mercoledì 14 ottobre 2009

ANGINA pec­toris - ANGINA abdominis

ANGINA [dal lat. fingere, stringere]. - Nel si­gnificato originario è usata per indicare un tipo di dolore improvviso, acuto e costrittivo (ANGINA pec­toris; ANGINA abdominis; ecc.), proprio di certe ma­lattie cardiache; in senso traslato è invece usata per indicare alcuni processi infiammatori del faringe (faringiti, tonsilliti, ecc.), solitamente ac­compagnati da dolore locale e difficoltà a deglu­tire.

ANEURISMA Dilatazione vaso sanguigno

ANEURISMA [dal gr. anéurisma, dilatazione]. - Dilatazione circoscritta permanente di un vaso sanguigno, solitamente un'arteria, causata da di­minuita resistenza ed elasticità della parete, di varia forma (cilindrica, fusiforme, a sacco) e di­mensioni variabili, pericolosa per la possibilità di rottura con conseguente emorragia interna anche istantaneamente mortale. Dicesi falso ANEURISMA quando il sangue fuoriuscito da una lacerazione arteriosa (ematoma) forma una pseudocap­sula (ematoma incistato), che può restare in co­municazione con il lume vasale, simulando la sintomatologia di un ANEURISMA Causa dell'ANEURISMA sono l'ar­teriosclerosi, la sifilide, i traumi e le embolie infettive.

ANESTESIA

ANESTESIA [dal gr. anaistesía, comp. di an priv. ed àistesis, sensazione]. - Pratica in uso nei diversi rami della chirurgia, dell'ostetricia, dell'oculistica, ecc., per rendere insensibile al dolore tutto o una determinata parte del corpo umano (anestesia generale o narcosi, ed anestesia locale). La prima idea dell'anestesia artificiale fu suggerita dalla scoperta delle proprietà anestetiche del protos­sido d'azoto fatta da Humphrey Davy nel 1798.

Il sistema di anestesia con impiego dell'etere si attribuisce all'americano Jackson, che avrebbe applicato il metodo nel 1846, ed al francese Mai­gaigne, il quale avrebbe incominciato ad usare l'etere nel 1847. Il cloroformio venne scoperto nel 1831 da Soubeiran, ma impiegato più tardi. Da anestesia si ha anestetico: sostanza avente la proprie­tà di estinguere totalmente, o di diminuire tempo­raneamente la sensibilità di una parte, o di tutto il corpo. L'impiego degli anestetici è attualmente assai generalizzato: va, infatti, dal comune mal di capo (per il quale si adoperano pastiglie o tabloidi o compresse di varia natura), al parto indolore realizzato con diversi sistemi secondo il fisico e la personalità delle pazienti.

I principali anestetici in uso dopo il 1847, epoca nella quale si incominciò ad impiegare l'etere nelle operazioni chirurgiche, sono stati il cloroformio, l'aldeide, il protossido di azoto, il bicloruro di metilene, il tetracloruro di car­bonio, la cocaina, la novocaina, la stovaina, il veronal, l'etilene, il vinotene e il pentotal.

ANCHILOSTOMIASI (o malattia dei minato­ri). - Infestazione intestinale

ANCHILOSTOMIASI (o malattia dei minato­ri). - Infestazione intestinale da verme paras­sita (Anchilostoma duodenale), le cui larve che vivono nel terreno umido possono facilmente introdursi nell'intestino tenue, ove aderiscono con la loro bocca uncinata. Particolarmente sog­getti all'ANCHILOSTOMIASI sono coloro che bevono acque in­quinate o mangiano vegetali concimati con poz­zi neri. La malattia è caratterizzata da irrita­zione cutanea al punto di penetrazione delle lar­ve, stanchezza, dolori addominali vaghi, dima­gramento, anemia progressiva spesso grave.

ANAFILASSI

ANAFILASSI [dal gr, ani, sopra, e philassis, difesa] - Termine usato da Richet per indi­care la tendenza di un organismo a reagire in modo peculiare e diverso dalla norma alla in­troduzione di una sostanza verso la quale sia stato precedentemente sensibilizzato. Le ma­nifestazioni diconsi anafilattiche e fanno parte di una speciale patologia. E' il fenomeno in­verso alla profilassi.

ANABOLIZZANTI - Prodotti steroidi

ANABOLIZZANTI. - Prodotti steroidi ottenuti per sintesi e noti per la loro attività stimo­lante sul metabolismo proteico dell'organismo. Trovano applicazione negli stati di dimagri­mento, in varie affezioni cachetizzanti, nella tubercolosi polmonare, nell'insufficienza epati­ca, nella cirrosi, nel trattamento di fratture a lento consolidamento, ecc.

AMPUTAZIONE Asporta­zione di un arto

AMPUTAZIONE [dal lat. amputare, comp. di amb., intorno, e putare, tagliare]. - Asporta­zione di un arto, di un segmento di arto, o di un'altra parte del corpo. Può essere chi­rurgica, traumatica, o dovuta a processi mor­bosi destruenti. Il ricorso all'AMPUTAZIONE chirurgica si rende necessario tutte le volte che un organo o un arto minaccino l'integrità fisica del sog­getto, o impediscano l'esplicarsi di una nor­male funzione dell'organismo.

AMMINOACIDI

AMMINOACIDI. - Composti organici aventi molecole assai complesse in cui compaiono il gruppo acido-000H ed il gruppo amminico-NH2. Dagli AMMINOACIDI gli animali ed i vegetali derivano le innumerevoli proteine che caratterizzano i cor­pi viventi. Hanno una grande importanza biolo­gica poiché dalla condensazione di molecole di AMMINOACIDI si formano le indispensabili sostanze pro­teiche. Si distinguono in AMMINOACIDI essenziali e non essenziali. Gli AMMINOACIDI essenziali sono quelli che l'or­ganismo non è in grado di sintetizzare ma deve introdurre preformati con gli alimenti.

sabato 12 settembre 2009

Aborto

Interruzione della gravidanza prima del 180° giorno di amenorrea. Si distinguono un aborto spontaneo e un aborto provocato. L’aborto spontaneo può essere causato da malformazioni dell’utero, fibromi, alterazioni dell’endometrio, oppure da malattie della madre, come infezioni (per esempio, rosolia, toxoplasmosi), diabete, malattie dell’apparato urinario e respiratorio, intossicazioni, carenze alimentari, traumi fisici e psichici. Una causa importante di aborto sono le alterazioni del prodotto del concepimento, sia su base ereditaria sia acquisite (danni da radiazioni, da infezioni, da sostanze tossiche). L’aborto si manifesta clinicamente con metrorragia e dolori addominali. A seconda dell’evoluzione del quadro clinico si distingue la minaccia d’aborto, in cui con il riposo assoluto e l’assunzione di farmaci spasmolitici si può proseguire la gravidanza, da altre situazioni in cui ciò non è possibile. L’aborto completo è caratterizzato dall’espulsione spontanea del feto e degli annessi; generalmente, però, il materiale ovulare è espulso solo parzialmente (aborto incompleto) ed è necessario intervenire per svuotare la cavità uterina, al fine di prevenire infezioni e arrestare l’emorragia. Esiste inoltre la possibilità che la morte dell’embrione non sia seguita dalla sua espulsione; questa situazione (aborto interno) viene diagnosticata attraverso il mancato aumento di volume dell’utero, l’assenza di attività cardiaca fetale per mezzo dell’ecografia e la negativizzazione del test di gravidanza; in questo caso si interviene chirurgicamente o farmacologicamente per ottenere lo svuotamento della cavità uterina. Se una donna ha avuto più di tre aborti consecutivi si parla di aborto abituale: non sempre si riesce a identificarne le cause; può essere dovuto a malformazioni dell’embrione di natura ereditaria o infettiva, o ad anomalie dell’utero, tra le quali l’insufficienza cervico-segmentaria.
L’aborto provocato
Può essere praticato solo nelle strutture ospedaliere pubbliche come interruzione volontaria di gravidanza, richiesta dalla donna secondo le condizioni previste dalla legge, prima del 90° giorno di gestazione; oppure come aborto terapeutico, ammesso dalla legge anche dopo il 90° giorno di gestazione quando la prosecuzione della gravidanza comporti un grave pericolo per la vita della donna o quando siano state accertate rilevanti anomalie o malformazioni del nascituro che determinino un grave pericolo per la salute fisica e psichica della donna (per le disposizioni di legge sull’aborto provocato si veda il paragrafo l’interruzione di gravidanza). L’aborto provocato secondo altre procedure è illegale e spesso, per le precarie condizioni di clandestinità in cui è eseguito, comporta gravi rischi per la salute (perforazione dell’utero, infezioni).

Ablefarìa

Malattia congenita consistente nella mancanza della fessura palpebrale, associata ad altre anomalie oculari. Si produce per infezioni contratte durante il corso della gravidanza. Può essere anche determinata da anomalie genetiche e presentarsi in associazione ad altri difetti di sviluppo.

Abitùdine

In psichiatria, condizione indotta dalla ripetuta e protratta assunzione di un farmaco o di una droga, per il piacere o il benessere che essi determinano; ne consegue la tendenza a continuare nell’assunzione, mentre manca o è assai limitata l’assuefazione. L’abitùdine non comporta dipendenza fisica né sindrome d’astinenza; modesta è la dipendenza psichica (si veda anch: tossicodipendenza).

Nervo abducente

Sesto paio di nervi cranici con funzione oculomotoria. Si origina dal ponte di Varolio, raggiunge la cavità orbitaria e innerva il muscolo retto laterale dell’occhio, consentendo di ruotare il globo oculare verso l’esterno. La paralisi del nervo abducente (detto anche nervo oculomotore esterno) provoca strabismo convergente.

Abbronzatura

pigmentazione bruna assunta dalla cute in seguito a prolungata esposizione ai raggi solari. Quando la superficie cutanea viene esposta all’azione del sole, i raggi a breve lunghezza d’onda, o raggi ultravioletti (UV), provocano una reazione fotochimica che fa aumentare la produzione di melanina (pigmento di colore bruno-nero) nei melanociti, che si trovano nello strato cutaneo basale. I melanociti, a loro volta, diffondono nelle cellule dell’epidermide i granuli di melanina, determinando l’intensità della colorazione bronzea in funzione della durata dell’esposizione alla radiazione. Alcune sostanze chimiche, come gli psoraleni, rendono la pelle sensibile anche alle radiazioni di lunghezza d’onda maggiore di quelle ultraviolette, provocando esse pure il fenomeno dell’abbronzatura (abbronzatura artificiale).

Prodotti cosmetici abbronzanti

Prodotti cosmetici che favoriscono l’abbronzatura. Contengono sostanze (dette filtri solari) che selezionano i raggi ultravioletti (UV) lasciando passare solo quelli di tipo A, non ustionanti. Gli oli, fra cui l’estratto oleoso di mallo di noce è il più usato, sono poco filtranti e quindi devono essere associati ad altre sostanze, particolarmente da chi ha la pelle chiara e sensibile. Meglio usare un abbronzante con fattore di protezione elevato nei primi giorni di esposizione.

Malattie: Sindrome di Abbandono

Sindrome determinata da abbandono reale o da carenze affettive. Le conseguenze psicologiche sono più o meno rilevanti secondo l’età del soggetto. I bambini che soffrono di tale sindrome possono presentare ritardi psicomotori, facilità ad ammalarsi, abulia, periodiche crisi di ansia, gelosia e aggressività. Le cause determinanti sono la morte di uno dei genitori, litigi familiari, mancanza di cure, freddezza della madre, nascita di un fratello. Nell’adulto la sindrome di abbandono si manifesta con stati di depressione grave che possono portare al suicidio, oppure con stati di aggressività accompagnati da collera, talora sino al delirio. Possono soffrire di tale sindrome gli anziani abbandonati a se stessi, le ragazze-madri, le persone tradite nei loro affetti. In tutti i casi è indicata una psicoterapia.

