un coagulo si sposta e dall’interno di una vena delle gambe va a chiudere i vasi dei polmoni. In questo caso si rischia l’embolia polmonare, che si manifesta con fortissime difficoltà a respirare o con un dolore al torace che ricorda l’infarto. In certi casi può esserci un problema di circolazione che va trattato per tempo.

Fondamentale è l’esecuzione di un esame eco-doppler, indolore, che attraverso una sonda appoggiata in corrispondenza della gamba permette di visualizzare su uno schermo il flusso del sangue all’interno dei vasi e quindi di rilevare eventuali stop anche parziali alla circolazione. "Essenziale la diagnosi, perché la prognosi di questi pazienti cambia in maniera sostanziale laddove si attui una terapia adeguata, che nella fattispecie è una terapia anticoagulante" spiega Giancarlo Agnelli, direttore di Medicina interna e vascolare all’Ospedale S. Maria della Misericordia di Perugia.

''In questo senso vanno ricordati gli anticoagulanti di nuova generazione come apixaban, che fa parte di una nuova famiglia di medicinali, testati inizialmente per prevenire il tromboembolismo venoso in condizioni particolarmente a rischio, ovvero nell’ambito della chirugia ortopedica. Si è poi passati alla terapia della trombosi venosa profonda e quindi alla profilassi dell’ictus da fibrillazione atriale''.

Proprio gli ineterventi ortopedici, come ad esempio quelli che si realizzano per posizionare una protesi d’anca, rappresentano elementi di rischio. Per questo si mette in atto una prevenzione mirata che punti a mantenere il sangue fluidificato proprio quando è necessario sottoporsi ad un’operazione. A rischio sono poi le persone avanti negli anni, chi soffre di tumore, gli individui sottoposti a prolungata immobilizzazione, come chi deve portare un gesso per lungo tempo o chi ha avuto una paresi.

Particolare attenzione debbono poi prestare tutte le donne adulte, in particolare durante la gravidanza e subito dopo il parto. Il consiglio del medico è fondamentale per affrontare al meglio queste situazioni e mettere in atto le opportune misure preventive.

Anoressia e alcolismo: arriva dagli USA la drunkoressia

Digiuni forzati seguiti dall’assunzione di grandi quantità di alcol.
Si chiama “drunkoressia” l’ultima tendenza, in voga soprattutto fra le giovanissime dei college americani, giunta anche in Europa, che si basa sul mix di anoressia, bulimia e alcolismo.

Il “bilanciamento delle calorie” ovvero il digiuno prolungato che può andare dalle 24 alle 48 ore, prima dell’assunzione di dosi massicce di cocktails superalcolici, si sta manifestando come una mania che rischia di diventare una vera e propria patologia fra gli adolescenti.

A tal proposito l’Associazione dei Consumatori, Codici, sottolineando la pericolosità di tale fenomeno ne lancia l’allarme, anche a seguito dei dati divulgati dall’ISTAT che considera l’alcolismo, per le giovani generazioni, un problema in continuo aumento. Inoltre, almeno il 3% degli italiani e 200mila donne, soffrirebbero di disordini e malattie legate all’alimentazione.

Questo disturbo consiste nella riduzione delle calorie, attraverso l’astensione dai pasti oppure il vomito forzato (bulimia), a cui corrisponderebbe, la possibilità di equilibrare tali carenze caloriche con quelle contenute negli alcolici.

Anche se questo comportamento non è ancora stato riconosciuto dalla medicina ufficiale come patologia, la drunkoressia possiede tutti i tratti per diventare tale. Infatti, i rischi dell’anoressia e della bulimia si unirebbero ai danni del consumo eccessivo di alcol, sottoponendo soprattutto il fegato a una lenta e inesorabile distruzione, con forme di tumore, cirrosi, epatite alcolica e steatosi (fegato grasso).

Ma anche altri organi, come l’esofago, i denti, il sistema cardiovascolare, i reni, il cuore e il sistema nervoso, subirebbero gli effetti letali di tali comportamenti.

Queste manifestazioni, comuni soprattutto fra le giovani donne, andrebbero valutate opportunamente alla luce dei modelli che la società dell’immagine ci impone, considerando che il valore di ogni individuo non è dato dall’aspetto estetico ma da quello interiore che è l’unico che può migliorare col passare degli anni.

