sabato 23 aprile 2011

La dieta della luce: principi di medicina cinese contro l'imperativo occidentale del "sacrificio"

Invece di dietologi, adesso si sente parlare di naturopati; invece di dieta, di principi del benessere.

Anche nel campo dell'alimentazione e della forma fisica arriva a salvarci la filosofia orientale, che contamina i nostri rigidi e talvolta devianti schemi culturali con i principi più spirituali e lungimiranti provenienti da laggiù.

Nel campo dell'alimentazione, i principi della medicina cinese si insinuano nelle crepe di uno dei più terrificanti imperativi delle società occidentali: quello di soffrire per raggiungere la forma fisica. Da noi il culto del cibo e della sovrabbondanza alimentare si accompagna infatti perversamente a quello del corpo snello e scattante.

Una contraddizione in termini che genera un altro principio, unica soluzione all'ossimoro precedente: quello dell'autocontrollo, prigione delle nostre menti, che ci impedisce di goderci la vita.

Molto più coerentemente, la cultura orientale punta al benessere fisico e spirituale, e tutto va in quella direzione: i valori ricercati nei cibi sono la leggerezza e la capacità di far star bene, così che il piacere e la ricerca della salute psico-fisica coincidono.

Il principio della cronobiologia e della cronodieta è perseguire la forma fisica NON allenandosi a rafforzare la capacità di rinuncia e di resistenza, ma aiutando il corpo a fare meglio ciò che tenderebbe a fare da solo con i cibi ingeriti: le radiazioni luminose hanno a che fare con la produzione nel nostro corpo della serotonina, che a sua volta ha a che fare con l'assunzione delle sostanze ingerite.

Ci sarebbero quindi orari consigliati per mangiare perché la digestione è facilitata, ma anche perché si considera che la nostra mente in quelle ore sia automaticamente più predisposta a consumare senza eccedere. Il pranzo e la cena andrebbero consumati nel range orario tra le 12 e le 20, orario in cui il corpo massimizza la capacità di nutrirsi e digerire. Tra le 4 del mattino e le 12 invece la funzione più efficiente è la disintossicazione: in questa fascia è quindi consigliato bere molta acqua.

Precisato che naturalmente una dieta dimagrante va pianificata da un medico, la diffusione di questo tipo di filosofie alimentari è il segno che il principio del sacrificio nell'alimentazione danneggia le nostre esistenze e porta risultati scarsi: questo non significa ovviamente che dobbiamo eccedere col cibo, ma che cambiare impostazione mentale e porsi un obiettivo più generale di benessere sarebbe più sensato.