Malattie: abasìa

Disturbo di origine nervosa che consiste nell’impossibilità di camminare; spesso si associa all’incapacità di mantenere la stazione eretta. Può essere permanente (da cause organiche cerebrali, vedi ictus) o transitoria (sintomo nevrotico, vedi nevrosi).

Malattie: abbagliamento

Disturbo transitorio della vista che si verifica passando bruscamente dall’oscurità ad ambienti più luminosi (abbagliamento fisiologico) o per cause patologiche (carenze vitaminiche, paralisi della pupilla).

Autopsia e biopsia

L'Autopsia è una indagine post-mortem, cioè eseguita sul cadavere. Il fine dell'autopsia è di chiarire la causa di morte ovvero la comprensione del decorso di una malattia. Contrariamente alla credenza generale, l'autopsia è un'attività ormai relativamente poco frequente nella routine anatomopatologica ed è usata specialmente dopo la morte per omicidio o morti non spiegate.

La Biopsia è un atto medico che consiste in un prelievo di tessuti da un paziente in cui si sospetta una malattia. Il fine della biopsia è la diagnosi anatomopatologica, fondamentale per le eventuali successive terapie mediche o chirurgiche. La diagnosi viene posta mediante osservazione al microscopio di sottili sezioni di tessuto prelevate tramite appositi strumenti.

Patologia molecolare

La patologia molecolare consiste nell'applicazione a fini diagnostici di tecniche di biologia molecolare. Le tecniche di patologia molecolare sono spesso caratterizzate da una altissima sensibilità e specificità, ma sono frequentemente complesse e costose. Esempi di patologia molecolare sono l'evidenziazione del DNA del micobatterio tubercolare (TBC) o del virus del papilloma umano (HPV) in biopsie o citologie. L'analisi molecolare di alcuni tumori (ad es. linfomi) può permettere un più facile riconoscimento e caratterizzazione della neoplasia.

Citologia

La citologia è lo studio morfologico di cellule isolate prelevate da organi solidi o cavi mediante tecniche di agoaspirazione, lavaggio, spazzolamento o per esfoliazione. La citologia può essere di tipo diagnostico, se si sospetta già una malattia (ad es.citologia della tiroide, linfonodo, mammella, fegato, polmone, urina) o di screening, se viene eseguita su persone apparentemente sane al fine di prevenire la possibile comparsa di una malattia (es. pap test). Il vantaggio principale della citologia rispetto alla biopsia è la minore invasività e quindi la migliore tollerabilità per il paziente. La citologia presenta tuttavia solitamente una minore sensibilità e specificità diagnostica della biopsia.

Anatomia patologica

L'anatomia patologica è una branca specialistica della medicina che studia le malattie umane mediante esame macroscopico degli organi o microscopico dei tessuti e delle cellule. Suo fondatore è generalmente considerato, in età moderna, il medico forlivese Giovan Battista Morgagni.

In ambito clinico l'anatomia patologica svolge un ruolo fondamentale per la pianificazione di eventuali terapie mediche o chirurgiche fornendo diagnosi su tessuti o cellule prelevate da pazienti in cui si sospetta una malattia. L'indagine anatomopatologica permette di distinguere tra tessuti normali, infiammazione, tumori benigni e maligni ed altre condizioni patologiche. Praticamente ogni organo o tessuto umano che sia stato prelevato durante un intervento chirurgico viene sottoposto ad indagine anatomopatologica.

Le attività principali del medico anatomopatologo sono:

* 1 Autopsia
* 2 Biopsia
* 3 Esame intraoperatorio
* 4 Citologia
* 5 Patologia molecolare
* 6 Voci correlate

Farmaci - associazione di sostanze con proprietà curative

Un farmaco è una sostanza o un'associazione di sostanze con proprietà curative o profilattiche delle malattie; può essere utilizzato o somministrato allo scopo di ripristinare, correggere o modificare funzioni fisiologiche, esercitando un'azione farmacologica, immunologica o metabolica, ovvero di stabilire una diagnosi medica.

Poiché l'assunzione di farmaci senza la necessaria competenza può portare svariati effetti collaterali fino al decesso (non a caso la parola farmaco deriva dal greco pharmakon, veleno), è istituito uno speciale regime di vendita che varia da nazione a nazione. Con poche eccezioni (farmaci da banco, gli OTC, vendibili anche in altri esercizi commerciali), i farmaci possono essere dispensati nelle farmacie dal farmacista e solo presentando la relativa prescrizione scritta di un medico abilitato alla professione. Certe particolari classi di farmaci, come gli stupefacenti e i loro derivati, sono soggetti a restrizioni ancora più strette (ricetta ministeriale a ricalco, RMR).

In generale, i farmaci vanno conservati al buio in luogo fresco e asciutto, fuori dalla portata dei bambini. Si conservano di solito per un periodo di tempo che va da 2 a 5 anni. Lo smaltimento dei farmaci deve essere effettuato presso gli appositi contenitori presenti nelle farmacie, perché le sostanze presenti in essi, se trattate negli impianti di smaltimento tradizionali insieme con gli altri rifiuti, possono dare origine a tossicità.

venerdì 11 settembre 2009

Discipline chirurgiche

* Cardiochirurgia, il medico specializzato in tale disciplina si chiama cardiochirurgo, ed effettua operazioni sul cuore.
* Chirurgia dell'apparato digerente, svolge la sua azione chirurgica sullo stomaco, l' intestino tenue e crasso, il colon e il retto.
* Chirurgia generale, la principale specialità chirurgica, che si occupa in particolare (ma non esclusivamente) di interventi in area addominale.
* Chirurgia maxillo-facciale, si occupa delle lesioni congenite o traumatiche del volto.
* Chirurgia odontostomatologica, lo specialista è un medico dentista e il suo sito di operazione è la bocca.
* Chirurgia pediatrica, focalizzata sui pazienti di età pediatrica.
* Chirurgia plastica, che cura le lesioni del derma e le alterazioni anatomiche (comprese le ustioni). Effettua anche interventi a scopo estetico.
* Chirurgia toracica, che si occupa di interventi nel distretto toracico (esofago, polmoni,trachea e diaframma)
* Chirurgia vascolare, che si occupa dell'intervento sui grossi vasi ed il sistema circolatorio.
* Ginecologia e Ostetricia, il cui medico specializzato si chiama ginecologo e si occupa della cura delle patologie dell'apparato riproduttivo in pazienti di sesso femminile, anche intervenendo chirurgicamente.
* Neurochirurgia, il medico specializzato in tale disciplina si chiama neurochirurgo, e si occupa dell'intervento clinico per via chirurgica a livello di sistema nervoso centrale o periferico.
* Oculistica, lo specialista si chiama oculista od oftalmologo; si occupa delle patologie dell'occhio e delle sue strutture.
* Ortognatodonzia, trattasi di ortopedia del distretto facciale
* Ortopedia e Traumatologia, lo specialista è l'ortopedico-traumatologo, che si occupa della gestione clinica dei traumi fisici, con particolare riferimento al sistema locomotore (scheletrico, tendineo, muscolare).
* Otorinolaringoiatria, si occupa delle patologie interessanti le orecchie, le vie uditive, il naso e le prime vie respiratorie (faringe e laringe).
* Urologia, il medico specialista si chiama urologo, e si occupa del sistema uropoietico e delle patologie riguardanti l'apparato uro-genitale.

giovedì 21 maggio 2009

PEPLOPAUSA: strato d'aria, di circa 300 m,

PEPLOPAUSA: strato d'aria, di circa 300 m, che si trova a una altezza variabile tra i 1200 e i 1800 m sul livello del mare e che, quando interseca la montagna, delimita isole climatiche particolari, dove esistono mitezza di temperatura, piccola umidità relativa e aria pura.

PELVIMETRIA: misura dei diametri del bacino

PELVIMETRIA: misura dei diametri del bacino; si distinguono una pelvimetria esterna, quando la misura viene eseguita mediante speciali strumenti (pelvimetri), rappresentati da compassi graduati di varia forma; e una pelvimetria interna, per la quale i dati più precisi vengono forniti dalla roentgenpelvimetria.

PARASIMPATICOLITICI: detti anche anticolinèrgici

PARASIMPATICOLITICI: detti anche anticolinèrgici costituiscono un importante gruppo di farmachi spasmolitici il cui meccanismo d'azione consiste nel bloccare l'azione dell'acetilcolina, il mediatore chimico essenziale per la trasmissione degli impulsi nervosi del sistema parasimpatico.

PARASIMPATICO: parte del sistema nervoso

PARASIMPATICO: parte del sistema nervoso della vita vegetativi che ha azione opposta rispetto all'« ortosimpatico » o « simpatico » propriamente detto; ad esso appartiene, per esempio, il nervo vago; come aggettivo, indica tutto ciò che si riferisce a tale sistema o ne fa parte.

PARALLERGIA: allergia non specifica

PARALLERGIA: allergia non specifica. Si ha quando in un individuo sensibilizzato verso un certo antigene si scatenano manifestazioni allergiche in seguito al contatto con sostanze compie. tamente diverse dall'antigene sensibilizzante.

PARALISI PROGRESSIVA: tipica manifestazione della compromissione dell'encefalo

PARALISI PROGRESSIVA: tipica manifestazione della compromissione dell'encefalo nel periodo terziario della sifilide, essa è caratterizzata da sintomi neurologici, comprendenti disturbi pupillari, disturbi della parola e tremori, e da disturbi psichici, di cui il principale è rappresentato dalla demenza (decadimento mentale con progressiva perdita dell'intelligenza).

PALATOSCHISI

PALATOSCHISI: spaccatura dell'osso palatino costituita da una ampia fessura che mette in comunicazione la cavità orale con le fosse nasali e con l'esterno. E' caratterizzata da disturbi della fonazione e della deglutizione.

OVOTESTIS: abbozzo primitivo delle ghiandole sessuali

OVOTESTIS: abbozzo primitivo delle ghiandole sessuali contenuto nell'embrione, che è comprensivo degli abbozzi di ambedue le ghiandole sessuali, maschili e femminili. Durante lo sviluppo (secondo che un individuo sia maschio o femmina, in base al suo corredo ereditario), uno degli abbozzi sessuali si atrofizza e l'altro si sviluppa.

OSSITOCINA: ormone prodotto da alcuni gruppi cellulari dell'ipotalamo

OSSITOCINA: ormone prodotto da alcuni gruppi cellulari dell'ipotalamo, che ha la proprietà di stimolare, durante il parto, le contrazioni uterine e di stimolare nel puerperio l'espulsione del latte dalla mammella.

ORMONE SOMATOTROPO (STH)

ORMONE SOMATOTROPO (STH): ormone prodotto dal lobo anteriore dell'ipofisi. È detto anche ormone della crescita, in quanto ha la funzione di indurre e regolare la crescita corporea. Si tratta di una proteina, costituita da una complessa serie di aminoacidi, che agisce indistintamente su tutti i tessuti dell'organismo, stimolandone Io sviluppo.

ORMONE LUTEOTROPO (LTH)

ORMONE LUTEOTROPO (LTH): ormone prodotto dal lobo anteriore dell'ipofisi. iL detto anche gonadotropina luteosecretiva, in quanto stimola la secrezione di progesterone da parte del corpo luteo neoformato. Inoltre, durante il puerperio stimola la mammella a secernere latte, ragione per cui è stato chiamato anche prolattina ».