Chirurgia plastica: Divampa la polemica dopo una puntata di Pomeriggio Cinque di Barbara D’Urso

A seguito dell'intervista rilasciata alla nostra testata dal Dottor Gualdi, relativa ad una puntata di “Pomeriggio Cinque” riguardante la chirurgia plastica, la Dott. Dvora Ancona replica a quanto dichiarato dal collega: ”Ancora una volta spiace vedere come in Italia le novità in campo scientifico siano sempre demonizzate, per questo non stupisce che questa nostra “arretratezza culturale” generi la fuga dei cervelli verso paesi più “open minded” che non pensano solo al proprio orticello e alla propria casta.
(in foto: Dott. Dvora Ancona)

Il trattamento Madonna Lift, è un trattamento di ringiovanimento del contorno occhi alternativo alla blefaroplastica, ed è stato riconosciuto come una metodica valida a livello internazionale. A conferma di ciò, le numerose pubblicazioni, tra cui quella sulla prestigiosa rivista Journal of Plastic Dermatology nel gennaio 2010, la Bibbia della dermatologia americana, e i diversi congressi internazionali in cui sono stata invitata a presentare tale metodica come ad esempio il congresso mondiale di Laser nell’aprile del 2010 a Phoenix,nonché i risultati di migliaia di pazienti, famose e non, soddisfatte di avere la palpebra sollevata senza sottoporsi a un intervento invasivo come la blefaroplastica. Il trattamento è stato ideato da me. Sono laureata in medicina e chirurgia e dal 1997 al 1999 ho vissuto in Israele dove ho lavorato nei più prestigiosi ospedali e negli USA dal 2004 al 2008 dove ho collaborato e collaboro tutt’ora con uno dei più affermati dermatologi americani. Ho conseguito corsi di specializzazione in Italia e all’estero,e attualmente sono anche docente del master in medicina estetica all’Università di Pavia e ci tengo a sottolineare che il Madonna Lift è stato sperimentato da diversi specialisti, tra cui il dermatologo americano Bruce Katz, dello studio Juva di New York, gemellato con lo studio Juva di Milano, considerato a New York uno dei massimi esperti nel campo della dermatologia. Il laser impiegato è un frazionato CO2, che sfrutta le proprietà del laser ad anidride carbonica, viene considerato internazionalmente il “gold standard” nella chirurgia dermatologica. Il Laser emana energia in un raggio scannerizzato che crea minuscoli microspot che vengono distribuiti sulla superficie cutanea, secondo una precisa matrice di emissione, per “punti”, da qui il nome Dot in inglese (punto) intervallati, minimizzando il danno termico cutaneo. I microspot emessi dal sistema provocano un immediato Shrinkage (contrazione) del collagene con conseguente Skin Tightening (tensione del tessuto) e stimolano i fibroblasti alla produzione di neocollagene. Grazie a questa contrazione, si mette in tensione il tessuto cutaneo, mentre l’anidride carbonica stimola i fibroblasti e quindi la pelle viene rinnovata, resa più fresca e elastica. Nel 2008 è stata fatta una mia prima documentazione scientifica a tal riguardo è stato riconosciuto come trattamento alternativo per il ringiovanimento degli occhi con più di 1000 casi trattati. Ancora una volta spiace vedere come in Italia le novità in campo scientifico siano sempre demonizzate, per questo non stupisce che questa nostra “arretratezza culturale” generi la fuga dei cervelli verso paesi più “open minded” che non pensano solo al proprio orticello e alla propria casta. Ma quello che fa più tristezza è il constatare come le donne siano ancora una volta penalizzate in un paese dove purtroppo il predominio maschile è radicato da secoli. Sono sicura che se questo trattamento fosse stato presentato da un uomo non ci sarebbero stati strascichi e polemiche inutili, ma siccome è stata una donna a farlo, apriti cielo… Una persona che ha successo nel suo campo suscita invidia se poi è una donna all’invidia si aggiunge anche la cattiveria e la perfida voglia di attaccarla e screditarla».

