
Quando ci si occupa di violenza sui minori, infatti, è imprescindibile una presa in carico multidisciplinare e multi professionale. Che deve tenere conto anche della necessità di evitare ulteriori inutili se non traumatiche visite al bambino/a. “L’obiettivo della guida – ha spiegato il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, nella presentazione del volume – è quello di supplire alla carenza di una specifica formazione universitaria”. “La crescente complessità della pratica medica – aggiunge Fazio - pone i professionisti di fronte alla necessità non solo di riconsiderare costantemente le conoscenze disciplinari, ma di collocare la propria competenza all’interno della rete di saperi che definiscono le condizioni di malattia e salute. Questo è particolarmente evidente nel caso dell’abuso sessuale, nella valutazione del quale gli autori di questa guida illustrano il ruolo fondamentale, ma non dirimente, dell’esame medico”.
Il volume offre in primo luogo un percorso diagnostico finalizzato a ridurre il rischio di errori che si possono irrimediabilmente ripercuotere sulla valutazione. “Ma il limitato valore diagnostico dell’esame medico, in una condizione caratterizzata dalla aspecificità dei reperti obiettivi presente in oltre il 90% dei minori vittime di abuso sessuale, rende indispensabile una valutazione nella quale confluiscano competenze diverse, multidisciplinari e multi professionali”. Questo aspetto viene affrontato nel testo con una proposta strutturata di organizzazione delle informazioni raccolte. La sezione Cartella clinica e repertazione fornisce un modello attraverso il quale documentare le tappe del percorso diagnostico, i diversi contributi alla sua realizzazione, i dati disponibili e le lacune informative. Assicurando così materialità e solidità alla Segnalazione all’autorità giudiziaria, affrontata nell’ultima sezione.