ORMONE LUTEOSTIMOLANTE (LH)

ORMONE LUTEOSTIMOLANTE (LH): ormone prodotto dal lobo anteriore dell'ipofisi; è detto anche gonadotropina luteoformativa. Esso interviene nel ciclo mestruale solo dopo che ha agito lo FSH. Esso induce la formazione e la secrezione degli estrogeni da parte dell'ovaio e provoca la rottura del follicolo con conseguente liberazione dell'ovulo; stimola, inoltre, la trasformazione del follicolo in corpo luteo.

ORMONE FOLLICOLOSTIMOLANTE (FSH)

ORMONE FOLLICOLOSTIMOLANTE (FSH): ormone prodotto dal lobo anteriore dell'ipofisi. E' detto anche gonadotropìna follicolare, in quanto interviene nella prima fase del ciclo mestruale, stimolando la formazione del follicolo e mantiene il suo intervento, anche se in modo ridotto, nella seconda metà del ciclo; favorisce anche il trofismo dell'ovaio, cioè lo mantiene in buone condizioni di funzionalità

lunedì 18 maggio 2009

ORMONE ADRENOCORTICOTROPO (ACTH)

ORMONE ADRENOCORTICOTROPO (ACTH): ormone prodotto dal lobo anteriore dell'ipofisi (adenoipofisi), costituito da una proteina composta di un complesso di aminoacidi, dei quali un gruppo di 24, uguale in tutti gli animali, è la parte attiva, cioè quella che svolge le azioni biologiche dell'ormone. Esso favorisce il trofismo, cioè la crescita e il normale stato di attività, delle ghiandole surrenali e provoca la formazione e la liberazione di una parte dei loro ormoni (ormoni glicoattivi e ormoni sessuali). Inoltre ha altre azioni, anche se di minore importanza: favorisce la scissione dei grassi e la loro liberazione di depositi; favorisce la coagulazione del sangue; aumenta la formazione di acetilcolina; controlla la formazione da parte del rene di un fattore che agisce attivando l'eri tropoietina; favorisce infine, la pigmentazione della cute.

ONDA SFIGMICA

ONDA SFIGMICA: onda di dilatazione che percorre tutte le arterie, dal centro alla periferia, con velocità superiore a quella del sangue; è dovuta all'aumento di pressione che si ha all'interno del sistema vasale nel momento della contrazione cardiaca, e dà origine al fenomeno del polso.

NEUROVEGETATIVO

NEUROVEGETATIVO: parte del sistema nervoso che presiede alle funzioni della vita vegetativa, cioè a quelle funzioni che si svolgono al di fuori del controllo della volontà (per esempio, la motilità intestinale), e di tutto ciò che a tale sistema appartiene o si riferisce.

NEUROLITTICI: gruppo di farmaci psicolettici

NEUROLITTICI: gruppo di farmaci psicolettici che godono di proprietà caratteristiche, in quanto esercitano un'azione sedativa sul paziente, eventualmente facilitandogli il sonno fisiologico, ma senza indurre un vero e proprio stato ipnotico.

NEURASTENIA TRAUMATICA

NEURASTENIA TRAUMATICA: complesso di sintomi che fanno seguito a una contusione cerebrale e che sono rappresentati da: cefalea continua, intensa, martellante; vertigine nei cambiamenti di posizione; ronzii; difficoltà di concentrazione; irritabilità; facile stancabilità; insonnia.

NEOSTIGMINA: farmaco parasimpaticomimetico

NEOSTIGMINA: farmaco parasimpaticomimetico ad azione indiretta che ha la proprietà di impedire la distruzione dell'acetilcolina, bloccando l'azione dell'enzima acetilcolinesteràsi; viene impiegato nella terapia della miastenla grave.

NEOPLASIA

NEOPLASIA: letteralmente significa « formazione di nuovo tessuto ». Viene usato comunemente per indicare i tumori maligni.

NEOFORMAZIONE

NEOFORMAZIONE: formazione ex novo di tessuto che può averefini utili per l'organismo (per esempio il callo osseo nelle fratture) oppure significato patologico (tumori).

NECROBIOSI

NECROBIOSI: modificazione che un tessuto subisce nell'organismo in seguito alle influenze esercitate su di esso sia dai tessuti vivi circostanti sia dall'ambiente stesso e che lo porteranno alla morte.

NANISMO: deficienza sensibile dello sviluppo somatico in altezza

NANISMO: deficienza sensibile dello sviluppo somatico in altezza. Se le varie parti del corpo conservano proporzioni armoniche, si parla di nanismo armonico o ipofisario; se le proporzioni non sono mantenute, si parla di nanismo disarmonico o tiroideo.

MUSCOLI: organi dotati della proprietà di contrarsi

MUSCOLI: organi dotati della proprietà di contrarsi (accorciarsi) sotto l'azione di uno stimolo. Si distinguono muscoli volontari o muscoli della vita di relazione e muscoli involontari o muscoli della vita vegetativa.

MOLA VESCICOLARE: alterazione dei velli coriali

MOLA VESCICOLARE: alterazione dei velli coriali, i quali vanno incontro a una trasformazione in vestitole (cisti), in conseguenza della quale non sono più in grado di assicurare gli scambi materno-fetali, ma conservano sia la proprietà infiltrativi nei confronti della mucosa uterina sia quella di secernere in elevata quantità un ormone, la gonadotropìna coriale.

MITOCONDRI: organuli citoplasmatici della cellula ricchi di enzimi

MITOCONDRI: organuli citoplasmatici della cellula ricchi di enzimi che hanno il compito di svolgere le funzioni della respirazione cellulare.

MIOGLOBINA: pigmento rosso fissato alle fibre muscolari

MIOGLOBINA: pigmento rosso fissato alle fibre muscolari e di costituzione simile a quella dell'emoglobina contenuta nei globuli rossi, essa dà il colore rosso vivo alla carne.

MIOGLONIA

MIOGLONIA: contrazione brusca, incordinata e involontaria di un gruppo di muscoli, di un muscolo, oppure di una parte di esso.

MIELOCITI: forme immature dei globuli bianchi

MIELOCITI: forme immature dei globuli bianchi fornite di granulazione nel citoplasma, che daranno luogo ai metamielociti.

METEOROPATIE

METEOROPATIE: insieme di disturbi psichici e neurovegetativi che alcuni individui avvertono in occasione di perturbazioni atmosferiche o cambiamenti di tempo.

METASTASI TUMORALI: impianto e proliferazione di cellule tumorali

METASTASI TUMORALI: impianto e proliferazione di cellule tumorali in una sede diversa e anche lontana da quella del tumore d'origine, da esse raggiunto tramite il circolo sanguigno, la linfa ecc.

METAMIELOCITI - globuli bianchi

METAMIELOCITI: forme immature dei globuli bianchi fornite di granulazioni nel citoplasma, che daranno luogo ai granulociti.

METABOLISMO BASALE

METABOLISMO BASALE: rappresenta il consumo minimo di energie compatibile con la vita, cioè la quantità di calorie che l'organismo sviluppa, per sopravvivere, in condizioni di assoluto riposo fisico e psichico. Esso varia da soggetto a soggetto e si esprime di solito in calorie per metro quadrato di superficie corporea e per ora.

MESOMORFISMO

MESOMORFISMO: predominanza, durante lo sviluppo dell'embrione, del foglietto medio o mesoderma, che porta a uno sviluppo notevole della muscolatura e dell'apparato scheletrico, tipico di individui particolarmente robusti.

MEPERIDINA: analgesico-sedativo

MEPERIDINA: analgesico-sedativo centrale ottenuto per sintesi che, somministrato in dosi sufficientemente elevate in un paziente con sindromi dolorose, provoca dapprima scomparsa del dolore e poi euforìa.

MENOPAUSA

MENOPAUSA: epoca della vita della donna in cui s'interrompe la funzione ovarica, cessano i flussi mestruali e la capacità di procreare.

MELANOMA: tumore maligno, della cute

MELANOMA: tumore maligno, della cute che trae origine dai melanociti, le cellule che contengono la melanina. Il melanoma insorge spesso su una cute alterata da una dermatosi « precancerosa », chiamata così per l'alta frequenza con cui evolve verso le forme maligne; tali precancerosi sono, nel caso di melanomi, il più spesso rappresentate dai nervi giunzionali e dalla melanosi di Dubreuilh.

martedì 12 maggio 2009

AUTOPSIA

AUTOPSIA: complesso di operazioni che il perito settore deve compiere per stabilire, in base allo stato degli organi e dei tessuti di un cadavere, le cause di morte. Essa consta dell'esame esterno del cadavere, che si propone di raccogliere tutti i dati utili all'espletamento dell'indagine istruttoria, che possano essere ricavati dall'esame del cadavere senza apertura delle cavità naturali, e della sezione del cadavere o autopsia propriamente detta, che consente il prelievo dei visceri del cadavere dalle cavità naturali (cranica, toracica e addominale).

ATROPINA: il più importante degli alcaloidi

ATROPINA: il più importante degli alcaloidi contenuti nella radice e nelle foglie dell'Atropa Belladonna, pianta appartenente alla famiglia delle Solanacee. Si Atta di una sostanza ad azione anticolinergica, che ha cioè la proprietà di inibire l'acetilcolìna che funge da mediatore della trasmissione degli impulsi nervosi livello del sistema nervoso autonomo parasimpatico. Accanto
questo effetto parasimpaticolitico (cioè di blocco, di paralisi del parasimpatico), l'atropina possiede anche un'azione sul sistema nervoso centrale, alla quale sono da riportare i disturbi psichici (agitazione e confusione con allucinazioni) che si possono osservare sia durante terapie prolungate sia in seguito a somministrazione di dosi isolate eccessive o anche normali.

ATOMO: unità elementare della materia

ATOMO: unità elementare della materia. E' costituito da una porzione centrale carica positivamente, avvolta da elettroni carichi negativamente ruotanti intorno a esso. La porzione centrale viene chiamata « nucleo » ed è costituita da particelle cariche positivamente dette protoni, da particelle senza carica elettrica dette neutroni e da altre ancora; tali particelle sono in numero diverso nei diversi nuclei. I protoni sono dello stesso numero degli elettroni, realizzandosi così una condizione di neutralità elettrica.

ATLOPATIE

ATLOPATIE: malattie derivanti dallo svolgimento di una specialità atletica, che può portare a tipiche manifestazioni abnormi: tra esse sono ben note la lesione dei menischi del ginocchio nei calciatori, l'ernia del disco nei motociclisti e nei moto-nauti, le encefalopatìe nei lottatori.

ATASSIA: disturbo derivante da una lesione del cervelletto

ATASSIA: disturbo derivante da una lesione del cervelletto, che consiste nella mancanza di coordinazione e di armonia nell'esecuzione dei movimenti volontari. Si tratta della scomposizione di un movimento volontario complesso nei diversi movimenti elementari che lo compongono, cioè della perdita della capacità di coordinare questi ultimi in un'armonica successione. Specie nell'andatura è evidente il fenomeno dell'incoordinazione di un cerebellare ( cioè di un individuo portatore di una lesione del cervelletto): in essa si può assistere infatti a una scomposizione dei movimenti degli arti inferiori e del tronco, per cui quest'ultimo non segue a tempo la progressione dei primi, con la conseguenza di una facile tendenza alla caduta all'indietro.

SINDROME DA ASTINENZA

SINDROME DA ASTINENZA: condizione di dipendenza (a un tempo fisica e psichica) che, nei soggetti assuefatti all'uso di alcune sostanze (per esempio, stupefacenti, allucinogeni, tabacco, alcool), trova espressione in una serie di sintomi di intensità, gravità e durata variabili secondo la sostanza in gioco e il grado dell'assuefazione; tali sintomi vanno dai tremori, diarrea, vomito, pallore, tachicardia, ipotensione, insonnia, ansietà «senso di morte imminente ) fino a uno stato confusionale, con allucinazioni, crisi di eccitamento plico-motorio, tendenza al collasso cardiocircolatorio e morte; essi insorgono dopo un periodo di 12-48 ore dalla sospensione della sostanza stessa.