Dvora Ancona

Ospedale Rapallo: sette ore di attesa per un responso

Il consigliere regionale Armando Ezio Capurro stigmatizza l’episodio riportato dai giornali in merito al fatto che ieri ha visto protagonista una signora di Recco rimasta in attesa ben 8 ore al pronto intervento di Rapallo prima di essere accompagnata con una ambulanza al pronto soccorso di Lavagna per le cure del caso.

“Nonostante il nuovo ospedale sia ancora in fase di rodaggio – afferma Capurro – episodi del genere, che a quanto sembrerebbe vedono interessati anche alcuni turisti, non dovrebbe mai accadere”.

Nei giorni scorsi Capurro aveva scritto una lettera al direttore della Asl 4 Cavagnaro per sapere se tutti i posti letto di medicina e di cure intermedie previsti nel nosocomio di Rapallo sono stati attivati.

“In occasione della mia interpellanza che sarà discussa in consiglio regionale giovedì prossimo – conclude Capurro – relativa al trasferimento a Rapallo del servizio di day surgery dell’ospedale di Santa Margherita, ormai chiuso, intendo chiedere chiarimenti all’assessore Montaldo circa quanto é accaduto”

Rimedi disfunzione erettile: vardenafil orodispersibile

Oggi esistono diversi rimedi per la disfunzione erettile, presunti rimedi naturali e medicinali come il cialis e il viagra che però necessitano di un po' di tempo prima di fare effetto. Un nuovo medicinale, il vardenafil orodispersibile 10 mg, potrebbe essere una soluzione alternativa per la cura della disfunzione erettile. Il vardenafil orodispersibile assomiglia ad una mentina, è contenuto in una confezione discreta, agisce rapidamente e può essere assunto senza acqua a stomaco pieno o vuoto.
Il vardenafil orodispersibile è un farmaco che va incontro alle esigenze di molti uomini, circa tre milioni di italiani, che presentano un problema di disfunzione erettile. Questo nuovo medicinale per l'impotenza in alcuni casi ha un tempo d'azione molto veloce, circa 10 minuti, anche se in certi individui possono essere necessari dai 30 ai 60 minuti. Il farmaco è già disponibile nelle farmacie italiane e del resto d'Europa in confezione da quattro compresse, come per il viagra e il cialis necessità però di prescrizione medica.
Da un'indagine è emerso che gli uomini colpiti da disfunzione erettile hanno bisogno di un medicinale che sia di rapida efficacia, con una metodologia di assunzione discreto e soprattutto sicuro con limitati effetti collaterali. Il vardenafil orodispersibile sembra poter rispondere a tutte queste esigenze, l'assorbimento è veloce e non c'è passaggio epatico.
Francesco Montorsi, Professore Ordinario di Urologia presso l'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e Direttore del Programma Strategico di Ricerca Urologica ed Andrologica presso l'Istituto Scientifico San Raffaele, evidenzia che su 100 pazienti che si rivolgono a uno specialista di urologia 15 hanno meno di 40 anni. Negli ultimi anni si è registrato un incremento dei casi di disfunzione erettile giovanile, un problema che nella maggior parte delle situazioni ha una forte componente psicologica. Secondo l'esperto, il vardenafil orodispersibile potrebbe soddisfare appieno anche le esigenze di questa categoria di pazienti.
In questi giorni (Aprile 2011) sono stati presentati a Milano i risultati di un'indagine nazionale condotta da Doxa Pharma. Stando ai dati raccolti circa il 30 per cento degli uomini vive con ansia le prestazioni sessuali e il 22 per cento dice di sentirsi insicuro di fronte a donne sempre più esigenti. Un intervistato su cinque ha dichiarato di non essere soddisfatto per nulla dalla propria vita sessuale. La dr.ssa Raffaella Michieli, segretario nazionale della Societa' Italiana di Medicina Generale (SIMG), spiega che queste situazioni sono estremamente frequenti. La disfunzione erettile riguarda il 13 per cento degli uomini tra i 40 e i 70 anni, ma ben uno su due ha avuto difficoltà di erezione almeno una volta nella vita.