ASMA CARDIACO:

ASMA CARDIACO: manifestazione di insufficienza ventricolare sinistra di tipo acuto, caratterizzata da dispnea di tipo parossistico che insorge improvvisamente nelle ore notturne.

FENOMENO DI ARGYL ROBERTSON: disturbo pupillare

FENOMENO DI ARGYL ROBERTSON: disturbo pupillare presente nella paralisi progressiva e consistente nella mancanza del riflesso alla luce (cioè del restringimento della pupilla che si verifica normalmente sotto l'azione di uno stimolo luminoso), con conservazione del riflesso all'accomodazione e alla convergenza (consistente nel restringimento della pupilla allorché gli occhi fissano un punto vicino o eseguono un movimento di convergenza, come quando si invita il paziente a fissare prima un oggetto lontano e poi un dito situato a pochi centimetri di distanza).

ARCO RIFLESSO

ARCO RIFLESSO: azione riflessa che si verifica quando l'impulso percorre almeno due neuroni. Un neurone porta l'impulso dalla periferia al centro (cioè al sistema nervoso centrale), l'altro neurone porta l'impulso dal centro alla periferia.

Apparato urinario

L'« apparato urinario », sostanzialmente uguale nell'uomo e nella donna, si presenta costituito dai reni, dai calici e dai bacinetti renali, dagli uretèri, dalla vescica e dall'iretra. Esso ha il compito di allontanare dal sangue tutte le sostanze che potrebbero alterarne la composizione.

Apparato digerente

L'« apparato digerente », costituito nel suo assieme dalla bocca con i denti, dalla lingua e dalle ghiandole salivari, dalla faringe, dall'esofago, dallo stomaco, dall'intestino tenue con il fegato e il pancreas, dall'intestino crasso e dal retto, che termina con l'orifizio anale, provvede a svolgere la funzione digestiva. Questa consiste nella demolizione, fino a livello molecolare, degli alimenti ingeriti, e nel loro successivo assorbimento.

ANTIPIRIMIDINICI: farmaci antimitotici

ANTIPIRIMIDINICI: farmaci antimitotici analoghi alle pirimidine (componenti essenziali della molecola degli acidi nucleici) che si sostituiscono a queste nella biosintesi degli acidi nucleici, alterandola e bloccandola.

FARMACI ANTIMITOTICI

ANTIMITOTICI: farmaci che ostacolano o impediscono la crescita dei tessuti e particolarmente, se non selettivamente, dì quelli neoplastici attraverso un meccanismo o di inibizione all'ingresso in mitosi o di arresto della mitosi stessa in una delle fasi e, più frequentemente, in metafase.

Tra gli antimitotici del primo gruppo vi sono i cosiddetti veleni cromosomici o veleni ad azione radiomimetica (dato l'effetto analogo a quello prodotto dalle radiazioni ionizzanti), gli antifolici, gli antipurinici, gli antipitimidinici; tra quelli appartenenti al secondo gruppo vi sono i cosiddetti veleni della mitosi propriamente detti, di cui il capostipite è rappresentato dalla colchicina, numerosi derivati della colchicina, la podofillotossina, la vincaleucoblastina ecc.

I primi sono anche detti veleni carioclasici o cariostatici o cromatoclasici, in quanto agiscono interferendo sulla biosintesi degli acidi nucleici e provocano, se la cellula in cui sono penetrati entra in mitosi, frequenti rotture cromosomiche; i secondi sono anche detti veleni mitoclasici o mitostatici, in quanto agiscono elettivamente distruggendo le fibre del fuso che governano i movimenti dei cromosomi nel corso della mitosi, provocando una dispersione di questi ultimi nel citoplasma e in definitiva un arresto della mitosi.

ANTIMETABOLITI

ANTIMETABOLITI: sostanze chimicamente simili ai metabolici naturali, che interferiscono con la funzione di questi arrestandola; a volte agiscono addirittura in modo che il loro analogo naturale non venga neppure fabbricato. Comprendono gli antifolici, gli antipurinici e gli antipirimidinici.

FARMACI ANTIFOLICI

ANTIFOLICI: farmaci strutturalmente molto simili all'acido folico i quali, sfruttando questa loro proprietà, interferiscono con le funzioni di questo, indispensabile per la sintesi di molte sostanze fondamentali per la vita cellulare. Il risultato finale di tale azione è che la cellula smette di dividersi e va quasi sempre incontro alla morte.

ANTIEPILFTTICI: farmaci anticonvulsivanti

ANTIEPILFTTICI: farmaci anticonvulsivanti impiegati nella terapia dell'epilessia. Essi, pur non avendo un'azione causale, cioè pur non eliminando la causa della malattia, ne distanziano le crisi convulsive e ne limitano l'intensità, per cui impediscono l'aggravarsi delle crisi stesse.

FARMACI ANTIDEPRESSIVI

ANTIDEPRESSIVI: gruppo di farmaci cosiddetti timolettici, che sono stati introdotti in terapia solo recentemente e la cui caratteristica è costituita da un'azione di stimolo che si esplica soprattutto negli stati di depressione dell'umore. Il capostipite degli antidepressivi è rappresentato dall'imipramina, che presenta un'azione farmacologica molto complessa e non'ancora ben definita.

ANTICONVULSIVANTI

ANTICONVULSIVANTI: farmaci che hanno la proprietà di svolgere un'attività deprimente sulle zone motorie della corteccia cerebrale; il loro effetto è particolarmente utile nella cura delle varie forme di epilessia.

ANTICONCEZIONALI ORALI

ANTICONCEZIONALI ORALI: farmaci che hanno la proprietà di esercitare un'azione simile agli estrogeni e al progesterone e che, a differenza di questi, possono essere somministrati per via orale. Essi impediscono l'ovulazione, rendendo impossibile il verificarsi di una gravidanza. La massima, parte delle - pillole - attualmente in commercio consiste nell'associazione di un progestativo (cioè una sostanza derivata dal progesterone) e di piccole quantità di un estrogeno di sintesi.

FARMACI ANTICINFTOSICI

ANTICINFTOSICI: farmaci che combattono le manifestazioni provocate dalle accelerazioni sull'orecchio medio, utili per combattere il mal d'aereo, mal di mare, mal d'auto ecc. Un gruppo di questi farmachi è rappresentato dagli antiistaminici come la difenidramina.

ANTICATODO: bersaglio di materiale solido

ANTICATODO: bersaglio di materiale solido sul quale, in un tubo di vetro per la produzione dei raggi X, vanno a urtare gli elettroni che si sono staccati dal filamento incandescente per effetto termoionico in direzione del polo positivo: in questo urto, mentre gran parte della loro energia di movimento, viene dissipata sotto forma di calore, una piccola parte dà luogo alla formazione di radiazioni elettromagnetiche di piccolissima lunghezza d'onda: i raggi X.

ANTIBIOTICI

ANTIBIOTICI: sostanze organiche prodotte da organismi viventi che, a debolissime concentrazioni, impediscono la crescita o provocano la morte di microrganismi a esse sensibili.

FARMACI ANORESSICI

ANORESSICI: farmaci che agiscono riducendo la sensazione di fame; la loro sostanza attiva è in genere rappresentata dalle amine simpaticomimetiche o amfetamine le quali spesso, per i loro effetti collaterali (tachicardia, agitazione ecc.), creano un'intolleranza a questi farmachi.

ANORESSIA MENTALE: malattia psichica

ANORESSIA MENTALE: malattia psichica che colpisce le adolescenti e le giovani, la cui caratteristica sintomatologica fondamentale è rappresentata dal rifiuto del cibo e la cui causa risiede in genere in situazioni conflittuali. Il rifiuto del cibo conduce a un grave dimagrimento e, negli stadi più avanzati, al perturbamento profondo di tutte le funzioni dell'organismo e perfino, in taluni casi, alla morte.

ANNESSI EMBRIONALI

ANNESSI EMBRIONALI: parti dell'embrione che ne assicurano il nutrimento e la protezione e che rimangono nell'utero al momento dell'espulsione del feto (placenta, cordone ombelicale, membrane ovulari e liquido amniotico).

ANGINA

ANGINA: dal latino che vuol dire costrizione. Questo nome viene dato a condizioni morbose che provocano nel paziente una sensazione soggettiva di « costrizione », di « restringimento » della parte malata. Se si tratta di tonsille si dice semplicemente angina, se invece di cuore angina pectoris.

ANEURISMA: dilatazione permanente di un'arteria

ANEURISMA: dilatazione permanente di un'arteria per il cedimento della parete del vaso. Gli aneurismi possono essere di due tipi: fusiformi e sacciformi. Negli aneurismi fusiformi è interessata tutta la circonferenza della parete arteriosa, la quale diventa dilatata in modo più o meno uniforme. Negli aneurismi sacciformi, invece, la parete dell'aorta non si dilata in tutta la sua circonferenza, ma solo in un tratto formando una sacca comunicante con il lume dell'arteria mediante un colletto più o meno stretto.

FARMACI ANESTETICI

FARMACI ANESTETICI: farmaci che hanno la proprietà di abolire la sensibilità dell'organismo. Si distinguono anestetici generali e anestetici locali. Gli anestetici generali aboliscono completamente la sensibilità, la coscienza e i riflessi e provocano un rilassamento muscolare più o meno completo; essi possono essere somministrati per vie diverse: per inalazione, per via endovenosa, per via rettale. Gli anestetici locali, invece, paralizzano le terminazioni e le fibre nervose sensitive, e, applicati direttamente su di un nervo, ne bloccano la capacità di condurre gli impulsi nervosi e quindi bloccano anche le sensazioni dolorifiche.

ANAMNESI: (dal greco anàmnesis = reminiscenza)

ANAMNESI: (dal greco anàmnesis = reminiscenza) è una sorta di interrogatorio a cui viene sottoposto un ammalato ricoverato in un reparto clinico, qualunque esso sia. Tale interrogatorio sostanzialmente consiste nella raccolta, dalla viva voce del paziente o eventualmente dei familiari, di tutte quelle notizie che possono aiutare il medico a fare una diagnosi esatta.

ANALGESICI

ANALGESICI: farmaci che hanno la proprietà di provocare una attenuazione delle sensazioni dolorifiche e un abbassamento della temperatura. Essi vengono suddivisi, in rapporto alla loro azione, in: analgesici-stupefacenti e analgesici-antipiretici. Agli analgesici-stupefacenti appartengono gli alcaloidi naturali dell'oppio, dei quali solo la morfina e la codeìna sono dotati di proprietà analgesiche, e sostanze semisintetiche o sintetiche ad attività analoga; agli analgesici-antipiretici appartengono i salicilati, la fenacetìna, i derivati pirazolònici e il fenilbutazòne.

ANAFRODISIA: mancanza dell'istinto sessuale

ANAFRODISIA: mancanza dell'istinto sessuale che si manifesta con l'assenza del desiderio amoroso, pur esistendo tutte le condizioni per realizzarlo. Si tratta di una condizione verificantesi in genere in soggetti neuropatici, che va tenuta distinta dalla frigidità, per quanto intervenga spesso a complicarla.

ANABOLIZZANTI

ANABOLIZZANTI: farmaci che hanno la proprietà di favorire la sintesi proteica nell'organismo cui vengono somministrati.

AMIOTROFIA: processo degenerativo

AMIOTROFIA: processo degenerativo, legato a una potenzialità o carica vitale deficitaria, che porta a morte precoce determinate parti del sistema nervoso.

AMFETAMINE: dette anche « amine psicotoniche

AMFETAMINE: dette anche « amine psicotoniche » o - amine simpaticomimetiche »; sono prodotti sintetici che agiscono in senso stimolante sul sistema nervoso centrale, prevalenteménte a livello della sostanza reticolare e del diencefalo.

AMENORREA: assenza delle mestruazioni

AMENORREA: assenza delle mestruazioni. Si distinguono una amenorrea primaria che si verifica quando le mestruazioni non sono mai comparse; un'amenorrea secondaria che si verifica quando le mestruazioni cessano dopo un periodo durante il quale la funzione mestruale si è svolta regolarmente.

ALLERGIA

ALLERGIA: letteralmente « reattività alterata ». Reazione anormale quindi di un organismo nei confronti di una sostanza, manifestantesi con disturbi svariatissimi, e che ha come meccanismo di fondo una reazione antigene-anticorpo.

AGRANULOCITOSI

AGRANULOCITOSI: marcata diminuzione fino alla scomparsa dei granulociti contenuti nel sangue, solitamente per un difetto di produzione a livello midollare.

AGONISMO

AGONISMO: così si definisce l'atteggiamento del misurarsi con gli altri in un confronto liberamente scelto e volontariamente accettato. Esso rappresenta la componente psicologica essenziale dello sport.

AGLICONE: detto anche genìna

AGLICONE: detto anche genìna; rappresenta la parte attiva della molecola dei glucosidi cardiaci, mentre gli zuccheri a esso legati avrebbero la funzione di aumentare la sua solubilità, facilitandone l'assorbimento e la capacità di penetrazione nelle cellule.

AEROSOL

AEROSOL: forma particolare di terapia inalante « secca ». Essa consiste nella polverizzazione dell'acqua minerale (particelle minute della grandezza del millesimo di millimetro) per mezzo di particolari apparecchi ad aria compressa, che realizzano un sistema finemente disperso ».

ADDOME ACUTO: contrattura muscolare addominale

ADDOME ACUTO: contrattura muscolare addominale accompagnata da dolore intensissimo esteso a tutto l'addome; è prodotta dal risentimento peritoneale in caso di perforazione gastrica, intestinale, appendicolare, oppure in caso di rottura di un aneurisma ecc.

ACTIVATOR

ACTIVATOR: apparecchio che, proiettando sulla pelle aria compressa ozonizzata, agisce come un micromassaggio e in tal modo riattiva la circolazione sanguigna e tonifica l'apparato muscolare. Solitamente il suo impiego viene preceduto dall'applicazione sulla pelle di creme curative, la cui azione viene rafforzata dal micromassaggio effettuato dall'activator.

ACANA: proteina muscolare

ACANA: proteina muscolare formata da due filamenti intrecciati, ciascuno dei quali consta di tante molecole proteiche di forma globulare.

ACROMEGALIA - secrezione di STH

ACROMEGALIA: malattia endòcrina determinata da un'eccessiva secrezione di STH (ormone somatotròpo) da parte del lobo anteriore dell'ipofisi. Essa si produce quando l'ipersecrezione dell'ormone suddetto si verifica a pubertà già terminata; in tal caso le cartilagini di coniugazione sono già scomparse e le ossa, non potendo più accrescersi in lunghezza, aumentano in larghezza, inspessendosi notevolmente; tutti gli organi inoltre aumentano sensibilmente di volume. Il termine, di derivazione greca, significa propriamente « ingrossamento delle estremità », in quanto l'inspessimento osseo si verifica soprattutto a carico delle ossa della faccia, delle mani e dei piedi.

ACRODIMA: letteralmente dal greco « dolore alle estremità

ACRODIMA: letteralmente dal greco « dolore alle estremità; si tratta di una malattia caratteristica dell'età 'infantile, il cui quadro clinico, tanto tipico da renderla inconfondibile, si impernia su tre gruppi di sintomi fondamentali: disturbi psichici, alterazioni cutanee a carico delle estremità e disturbi cardiovasgolari.

ACONDROPLASIA: disturbo congenito dell'ossificazione

ACONDROPLASIA: disturbo congenito dell'ossificazione, probabilmente su base ereditaria, consistente in una mancanza quasi completa della cartilagine di accrescimento delle ossa lunghe, per cui queste ultime non possono accrescersi in lunghezza. Gli individui che ne sono affetti si sviluppano e crescono normalmente in tutto il corpo, fuorché nelle gambe e nelle braccia, che restano molto corte.

ACIDI NUCLEICI: composti presenti nel citoplasma e nel nucleo delle cellule

ACIDI NUCLEICI: composti presenti nel citoplasma e nel nucleo delle cellule degli organismi viventi; essi sono costituiti da diverse unità, ciascuna delle quali contiene quattro molecole di acido fosforico combinate con quattro molecole di uno zucchero a cinque atomi di carbonio (pentoso) e con quattro molecole delle seguenti basi: adenina, guanina, citosina e uracile oppure timina. Si distinguono l'acido ribonucleico (ARN), presente nel citoplasma e nel nucleolo delle cellule, che oltre alle prime tre basi comuni a entrambi gli acidi contiene Turatile; e l'acido desossiribonucleico o timonucleico (ADN), presente nel nucleo delle cellule e contenente, oltre alle tre basi comuni, la timina, da cui deriva il secondo nome che è dovuto alla particolare sua abbondanza nelle cellule del timo. L'ADN è ritenuto il responsabile della trasmissione dei caratteri ereditari ed è il costituente principale dei cromosomi. Lo zucchero contenuto nell'ARN è il ribosio; quello contenuto nell'ADN è il desossiribosio.

ABORTO: interruzione della gravidanza

ABORTO: interruzione della gravidanza prima della fine del sesto mese, calcolato a partire dal primo giorno dell'ultima mestruazione. Tale definizione non implica necessariamente che l'interruzione della gravidanza sia seguita anche dall'espulsione del feto e dei suoi annessi: si parla infatti di aborto completo, quando l'intero prodotto del concepimento viene espulso; di aborto incompleto, quando una parte di esso (generalmente il feto) viene espulsa, mentre una parte viene trattenuta all'interno dell'utero; di aborto ritenuto o interno, quando avviene la morte del prodotto del concepimento, senza che esso venga espulso.

ABERRAZIONI SESSUALI: disturbi del comportamento sessuale

ABERRAZIONI SESSUALI: disturbi del comportamento sessuale, che si sviluppano sia nell'ambito della vita interpersonale (cioè in rapporto con il prossimo) del soggetto sia sulla base di stimolazioni sociali di più vasta portata. Dette altrimenti perversioni, esse comprendono l'omosessualità, il sadismo, il masochismo, lo esibizionismo, il voyeurismo, il feticismo, la necrofilia, la pedofilia ecc. In tali forme la sessualità è organizzata sotto la guida di una particolare componente dell'istinto, la cui soddisfazione rende possibile l'orgasmo genitale.

ABDUZIONE

ABDUZIONE: movimento di allontanamento di un arto dal piano sagittale mediano. Si usa anche per significare il divaricamento delle corde vocali.

mercoledì 29 aprile 2009

RIVOLGIMENTO: manovra ostetrica di cui esistono due tipi

RIVOLGIMENTO: manovra ostetrica di cui esistono due tipi: per manovre esterne e per manovre interne. Il rivolgimento per manovre esterne rappresenta un tentativo di portare il feto (in presentazione di spalla) in posizione longitudinale, esercitando opportune pressioni su di esso attraverso la parete dell'addome materno. Nei casi di presentazione di spalla, in cui le membrane siano rimaste integre fino a dilatazione completa della bocca uterina, può essere eseguito il rivolgimento per manovre interne, seguito dall'estrazione podalica.

RIFLESSO NERVOSO: fenomeno

RIFLESSO NERVOSO: fenomeno, fondamentale nel funzionamento del sistema nervoso, tale per cui a un determinato stimolo che raggiunge un centro nervoso tiene dietro una risposta consistente in un impulso che spinge muscoli a contrarsi, ghiandole a secernere ecc.

RIANIMAZIONE

RIANIMAZIONE: applicazione immediata di rimedi terapeutici che hanno lo scopo di facilitare la ripresa e l'attività degli apparati circolatorio e respiratorio e quindi di reintegrare le funzioni del sistema nervoso centrale nei soggetti in stato di morte apparente.

RASCHIAMENTO

RASCHIAMENTO: intervento che si effettua introducendo uno strumento arcuato in una cavità corporea e facendolo scorrere lungo le sue pareti per asportarne ecrescenze o altro. Trattandosi di cavità uterina, si parla di raschiamento uterino.

QUOZIENTE D'INTELLIGENZA

QUOZIENTE D'INTELLIGENZA: numero che esprime il rapporto tra età mentale (che indica il grado di sviluppo dell'intelligenza relativa a una data età) e l'età cronologica (età effettiva del soggetto) moltiplicato per cento.

PSICOTONICI: gruppo di farmaci appartenenti agli psicoanaléttici

PSICOTONICI: gruppo di farmaci appartenenti agli psicoanaléttici, la cui azione si realizza tramite un'inibizione dell'enzima monoaminossidàsi (MAO), che porterebbe a un graduale aumento nel tessuto nervoso della concentrazione di particolari sostanze, come la 5-idrossitriptamìna e la nor-adrenalina, il cui effetto diretto e caratteristico è di stimolare il sistema nervoso centrale.

PROTEINE: sostanze organiche a peso molecolare

PROTEINE: sostanze organiche a peso molecolare generalmente elevato che, oltre a carbonio, ossigeno e idrogeno, contengono sempre anche azoto; costituiscono una delle tre categorie di alimenti semplici e sono assolutamente indispensabili per la crescita e, per compensarne il logorio, anche nell'organismo adulto. Sono costituite da catene di aminoacidi.

PRESENTAZIONI ANOMALE: presentazioni diverse

PRESENTAZIONI ANOMALE: presentazioni diverse (la quella fisiologica di vertice, in cui il feto è disposto longitudinalmente nell'utero materno, con la testa rivolta verso il basso e completamente flessa sul torace. Tali presentazioni anomale sono quella di podice, quella di spalla, quella di fronte e quella di faccia.

PIOSALPINGE: malattia della tuba ovarica

PIOSALPINGE: malattia della tuba ovarica in cui può sfociare un'annessìte cronica, caratterizzata dal fatto che la tuba contiene liquido purulento, si presenta tumefatta, deformata e legata da aderenze agli organi vicini, soprattutto all'ovaio che viene coinvolto nel processo infettivo.

PELVIMETRIA: misura dei diametri del bacino

PELVIMETRIA: misura dei diametri del bacino; si distinguono una pelvimetria esterna, quando la misura viene eseguita mediante speciali strumenti (pelvimetri), rappresentati da compassi graduati di varia forma; e una pelvimetria interna, per la quale i dati più precisi vengono forniti dalla roentgenpelvimetria (vedi roentgenpelvimetria).

OVOIESTIS: abbozzo primitivo delle ghiandole sessuali

OVOIESTIS: abbozzo primitivo delle ghiandole sessuali conti lo nell'embrione, che è comprensivo degli abbozzi di arabe le ghiandole sessuali, maschili e femminili. Durante lo svilu (secondo che un individuo sia maschio o femmina, in basi suo corredo ereditario), uno degli abbozzi sessuali si atrofiz5 l'altro si sviluppa.

ORMONI: sostanze secrete dalle ghiandole endocrine

ORMONI: sostanze secrete dalle ghiandole endocrine, che, messe direttamente nel sangue o nella linfa, raggiungono tu punti dell'organismo e sono in grado di influenzare in li specifico le più importanti funzioni vitali.

ORMONE LUTEOSTIMOLANTE (LH): ormone prodotto dal lobo anteriore dell'ipofisi

ORMONE LUTEOSTIMOLANTE (LH): ormone prodotto dal lobo anteriore dell'ipofisi; è detto anche gonadotropìna luteoformativa. Esso interviene nel ciclo mestruale solo dopo che ha agito lo FSH. Esso induce la formazione e la secrezione degli estrogeni (la parte dell'ovaio e provoca la rottura del follicolo con conseguente liberazione dell'ovulo; stimola, inoltre, la trasformazione del follicolo in corpo luteo.