Papillomavirus: il vaccino anche per i maschi

A più di tre anni dall’introduzione della vaccinazione contro il Papillomavirus umano (HPV), l’agente patogeno responsabile dell’insorgenza del carcinoma della cervice uterina, la seconda causa di morte per tumore nelle giovani donne, le tre più importanti società scientifiche che si occupano di patologie maschili lanciano la sfida: estendere la vaccinazione anche ai maschi.
Non si tratta di questioni di equità sociale, ma la Società italiana di Andrologia (SIA), la Società italiana di Urologia (SIU), la Società italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità ritengono la vaccinazione “maschile” un utile strumento per contrastare molte patologie HPV-correlate, non solo tumorali e non solo femminili.
Risulta, infatti, che l’HPV sia responsabile non solo del cancro del pene, dell’ano, del tratto orofaringeo ma anche di alcune delle principali malattie sessualmente trasmissibili, quali le verruche genitali e le condilomatosi.
La massima frequenza di infezione si riscontra in età giovanile (20-35 anni) e l’uso dei profilattici non sembra avere un’azione protettiva completa poiché il contagio può avvenire più diffusamente attraverso il contatto cutaneo.
Per questo, la prima “Conferenza di Consenso sulle patologie da Papilloma umano nel maschio” ha indicato i 12 anni come l’età giusta per la vaccinazione, come già avviene per le femmine.
Non resta che attendere il mese di maggio, quando l’Agenzia Europea del Farmaco (EMA) darà la sua approvazione per aprire la nuova frontiera della vaccinazione anti-HPV.

“L’ANGIOPLASTICA CAROTIDEA” E LA “CHIRURGIA DEL GINOCCHIO” A “VIVERE MEGLIO” – SABATO 23 APRILE 2011

Sabato 23 aprile 2011, alle ore 8.30 , vigilia di Pasqua con “Vivere Meglio”, il talk show dedicato alla medicina, al benessere psicofisico e alla qualità della vita. Il programma, ideato e condotto da Fabrizio Trecca, offre tante rubriche con ospiti autorevoli e filmati esplicativi, utili ai telespettatori per meglio comprendere i vari temi, sempre trattati con assoluto rigore scientifico.Oggi si parla di “angioplastica carotidea”, con il dottor Fausto Castriota, Responsabile del Laboratorio di Cardioangiologia Diagnostica e Interventistica al Maria Cecilia Hospital a Cotignola, vicino Ravenna.
“Una storia per Vivere Meglio”, ospita oggi, Maurizio, che attraverso la sua malattia alla corde vocali e la cura ha scoperto di avere delle doti artistiche di gran valore. Oggi, infatti è un affermato tenore.
E ancora il naturopata Carlo Marini, direttore tecnico D&D Wellness a Roma, che presenterà lun massaggio davvero efficace per i telespettatori meno giovani.
Argomento della seconda parte, del programma, una tecnica davvero innovativa, “la navigazione preoperatoria e non solo nella chirurgia del ginocchio”.
In studio il dottor Nicola Ursino, Responsabile dell’Unità Casco -chirurgia articolare sostitutiva in clinica ortopedica – presso l’Istituto Galeazzi di Milano.
A seguire , Alessandra Pozzi, Responsabile Nazionale dell’associazione “Europa dei diritti”, che farà conoscere al pubblico un nuovo diritto del cittadino.
In chiusura, l’esperto Osvaldo Murri che ci presenta il vino Gutturnio.
Come sempre, Il pubblico da casa potrà partecipare attivamente al programma, chiamando il numero 06-5741453 oppure inviando una e-mail a: viveremeglio@mediaset.it.

Yara, nuovo sopralluogo della Cattaneo nel campo di Chignolo

BREMBATE SOPRA — Un blitz improvviso e del tutto inatteso. A due mesi dal ritrovamento del cadavere di Yara Gambirasio, l’anatomopatologa Cristina Cattaneo, che ha effettuato l’autopsia sul corpo della ragazzina, è tornata nel campo di Chignolo d’Isola.

Martedì l’esperta scienziata forense è arrivata in via Bedeschi per prelevare nuovi campioni di terriccio e sostanze arboree nel campo in cui è stata ritrovata Yara.

I reperti individuati nel nuovo sopralluogo saranno ulteriormente confrontati con quelli già a disposizione dell’Istituto di medicina legale di Milano. Bocche cucite, come sempre, sui contenuti delle nuove analisi.