NEUROVEGETATIVO: parte del sistema nervoso

NEUROVEGETATIVO: parte del sistema nervoso che presiede alle funzioni della vita vegetativa, cioè a quelle funzioni che si svolgono al di fuori del controllo della volontà (per esempio, la motilità intestinale), e di tutto ciò che a tale sistema appartiene o si riferisce.

NEUROLúTTICI: gruppo di farmachi psicolettici

NEUROLúTTICI: gruppo di farmachi psicolettici che godono di proprietà caratteristiche, in quanto esercitano un'azione sedativa sul paziente, eventualmente facilitandogli il sonno fisiologico, ma senza indurre un vero e proprio stato ipnotico.

NEOSTIGMINA: farmaco parasimpaticomimético

NEOSTIGMINA: farmaco parasimpaticomimético ad azione indiretta che ha la proprietà di impedire la distruzione dell'acetilcolìna, bloccando l'azione dell'enzima acetilcolinesteràsi; viene impiegato nella terapia della miastenia grave.

NANISMO: deficienza sensibile dello sviluppo somatico in altezza

NANISMO: deficienza sensibile dello sviluppo somatico in altezza. Se le varie parti del corpo conservano proporzioni armoniche, si parla di nanismo armonico o ipofisario; se le proporzioni non sono mantenute, si parla di nanismo disarmonico o tiroidèo.

MUSCOLI: organi dotati della proprietà di contrarsi

MUSCOLI: organi dotati della proprietà di contrarsi (accorciarsi) sotto l'azione di uno stimolo. Si distinguono muscoli volontari o muscoli della vita di relazione e muscoli involontari o muscoli della vita vegetativa.

MONGOLISMO: malattia cromosomica

MONGOLISMO: malattia cromosomica caratterizzata dal fatto che gli individui che ne sono affetti non possiedono 46 cromosomi (numero tipico della specie umana), bensì 47; il cromosoma in più si trova nella coppia 21. In altre parole, si dice che nel mongolismo si ha una « trisomia » del cromosoma 21.

MOLA VESCICOLARE: alterazione dei villi curiali

MOLA VESCICOLARE: alterazione dei villi curiali, i quali vanno incontro a una trasformazione in vescicole (cisti), in conseguenza della quale non sono più in grado di assicurare gli scambi materno-fetali, ma conservano sia la proprietà infiltrativi nei confronti della mucosa uterina sia quella di secernere in elevata quantità un ormone, la gonadotropìna curiale.

METABOLISMO BASALE - consumo minimo di energie

METABOLISMO BASALE: rappresenta il consumo minimo di energie compatibile con la vita, cioè la quantità di calorie che l'organismo sviluppa, per sopravvivere, in condizioni di assoluto riposo fisico e psichico. Esso varia da soggetto a soggetto e si esprime di solito in calorie per metro quadrato di superficie corporea e per ora.

MELANOMA: tumore maligno, della cute

MELANOMA: tumore maligno, della cute che trae origine dai melanociti, le cellule che contengono la melanina. Il melanoma insorge spesso su una cute alterata da una dermatosi « precancerosa », chiamata così per l'alta frequenza con cui evolve verso le forme maligne; tali precancerosi sono, nel caso di melanomi, il più spesso rappresentate dai nervi giunzionali e dalla melanosi di Dubreuilh.

MEGACOLON CONGENITO: detto anche malattia di Mya-Hirschsprung

MEGACOLON CONGENITO: detto anche malattia di Mya-Hirschsprung, esso rappresenta una grave malattia del grosso intestino, che si presenta dilatato e talora molto allungato (dolico-megacolon). La patogenesi è da ricercare in un'alterazione delle cellule nervose del plesso mioentérico, costituito dai nervi e dai gangli che si trovano nella parete intestinale e che consentono l'automatismo motorio della peristalsi intestinale.

MASOCHISMO: forma di perversione

MASOCHISMO: forma di perversione, in cui il soggetto colpito cerca il dolore prima di provare piacere, come per punirsi del fatto che desidera il piacere di natura sessuale. Il masochista finisce per provare piacere per la sofferenza in quanto tale.

MARCONITERAPIA: cura di numerose malattie

MARCONITERAPIA: cura di numerose malattie, specie dell'apparato locomotore, mediante l'impiego di onde corte elettromagnetiche; queste ultime, attraversando i tessuti, producono un effetto termico, senza provocare effetti dannosi.

ISTEROSTOMATOMIA

ISTEROSTOMATOMIA: intervento che consiste nel praticare brevi incisioni radiali, in genere due, sulla bocca uterina, in caso di rigidità del collo dell'utero. Queste incisioni permettono una rapida e completa dilatazione del collo, per cui si può procedere all'estrazione del feto.

ISOCORTECCIA

ISOCORTECCIA: corteccia cerebrale costituita da sei strati di cellule; si distinguono un'isocorteccia omotipica, in cui i sei strati sono ben distinguibili, e un'isocorteccia eterotipica, in cui si verifica il prevalere di un tipo cellulare sugli altri.

Malattie oculari IRIDO-CILIATI

IRIDO-CILIATI: malattie oculari caratterizzate contemporaneamente da un processo infiammatorio a carico dell'iride e del corpo ciliare. Dati gli stretti rapporti vascolari esistenti, il più delle volte, iride e corpo ciliare reagiscono contemporaneamente a uno stimolo infiammatorio. Si distinguono irido-cicliti primitive e secondarie, secondo che siano o meno conseguenti ad altre affezioni oculari; si distinguono anche irido-cicliti esogene ed endogene, secondo che la causa scatenante la malattia provenga dall'esterno oppure sia di natura tossica o infettiva. Secondo la causa si distinguono clinicamente un'irido -cicli te tubercolare, sifilitica, reumatica, gonococcica e varie forme di irido-ciclite da processi infettivi vari (tifo, leptospiròsi, dissenteria, malattie esantematiche ecc.), da stati di autointossicazione, da disfunzione ormonale o da malattie discrasiche (diabete).

IPRONIAADE: capostipite dei farmachi psicotonici

IPRONIAADE: capostipite dei farmachi psicotonici (appartenenti alla categoria degli psicoanaléttici), che hanno la proprietà di stimolare il sistema nervoso centrale tramite un'ibizione dell'enzima monoaminossidàsi (MAO), inibizione che condizionerebbe un graduale aumento nel tessuto nervoso della concentrazione di particolari amine (5-idrossitriptamina e noradrenalina).

IPOTALAMO

IPOTALAMO: complessa zona di sostanza grigia situata in ciascun emisfero al di sotto del talamo; esso viene considerato come il centro regolatore fondamentale del bilancio idrico, della temperatura corporea, del ricambio dei grassi e degli zuccheri, della pressione sanguigna, cioè di tutte le principali funzioni vegetative. Alcuni gruppi di cellule secernono anche degli ormoni.

IPOSURRENALISMO: riduzione della funzionalità delle ghiandole surrenali

IPOSURRENALISMO: riduzione della funzionalità delle ghiandole surrenali e cioè deficit di produzione degli ormoni cortico-surrenali (aldosterone, cortisolo, ormoni sessuali, adrenalina e noradrenalina). Si distinguono un iposurrenalìsmo cronico o morbo di Addison e un iposurrenalìsmo acuto o sindrome di Waterhouse-Friderichsen.

IPOSTASI CADAVERICA

IPOSTASI CADAVERICA: comparsa di chiazze rosso-violacee sulla cute delle parti più basse del corpo, trovandosi il sangue, dopo la morte, per la cessazione dell'attività cardiaca, a defluire nei vasi quasi esclusivamente soggetto alla forza di gravità.

IPEREMIA: aumento del contenuto sanguigno

IPEREMIA: aumento del contenuto sanguigno di un organo o distretto corporeo, sia per afflusso copioso di sangue arterioso (iperemia attiva) sia per ristagno di sangue venoso (iperemia passiva); ha circa lo stesso significato di « congestione ».

IPEREMESI GRAVIDICA

IPEREMESI GRAVIDICA: gestòsi del primo trimestre di gravidanza in cui il riflesso del vomito diventa talmente frequente da scatenarsi immediatamente dopo l'ingestione di qualsiasi cibo solido o liquido, oltre che a stomaco vuoto.

IPERCINESIA UTERINA

IPERCINESIA UTERINA: condizione patologica in cui il feto viene sottoposto a una sollecitazione particolarmente intensa e il parto avviene in modo precipitoso, in quanto le contrazioni uterine si presentano più intense, più lunghe e più frequenti della norma.

INTERSESSUALITA

INTERSESSUALITA: condizione caratterizzata dalla presenza dei due sessi in uno stesso individuo. Esistono due tipi di intersessualità: l'ermafroditismo vero, molto raro, determinato dalla presenza simultanea delle ghiandole sessuali dei due sessi, ben distinte e differenziate; lo pseudoermafroditismo in cui gli organi genitali sono conformi a un determinato sesso, ma le ghiandole sessuali presentano un insieme di tessuto testicolare e ovarico.

INSUFFICIENZA MITRALICA

INSUFFICIENZA MITRALICA: vizio cardiaco acquisito in seguito a qualche malattia (solitamente reumatismo), caratterizzato da una incompleta chiusura della valvola mitrale per cui, durante la sistole ventricolare cardiaca, una parte del sangue refluisce dal ventricolo sinistro nell'atrio sinistro.

INSUFFICIENZA AORTICA: vizio cardiaco

INSUFFICIENZA AORTICA: vizio cardiaco che può essere dovuto a cause diverse, caratterizzato sostanzialmente dalla incompleta chiusura delle valvole semilunari aortiche, per cui durante la diastole cardiaca si verifica un reflusso di sangue dall'aorta al ventricolo sinistro.

INFEZIONI FOCALI

INFEZIONI FOCALI: forme morbose che originano da focolai infettivi cronici, quali possono essere rappresentati dalle tonsille o dalle adenoidi cronicamente infiammate, dai denti ecc. e che, tramite il passaggio di germi o tossine nell'intero organismo, possono provocare malattie del cuore (endocarditi), dei reni (glomerulonefrite), delle articolazioni (reumatismo articolare), dei muscoli (miositi), dei nervi (nevriti) ecc.

INDIVIDUO VAGOTONICO

INDIVIDUO VAGOTONICO: soggetto in cui si ha una prevalenza del sistema nervoso parasimpatico sul simpatico nella regolazione delle funzioni vegetative e in cui, se vengono somministrate sostanze parasimpaticomimetiche (o vagotoniche, come la pilocarpina), che stimolano cioè l'attività del parasimpatico, si verifica una reazione esagerata.

INDIVIDUO SIMPATICOTONICO

INDIVIDUO SIMPATICOTONICO: soggetto in cui si ha una prevalenza del sistema nervoso simpatico sul parasimpatico nella regolazione delle funzioni vegetative e in cui, se vengono somministrate sostanze simpaticomimetiche (come l'adrenalina), che stimolano cioè l'attività del simpatico, si verifica una reazione esagerata.

IMPRONTE DIGITALI

IMPRONTE DIGITALI: impronte lasciate dalle linee papillari esistenti nella cute dei polpastrelli delle dita, diverse tra mano destra e mano sinistra e da individuo a individuo, anche tra gemelli monovulari, e che non possono venire alterate, se noti quando viene leso il derma sottostante. Si distinguono attualmente tre tipi fondamentali di disegni delle impronte: disegni • ad arco », con linee curve che passano da un margine all'altro del polpastrello; disegni « ad ansa >, con linee che partendo dal margine arrivano al centro del polpastrello e, ripiegatesi, ritornano allo stesso margine; disegni « a verticillo », formati da un sistema di linee rinchiuse su se stesse. Le impronte digitali sono già definite al terzo-quarto mese di vita fetale.