Si capirà qualcosa in più quando la Cattaneo, fra circa un mese, presenterà la sua relazione scientifica al pubblico ministero titolare delle indagini, Letizia Ruggeri.

Il personal trainer meglio del botox

Altro che vestiti all'ultima moda o prodotti di bellezza supercostosi. Per sentirsi più belle basta avere un personal trainer che, nell'immaginario femminile delle 1.500 donne italiane fra i 20 e i 50 anni intervistate dall'Istituto Piepoli per il progetto Sorelle d'Italia 2010 voluto dalla rivista Elle, batte di gran lunga anche il chirurgo plastico, con una preferenza del 30% contro 10 (mentre la medicina estetica raggiunge il 13%).
Insomma, avevano ragione le nostre nonne quando ci dicevano che per apparire bisogna soffrire, ma in questo caso la sofferenza di cui si parla non c'entra nulla con quella prodotta dalla siringa del botox bensì con la fatica di una seduta in palestra, guardata a vista da un allenatore che ti piega, ti modella e ti rende tonica ma non ti spezza. Vero, molte donne ricorrono all'aiutino estetico perché convinte che più l'età avanza e più il corpo vada in pezzi, ma in questo caso l'equazione non sembra funzionare granchè, visto che non solo il 22% delle intervistate ha confidato di accettare senza inquietudini il tempo che passa e il 39% di farlo anche se con un pizzico di preoccupazione, ma anche il 34% ammette che si tratta di un processo inevitabile contro il quale non si può fare nulla, mentre solo il 4% si dice disposta a tutto per allontanare la scadenza.
Quanto alla fascia d'età, sono le 30-40enni le più inclini a pensare positivo sul tema dell'età (66%), anche se le cinquantenni seguono poco distante con il 61%. Ideato con l'obiettivo di capire ed aiutare le donne nel loro processo evolutivo, lo studio ha anche evidenziato come oggi si tenda a piacere di più a se stesse (61%) che agli uomini (10%), anche se l'immagine femminile che viene proposta su giornali, tv e pubblicità viene considerata svilente dal 50% del campione, fastidiosa dal 38% e frustrante dal 31%, mentre solo il 17% la giudica seducente.
Buone notizie, infine, dalla percezione del peso che ognuna ha di sé con il 75% che si considera complessivamente normopeso, mentre il 15% si giudica magra e solo il 10% in lieve sovrappeso.

Abuso sessuale nei bambini. Dal ministero una guida per medici e professionisti sanitari

“La rilevazione, la diagnosi, la presa in carico e il trattamento dell’abuso sessuale sulle bambine e sui bambini sono attività complesse, ulteriormente complicate dalla mancanza di definizioni condivise e da considerevoli difficoltà di semeiotica medica. Inoltre la problematicità del fenomeno, che coinvolge l’area sociale, psicologica, legale e medica, porta spesso a letture interpretative molto differenziate. Segni e sintomi psicologici, comportamentali e fisici devono essere quindi valutati da operatori con adeguata formazione e competenza tecnica”. Per questo il Gruppo di lavoro per l'abuso e il maltrattamento dell'infanzia del ministero della Salute, coordinato da Maria Rosa Giolito dell'Asl To2 di Torino, in collaborazione conl’Associazione Culturale Pediatri (Acp), la Società Italiana di Ginecologia dell'infanzia e dell'Adolescenza (Sigia), la Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni (Simla) e Società Italiana di Pediatria (Sip), ha realizzato “L'abuso sessuale nei bambini prepuberi. Requisiti e raccomandazioni per una valutazione appropriata”, pubblicazione dedicata a tutti i professionisti che lavorano con i bambini per offrire strumenti diversi per un corretto approccio ai minori con sospetto di abuso sessuale.

Quando ci si occupa di violenza sui minori, infatti, è imprescindibile una presa in carico multidisciplinare e multi professionale. Che deve tenere conto anche della necessità di evitare ulteriori inutili se non traumatiche visite al bambino/a. “L’obiettivo della guida – ha spiegato il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, nella presentazione del volume – è quello di supplire alla carenza di una specifica formazione universitaria”. “La crescente complessità della pratica medica – aggiunge Fazio - pone i professionisti di fronte alla necessità non solo di riconsiderare costantemente le conoscenze disciplinari, ma di collocare la propria competenza all’interno della rete di saperi che definiscono le condizioni di malattia e salute. Questo è particolarmente evidente nel caso dell’abuso sessuale, nella valutazione del quale gli autori di questa guida illustrano il ruolo fondamentale, ma non dirimente, dell’esame medico”.

Il volume offre in primo luogo un percorso diagnostico finalizzato a ridurre il rischio di errori che si possono irrimediabilmente ripercuotere sulla valutazione. “Ma il limitato valore diagnostico dell’esame medico, in una condizione caratterizzata dalla aspecificità dei reperti obiettivi presente in oltre il 90% dei minori vittime di abuso sessuale, rende indispensabile una valutazione nella quale confluiscano competenze diverse, multidisciplinari e multi professionali”. Questo aspetto viene affrontato nel testo con una proposta strutturata di organizzazione delle informazioni raccolte. La sezione Cartella clinica e repertazione fornisce un modello attraverso il quale documentare le tappe del percorso diagnostico, i diversi contributi alla sua realizzazione, i dati disponibili e le lacune informative. Assicurando così materialità e solidità alla Segnalazione all’autorità giudiziaria, affrontata nell’ultima sezione.

Pasqua a Milano: Rimedi Naturali consiglia il Grani&Braci

Qui gioco in casa... i lettori assidui di questo blog sanno che il ristorante Grani&Braci di Milano è il mio ristorante preferito e che ci vado almeno una volta a settimana.

Non sarò lì a Pasqua ma comunque voglio raccomandarlo a chi rimarrà a Milano.

A Pasqua e Pasquetta il Grani&Braci e gli altri ristoranti del Gruppo Ethos saranno aperti a pranzo e a cena con menu alla carta senza sovrapprezzo da godersi in compagnia di amici e parenti.

Un assaggio delle proposte?

Torta salata pasquale di pasta sfoglia con ricotta, biete, uova e pecorino romano, ravioli di ricotta e spinaci agli asparagi, zafferano e provolone, scottadito di agnello al sesamo su letto di champignon freschi e porri stufati.

Ricordate, inoltre, che il ristorante Grani&Braci ha ideato un nuovo menu dedicato ai celiaci che da oggi possono gustare un'ampia selezione di sfiziosi piatti senza glutine e non contaminati.

Dall'antipasto al dolce, con la possibilità di accompagnare il pasto con una buona birra gluten free, anche i celiaci possono godersi una serata o un pranzo al ristorante in assoluta sicurezza e con l'imbarazzo della scelta grazie alla grande varietà dei piatti in menu.

Buona Pasqua!

Montalcini, a 102 anni mi sento più artista

"Non sono scienziata, mi sento piuttosto un'artista". Un'affermazione che potrebbe anche non stupire i lettori di questo blog, abituati a leggere di connubi tra arte e scienza, se non fosse che a farla è stata la ricercatrice per eccellenza Rita Levi Montalcini, il premio Nobel che compie oggi 102 anni.

In un colloquio tra la professoressa e otto studiose, ieri sera al centro della maratona web 'a rete unificata' dal titolo Rita101+, la senatrice a vita ha raccontato che l'arte è scritta nei suoi geni forse più della scienza: "Mia sorella gemella, morta tre anni fa, era molto diversa da me. - ha detto - Era una persona eccezionale e una vera artista. Mio fratello era un bravo architetto. Non ho affrontato la vita come uno scienziato - ribadisce dunque il premio Nobel in uno stralcio del colloquio tenuto con altre otto studiose in occasione del convegno biennale sulla NGF "Katzir Conference" in Israele, e ieri sera trasmesso sul web in esclusiva mondiale (concessione della Fondazione Ebri) - ma come un artista".

La maratona online per spegnere le 102 candeline ha raggiunto in collegamento webcam via skype centinaia di ricercatori e ricercatrici che ogni giorno operano in Italia e all'estero. Come nell'edizione precedente di Rita101+ sono stati loro a raccontare le storie di impegno e passione, nonostante le difficoltà di mezzi e di investimenti. A rendere omaggio al premio Nobel per la medicina anche Margherita Hack, in collegamento telefonico.