IMPOTENZA

IMPOTENZA: incapacità più o meno persistente a compiere l'atto sessuale in modo normale c,completo; può essere totale, quando comprende i deficit dell'impùlso sessuale, dell'erezione o dell'eiaculazione con la conseguenza dell'impossibilità a compiere l'atto; parziale, quando si verifica un'erezione incompleta fin dall'inizio o che si riduce nel corso del rapporto; elettiva, quando si verifica nei contatti con una partner particolare, ed è di origine psichica.

IMPOLLINAZIONE: processo di trasporto del polline

IMPOLLINAZIONE: processo di trasporto del polline sugli stirami mediante il quale le cellule germinali maschili vengono a contatto con quelle femminili, attuandosi così la fecondazione. Tale processo può avvenire direttamente nello stesso fiore (autoimpollinazione); generalmente però il polline, affidato a mezzi vettori molto diversi, viene portato da un fiore all'altro (impollinazione incrociata). Si hanno diversi tipi di impollinazione: anemògama, se il polline è trasportato dal vento; idrògama, se è trasportato dall'acqua; entomògama, se è trasportato dagli insetti; ornitògama, se è trasportato dagli uccelli.

IMPIANTI ALLOPLASTICI DENTARI

IMPIANTI ALLOPLASTICI DENTARI: inserimento di una struttura metallica in corrispondenza della superficie mascellare o mandibolare parzialmente o totalmente priva di denti; tale struttura, posta sotto la mucosa gengivale, è munita di pilastri che, fuoruscendo dalla gengiva, permettono un ancoraggio per la protesi parziale o totale.

IMPIANTI ALLOPLASTICI DENTARI

IMPIANTI ALLOPLASTICI DENTARI: inserimento di una struttura metallica in corrispondenza della superficie mascellare o mandibolare parzialmente o totalmente priva di denti; tale struttura, posta sotto la mucosa gengivale, è munita di pilastri che, fuoruscendo dalla gengiva, permettono un ancoraggio per la protesi parziale o totale.

IDENTIFICAZIONE PERSONALE

IDENTIFICAZIONE PERSONALE: riconoscimento individuale delle persone, attualmente basato sul metodo dattiloscopico, cioè sullo studio delle impronte digitali, che sono diverse per ogni individuo e possono variare solo in seguito a lesioni del derma.

GLICOLISI: processo metabolico di degradazione del glucosio

GLICOLISI: processo metabolico di degradazione del glucosio; si distinguono una glicolisi anaerobia che si svolge in assenza di ossigeno e che porta alla formazione di acido lattico e una glicolisi aerobia che si svolge in presenza di ossigeno e porta alla formazione di anidride carbonica e acqua.

GìNGLIMO; tipo di diartrosi

GìNGLIMO; tipo di diartrosi; si distinguono un gìnglimo angolare, quando un capo articolare ha la forma di una puleggia (articolazione omero-ulnare) e un ginglimo laterale, quando un capo articolare ha forma cilindrica e ruota in un anello osteofibroso (articolazione radio-ulnare a livello del gomito).

GHIANDOLEOLOCRINE: ghiandole costituite da cellule

GHIANDOLEOLOCRINE: ghiandole costituite da cellule che si distruggono completamente per formare il secreto, in quanto le cellule per secernere dapprima accumulano i prodotti di secrezione nel loro citoplasma e quindi muoiono e si disintegrano, costituendo esse stesse la secrezione. Un esempio di tali ghiandole è rappresentato dalle ghiandole sebacee della cute.

domenica 26 aprile 2009

ANTIMITOTICI

ANTIMITOTICI: farmachi che ostacolano o impediscono la crescita dei tessuti e particolarmente, se non selettivamente, di quelli neoplastici attraverso un meccanismo o di inibizione all'ingresso in mitosi o di arresto della mitosi stessa in una delle fasi e, più frequentemente, in metafase. Tra gli antimitotici del primo gruppo vi sono i cosiddetti veleni (romosomici o veleni ad azione radiomimetica (dato l'effetto analogo a quello prodotto dalle radiazioni ionizzanti), gli antifolici, gli antipurinici, gli antipirimidinici; tra quelli appartenenti al secondo gruppo vi sono i cosiddetti veleni della mitosi propriamente detti, di cui il capostipite è rappresentato dalla colchicina, numerosi derivati della colchicina, la podofillotossina, la vincaleucoblastina ecc.

ANTIFOLICI

ANTIFOLICI: farmachi strutturalmente molto simili all'acido folico i quali, sfruttando questa loro proprietà, interferiscono con le funzioni di questo, indispensabile per la sintesi di molte sostanze fondamentali per la vita cellulare. 11 risultato finale di tale azione è che la cellula smette di dividersi e va quasi sempre incontro alla morte.

ANTIDEPRESSIVI: gruppo di farmachi cosiddetti timolettici

ANTIDEPRESSIVI: gruppo di farmachi cosiddetti timolettici, che sono stati introdotti in terapia solo recentemente e la cui caratteristica è costituita da un'azione di stimolo che si esplica soprattutto negli stati di depressione dell'umore. Il capostipite degli antidepressivi è rappresentato dall'imipramìna, che presenta un'azione farmacologica molto complessa e non ancora ben definita.

ANORESSICI

ANORESSICI: farmachi che agiscono riducendo la sensazione di fame; la loro sostanza attiva è in genere rappresentata dalle amine simpaticomimetiche o amfetamine le quali spesso, per i loro effetti collaterali (tachicardia, agitazione ecc.), creano un'intolleranza a questi farmachi.

ANORES,SiA MENTALE: malattia psichica

ANORESSiA MENTALE: malattia psichica che colpisce le adolescenti e le giovani, la cui caratteristica sintomatologica fondamentale è rappresentata dal rifiuto del cibo e la cui causa risiede in genere in situazioni conflittuali. Il rifiuto del cibo conduce a un grave dimagrimento e, negli stadi più avanzati, al perturbamento profondo di tutte le funzioni dell'organismo e perfino, in taluni casi, alla morte.

ANGIOTENSINA

ANGIOTENSINA: peptide composto da otto aminoacidi, che si forma dall'« angiotensinogeno » o « ipertensinogeno » in seguito all'azione della « renina ». L'angiotensina, una volta formatasi, provoca una vasocostrizione generalizzata aumentando così la pressione del sangue, e stimola, inoltre, il surrene a liberare aldosterone.

ANCiNA: dal latino « angor » che vuol dire costrizione

ANCiNA: dal latino « angor » che vuol dire costrizione. Questo nome viene dato a condizioni morbose che provocano nel paziente una sensazione soggettiva di « costrizione », di « restringimento » della parte malata. Se si tratta di tonsille si dice semplicemente angina, se invece di cuore angina pectoris.

ANEURìSMA: dilatazione permanente di un'arteria

ANEURìSMA: dilatazione permanente di un'arteria per il cedimento della parete del vaso. Gli aneurismi possono essere di due tipi: fusiformi e sacciformi. Negli aneurismi fusiformi è interessata tutta la circonferenza della parete arteriosa, la quale diventa dilatata in modo più o meno uniforme. Negli aneurismi sacciformi, invece, la parete dell'aorta non si dilata in tutta la sua circonferenza, ma solo in un tratto formando una sacca comunicante con il lume dell'arteria mediante un colletto più o meno stretto.

ANESTETICI: farmachi che hanno la proprietà di abolire la sensibilità dell'organismo

ANESTETICI: farmachi che hanno la proprietà di abolire la sensibilità dell'organismo. Si distinguono anestetici generali e anestetici locali, Gli anestetici generali aboliscono completamente la sensibilità, la coscienza e i riflessi e provocano un rilassamento muscolare più o meno completo; essi possono essere somministrati per vie diverse: per inalazione, per via endovenosa, per via rettale. Gli anestetici locali, invece, paralizzano le terminazioni e le fibre nervose sensitive, e, applicati direttamente su di un nervo, ne bloccano la capacità di condurre gli impulsi nervosi e quindi bloccano anche le sensazioni dolorifiche.

ANATOMIA

ANATOMIA: (dal greco anatèmnein = dividere tagliando) è la scienza che studia la forma e la struttura degli organismi. La « divisione tagliando », cioè la dissezione, non è che tino dei mezzi di studio di questa scienza, che in maniera più esatta potrebbe essere chiamata « morfologia ».
Anche l'anatomia, come ogni altra scienza, si serve di una sua terminologia tutta particolare; ne esporremo ora i criteri fondamentali, tenendo presente che è norma generale quella di considerare il corpo dell'uomo come ritto in piedi, con gli arti superiori avvicinati al tronco, pendenti, con il palmo della mano rivolto all'innanzi, e gli arti inferiori avvicinati tra loro coi (lite alluci prospicienti.
Il corpo dell'uomo è conformato secondo un « piano di simmetria bilaterale » : esso cioè è divisibile in due parti esternamente simmetriche fra di loro, destra e sinistra.
Non è così invece della conformazione interna. dove si notano asimmetrie di posizione, di numero e di forma.

ANASARCA FETO-PLACENTARE: considerevole accumulo di liquido

ANASARCA FETO-PLACENTARE: considerevole accumulo di liquido (èdema generalizzato) in tutto il corpo fetale, nel cordone ombelicale e nella placenta. La condizione morbosa, che generalmente ne è la causa, è l'incompatibilità del fattore Rh tra madre e feto nelle sue forme più gravi.

ANAMNESI

ANAMNESI: (dal greco anàmnesis = reminiscenza) è una sorta di interrogatorio a cui viene sottoposto un ammalato ricoverato in un reparto clinico, qualunque esso sia. Tale interrogatorio sostanzialmente consiste nella raccolta, dalla viva voce del paziente o eventualmente dei familiari, di tutte quelle notizie che possono aiutare il medico a fare una diagnosi esatta. Molte volte il paziente, sorpreso dall'insistenza del medico che vuole arrivare a indagare anche i recessi più intimi e i fatti più delicati della sua vita passata, si irrigidisce in un atteggiamento di evasione e, invece di riferire dati particolareggiati, si mantiene sulle generali, temendo di compromettersi.
Ora, un atteggiamento del genere è quanto mai controproducente e nocivo, non solo al medico, al quale vengono a mancare dati che potrebbero essere utilissimi ai fini della diagnosi, ma anche, e soprattutto, al malato che sconta poi personalmente le conseguenze di una diagnosi non immediata o non esatta.
Vi sono infatti alcune malattie in cui una raccolta particolareggiata e precisa di tutti i dati che il paziente riferisce può da sola bastare per formulare una diagnosi esatta; quando addirittura non è l'unico elemento sul quale il medico si può basare per avanzare una diagnosi.

Farmachi ANALGESICI

ANALGESICI: farmachi che hanno la proprietà di provocare una attenuazione delle sensazioni dolorifiche e un abbassamento della temperatura. Essi vengono suddivisi, in rapporto alla loro azione, in: analgesici-stupefacenti e analgesici-antipiretici. Agli analgesici-stupefacenti appartengono gli alcaloidi naturali dell'oppio, dei quali solo la morfina e la codeina sono dotati di proprietà alla- gesiche, e sostanze semisintetiche o sintetiche ad attività analoga: agli analgesici-antipiretici appartengono i salicilati, la fenacetìna. i derivati pirazolònici e il fenilbutazòne.

ANAFRODISìA: mancanza dell'istinto sessuale

ANAFRODISìA: mancanza dell'istinto sessuale che si manifesta con l'assenza del desiderio amoroso, pur esistendo tutte le condizioni per realizzarlo. Si tratta di una condizione verificantesi in genere in soggetti neuropatici, che va tenuta distinta dalla frigidità, per quanto intervenga spesso a complicarla.