Rita101+ è andata infatti in diretta, per il secondo anno consecutivo, 'a rete unificata', dalle 21 a mezzanotte su Rita101.tv, su Altratv.tv e su oltre 200 portali: dalle micro web tv italiane alle web tv e web radio universitarie, fino ai micro media iperlocali, blog e videoblog. L'appuntamento è iniziato sul web già dalle 20.30, per l'anteprima 'Aspettando Rita'. Nel corso della serata, collegamenti con laboratori di ricerca negli Stati Uniti, in Giappone, nord-Europa, nord-Africa e con gruppi d'ascolto di ricercatori dall'università di Siena, Pavia, Catania. Collegamenti in webcam via Skype con L'Aquila e Messina hanno intrattenuto gli ascoltatori variamenti collegati.
Ma non è ancora finita.

L'iniziativa Rita101+ ideata e coordinata da Altratv.tv e Ipazia Promos a cui hanno aderito istituzioni e network editoriali tra i quali, ad oggi, Nòva24, Wired, Current, Ustation, Raduni, Anso, Rainews24.it, Tg3web, La7.it, L'Unita.it, l'Espresso.it, Agoravox, Accademia dei Lincei, Treccani, Sapere.it, Tiscali.it continuerà a raccogliere sul web le storie delle ricercatrici anche nei prossimi mesi, fino al 23 settembre 2011, data prevista per la 'Notte dei ricercatori' in Europa, sarà possibile segnalare la propria storia compilando il forum disponibile sul sito. I risultati del monitoraggio saranno presentati nel corso di una nuova diretta che si terrà in occasione dell'appuntamento in programma a settembre.

La dieta della luce: principi di medicina cinese contro l'imperativo occidentale del "sacrificio"

Invece di dietologi, adesso si sente parlare di naturopati; invece di dieta, di principi del benessere.

Anche nel campo dell'alimentazione e della forma fisica arriva a salvarci la filosofia orientale, che contamina i nostri rigidi e talvolta devianti schemi culturali con i principi più spirituali e lungimiranti provenienti da laggiù.

Nel campo dell'alimentazione, i principi della medicina cinese si insinuano nelle crepe di uno dei più terrificanti imperativi delle società occidentali: quello di soffrire per raggiungere la forma fisica. Da noi il culto del cibo e della sovrabbondanza alimentare si accompagna infatti perversamente a quello del corpo snello e scattante.

Una contraddizione in termini che genera un altro principio, unica soluzione all'ossimoro precedente: quello dell'autocontrollo, prigione delle nostre menti, che ci impedisce di goderci la vita.

Molto più coerentemente, la cultura orientale punta al benessere fisico e spirituale, e tutto va in quella direzione: i valori ricercati nei cibi sono la leggerezza e la capacità di far star bene, così che il piacere e la ricerca della salute psico-fisica coincidono.

Il principio della cronobiologia e della cronodieta è perseguire la forma fisica NON allenandosi a rafforzare la capacità di rinuncia e di resistenza, ma aiutando il corpo a fare meglio ciò che tenderebbe a fare da solo con i cibi ingeriti: le radiazioni luminose hanno a che fare con la produzione nel nostro corpo della serotonina, che a sua volta ha a che fare con l'assunzione delle sostanze ingerite.

Ci sarebbero quindi orari consigliati per mangiare perché la digestione è facilitata, ma anche perché si considera che la nostra mente in quelle ore sia automaticamente più predisposta a consumare senza eccedere. Il pranzo e la cena andrebbero consumati nel range orario tra le 12 e le 20, orario in cui il corpo massimizza la capacità di nutrirsi e digerire. Tra le 4 del mattino e le 12 invece la funzione più efficiente è la disintossicazione: in questa fascia è quindi consigliato bere molta acqua.

Precisato che naturalmente una dieta dimagrante va pianificata da un medico, la diffusione di questo tipo di filosofie alimentari è il segno che il principio del sacrificio nell'alimentazione danneggia le nostre esistenze e porta risultati scarsi: questo non significa ovviamente che dobbiamo eccedere col cibo, ma che cambiare impostazione mentale e porsi un obiettivo più generale di benessere sarebbe più sensato.

Medicina naturale, a Urbino “Stasera parliamo di…”

Urbino (PU)- “Stasera parliamo di…” è il ciclo di incontri (ingresso libero) promosso dall’Istituto di Medicina Naturale relativo alla prevenzione ed educazione alla salute, temi quanto mai attuali e di notevole importanza.
Il calendario degli appuntamenti di aprile 2011 che si terranno in via dei Gelsi, 2 – Località Gadana:
Incontro di psicodramma. Un'integrazione tra gioco e analisi, coordinata da operatori a orientamento psicoanalitico, particolarmente adatto a: operatori sociali, insegnanti, genitori e tutti coloro che usano la conversazione e il confronto.
Martedì 26 aprile 2011 - ore 20.30
Relatori:
Dott.ssa Silvia Carganico (psicoterapeuta a indirizzo psicoanalitico) e Dott.ssa Chiara Pierpaoli (psicologa)
Info: 0722 351420, numero verde 800 968697, e-mail orizzonti@istitutomedicinanaturale.it

Medicina, violenta ripetutamente la moglie: 2 anni e 6 mesi la condanna

Dovrà scontare 2 anni e 6 mesi di reclusione per ripetutimaltrattamenti e violenza sessuale sulla moglie, il tunisino 43 enne che ieri è stato tratto in arresto, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso lo scorso 23 febbraio dalla Procura . L’uomo, dopo aver abbandonato il tetto coniugale, aveva fatto perdere le sue tracce: ma ieri pomeriggio è stato rintracciato dai Carabinieri all’Interporto.
GLI ABUSI - I ripetuti abusi ai danni della coniuge, denunciati dalla vittima ai Carabinieri di Medicina, sono stati commessi fra aprile e maggio del 2007. Le successive indagini portarono alla condanna dell’uomo, che però dopo l’allontanamento dall’abitazione familiare non aveva lasciato tracce. Sparito dal comune di Medicina, dove risiedeva con la moglie, il suo ultimo domicilio censito era presso un’abitazione di San Lazzaro di Savena in cui però non dimorava più da diverso tempo.

A Cuneo un confronto tra agopuntura, omeopatia e medicina tradizionale

Agopuntura, omeopatia, medicina convenzionale… che differenza c’è? Quali trattamenti sono efficaci? Dove si nascondono eventuali pericoli? Come si sperimenta un farmaco? Se ne è parlato giovedì 21 aprile nel corso del convegno “Salute e Medicine: Fra scienza e superstizione” organizzato dall’ANAP (Associazione Nazionale Anziani e Pensionati) di Confartigianato Cuneo in collaborazione con il CICAP – Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale. Relatore dell’incontro, che ha visto una buona partecipazione di pubblico, è stata la Dott.ssa Marta Annunziata, coordinatrice del gruppo CICAP Piemonte e responsabile nazionale dei Gruppi Locali.

“Si è rivelato un appuntamento molto interessante, – commenta Elio Sartori, presidente provinciale ANAP di Confartigianato Cuneo – come del resto lo sono tutte le attività organizzate dall’ANAP. La nostra associazione è costantemente impegnata per offrire ai soci numerose occasioni di crescita e aggregazione, per dimostrare che, nonostante la pensione, abbiamo ancora molta voglia di imparare e metterci in discussione”.

Egitto, martedì equipe medica da Mubarak: l’ha ordinato la procura

IL CAIRO – Il capo del dipartimento di medicina legale Ahmed el Sebai si recherà a Sharm el Sheikh martedì prossimo per verificare lo stato di salute dell’ex rais Hosni Mubarak. Lo riferisce l’agenzia Mena, spiegando che El Sebai sarà accompagnato da un cardiologo e da uno specialista di terapia intensiva e dovrà presentare un rapporto al procuratore generale, che ha disposto la missione a Sharm per verificare se è possibile trasferire Mubarak.
L’ex rais è ricoverato all’ospedale internazionale di Sharm dalla scorsa settimana, quando è stato sottoposto a un provvedimento di custodia cautelare di quindici giorni.

mercoledì 13 aprile 2011

Nettuno News www.nettunonews.info

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