AMFETAMINE: dette anche « amine psicotoniche » o « amine simpaticomimetiche »

AMFETAMINE: dette anche « amine psicotoniche » o « amine simpaticomimetiche »; sono prodotti sintetici che agiscono in senso stimolante sul sistema nervoso centrale, prevalentemente li te a livello della sostanza reticolare e del diencefalo.

ADDOME ACUTO: contrattura muscolare addominale

ADDOME ACUTO: contrattura muscolare addominale accompagnata da dolore intensissimo esteso a tutto l'addome; è prodotta dal risentimento peritoneale in caso di perforazione gastrica, intestinale, appendicolare, oppure in caso di rottura di un aneurisma ecc.

ACROMEGALìA: malattia endòcrina determinata da un'eccessiva secrezione di STH

ACROMEGALìA: malattia endòcrina determinata da un'eccessiva secrezione di STH (ormone somatotròpo) da parte del lobo anteriore dell'ipofisi. Essa si produce quando l'ipersecrezione dell'ormone suddetto si verifica a pubertà già terminata; in tal caso le cartilagini di coniugazione sono già scomparse e le ossa, non potendo più accrescersi in lunghezza, aumentano in larghezza, inspessendosi notevolmente; tutti gli organi inoltre aumentano sensibilmente di volume. Il termine, di derivazione greca, significa propriamente - ingrossamento delle estremità », in quanto l'inspessimento osseo si verifica soprattutto a carico delle ossa della faccia, delle mani e dei piedi.

ACRODIMA: letteralmente dal greco « dolore alle estremità »

ACRODIMA: letteralmente dal greco « dolore alle estremità »; si tratta di una malattia caratteristica dell'età infantile, il cui quadro clinico, tanto tipico da renderla inconfondibile, si impernia su tre gruppi di sintomi fondamentali: disturbi psichici, alterazioni cutanee a carico delle estremità e disturbi cardiovascolari.

ACONDROPLASIA: disturbo congenito dell'ossificazione

ACONDROPLASIA: disturbo congenito dell'ossificazione, probabilmente sii base ereditaria, consistente in una mancanza quasi completa della cartilagine di accrescimento delle ossa lunghe, per cui queste ultime non possono accrescersi in lunghezza. Gli individui che ne sono affetti si sviluppano e crescono normalmente in tutto il corpo, fuorché nelle gambe e nelle braccia, che restano molto corte.

ACIDI NUCLEICI

ACIDI NUCLEICI: composti presenti nel citoplasma e nel nucleo delle cellule degli organismi viventi; essi sono costituiti da diverse unità, ciascuna delle quali contiene quattro molecole di acido fosforico combinate con quattro molecole di uno zucchero a cinque atomi di carbonio (pensoso) e con quattro molecole delle seguenti basi: adenina, guanina, citosina e uracile oppure timina. Si distinguono l'acido ribonucleico (ARN), presente nel citoplasma e nel nucleolo delle cellule, che oltre alle prime tre basi comuni a entrambi gli acidi contiene Turatile; e l'acido desossiribonucleico o timonucleico (ADN), presente nel nucleo delle cellule e contenente, oltre alle tre basi comuni, la timina, da cui deriva il secondo nome che è dovuto alla particolare sua abbondanza nelle cellule del timo.

ABORTO: interruzione della gravidanza prima della fine del sesto mes

ABORTO: interruzione della gravidanza prima della fine del sesto mese, calcolato a partire dal primo giorno dell'ultima mestruazione. Tale definizione non implica necessariamente che l'interruzione della gravidanza sia seguita anche dall'espulsione del feto e dei suoi annessi: si parla infatti di aborto completo, quando l'intero prodotto del concepimento viene espulso; di aborto incompleto, quando una parte di esso (generalmente il feto) viene espulsa, mentre una parte viene trattenuta all'interno dell'utero; di aborto ritenuto o interno, quando avviene la morte del prodotto del concepimento, senza che esso venga espulso.

sabato 25 aprile 2009

ZOPPIA

ZOPPIA, è la claudicazione permanente; il sintomo va distinto dalla claudicatio intermittens. Si determina zoppia per lesioni congenite (lussazione dell'anca), per artropatie degenerative e infettive, distrofia delle ossa degli arti inferiori, traumatismi, artriti, igroma della borsa del tendine di Achille, presenza di difetti ossei, malattie del sistema nervoso (tra cui primeggia la sciatica), paralisi infantili. Nell'emiplegia la gamba rigida disegna un arco di cerchio a ogni passo.

Talvolta risulta difficile stabilire perché un bambino zoppichi; può trattarsi di scarpe inadatte o di piccole lesioni organiche difficili da localizzare per scarsa collaborazione del piccolo paziente. In mancanza di circostanze che possano indurre a una diagnosi, si conclude che si tratta di zoppia psicogena, ossia di un disturbo di origine nervosa, mentale.

ZOOPATIA

ZOOPATIA, alcuni individui affetti da malattie mentali hanno l'impressione deprimente di sentire animali che si agitano nell'interno del loro corpo (zoopatia interna) o che brulicano sulla superficie cutanea (zoopatia esterna). Si verificano situazioni deliranti in cui il malato descrive con dovizia di particolari la maniera in cui l'animale, attraverso gli orifizi del corpo, si è introdotto negli organi interni e reclama dal medico, dalla fattucchiera o dallo stregone, un mezzo per liberarsene. I maniaci ingoiano vermifughi a ripetizione per sbarazzarsi di inesistenti vermi, o si grattano con sicura determinazione per rimuovere inesistenti pidocchi, pulci, zecche.

MALATTIA DI ZOON, balanopostite cronica plasmacellulare

MALATTIA DI ZOON, balanopostite cronica plasmacellulare, forma infiammatoria della mucosa del glande caratterizzata dalla presenza nei tessuti di cellule particolari dette appunto plasmacellule. La malattia, di origine ignota, non contagiosa, col- pisce l'età adulta e avanzata; si manifesta con chiazze pianeggianti di colore rosso o rosso-bruno (per deposito di sangue),a superficie umida, lucente, le quali, dopo un inizio estensivo, si fermano e restano immodificate per lunghissimo tempo. Le linfoghiandole vicine alle lesioni non si ammalano.

ZOOERASTIA

ZOOERASTIA, perversione che consiste nel trarre godimento dalla pratica sessuale con animali. È sinonimo di bestialità (secondo la definizione di Littre: «commercio contro natura con una bestia). Secondo la classificazione di Krafft-Ebing si distinguono tre tipi di unione sessuale tra uomini e bestie: la bestialità, la zooerastia e la zoofilia erotica; la bestialità è l'atto compiuto sull'uomo dall'animale; la zooerastia comprende tutte le forme di bestialità di origine patologica (tare ereditarie, nevrosi, impotenza nel coito con la donna, impulsività nell'esecuzione dell'atto contro natura); la zoofilia erotica configura i casi in cui gli animali esercitano sugli uomini un'azione afrodisiaca.

SINDROME DI ZONDEK - BROMBERG - ROZIN

SINDROME DI ZONDEK - BROMBERG - ROZIN, condizione caratterizata da una serie di alterazioni associate: galattorrea, menometrorragia (aumento della quantità e della durata del flusso mestruale, emorragie fuori del ciclo mestruale), presenza di utero grosso e soffice, ipertiroidismo e ipoglicemia (basso tasso di zucchero nel sangue). La sindrome è legata a un eccesso di gonadostimoline ipofisarie, con conseguente aumento di produzione di estrogeni e stimolazione a ciclo vizioso dell'ipofisi con produzione di prolattina e di ormone tireotropo; generalmente non sono documentabili lesioni diencefalo-ipofisarie.

ZONA, SINTOMATICO, manifestazioni erpetiche

ZONA, SINTOMATICO, si tratta di manifestazioni erpetiche che si possono rilevare in varie malattie, come sifilide cerebrospinale, lebbra, tubercolosi, malaria, tumori midollari, osteite vertebrale, reumatismo cronico vertebrale, leucemia e linfogranuloma. Zona di tipo traumatico può manifestarsi in seguito a traumi o anche in seguito a interventi operatori minimi.

ZONA FARINGEA, manifestazione erpetica a sede faringea

ZONA FARINGEA, manifestazione erpetica a sede faringea, a patogenesi infettiva o trofoneurotica, localizzata alla regione innervata dal nervo mascellare superiore e particolarmente dai suoi rami palatini; la sintomatologia è caratterizzata dalla disfagia, più o meno intensa, accompagnata da dolore che diminuisce al momento della comparsa delle vescicole tipiche delle manifestazioni erpetiche. Le vescicole hanno sede in corrispondenza del velo palatino, del terzo superiore dei pilastri e sulla volta del palato; la manifestazione è quasi sempre rigorosamente unilaterale.

ZONA AURICOLARE, o herpes zoster oticus, o sindrome di Ramsay Hunt

ZONA AURICOLARE, o herpes zoster oticus, o sindrome di Ramsay Hunt, affezione di natura virale localizzata ai gangli, ai tronchi nervosi e ai nuclei bulbari del settimo e ottavo paio dei nervi cranici. Tre sintomi caratterizzano la malattia: l'otalgia, l'eruzione cutanea e la paralisi del facciale. La otalgia è violenta ed accompagnata da febbre elevata, nausea ed astenia; l'eruzione cutanea è contraddistinta dalla comparsa di vescicole (sul padiglione auricolare e nel condotto uditivo esterno) che tendono a confluire e danno luogo rompendosi alla fuoriuscita di un liquido, dapprima citrino e poi brunastro, che si rapprende in croste; la paralisi del facciale, più o meno completa, si accompagna talora a parestesie e a modificazioni della sensibilità gustativa nei due terzi anteriori della corrispondente metà della lingua.

SINDROME DI ZOLLINGER - ELLISON, o adenomatosi multipla

SINDROME DI ZOLLINGER - ELLISON, o adenomatosi multipla, condizione morbosa caratterizzata da tumore pancreatico e da ulcere fulminanti dello stomaco. Le ulcerazioni gastriche sono conseguenti a un eccesso di gastrina (ormone gastrico che stimola le secrezioni acide, la motilità gastrica, la secrezione pancreatica di enzimi e la secrezione biliare) o alla presenza di una sostanza gastrinosimile prodotta dal tumore pancreatico (in genere un adenoma); la sindrome è accompagnata quasi sempre da diarrea; la terapia farmacologica non è efficace sulle ulcere gastriche e l'asportazione chirurgica del tumore è pertanto l'unico trattamento risolutivo.

Intossicazione da zolfo

INTOSSICAZIONE PROFESSIONALE DA ZOLFO, avvelenamento provocato da zolfo (o solfo) e soprattutto da taluni suoi componenti, fra i quali l'idrogeno solforato (o acido solfidrico), l'acido solforico, l'anidride solforosa, i solfuri (tra cui quello di carbonio).

Tali sostanze possono essere causa di gravi intossicazioni professionali dalla polimorfa sintomatologia; a queste sono esposti i lavoratori addetti alla produzione nonché all'impiego delle sostanze nello sbiancamento della carta e delle fibre tessili, alla purificazione di grassi ed oli, al decapaggio di metalli, alla vulcanizzazione della gomma, alla fabbricazione dei fiammiferi, alla solforazione della frutta e di altre sostanze alimentari, alla derattizzazione e disinfezione con prodotti e antipesticidi a base di zolfo.

L'intossicazione da zolfo può dare, come si è detto, differente sintomatologia a seconda dei composti che ne sono causa.

SINDROME DI ZINSSER - COLE - ENGMAN

SINDROME DI ZINSSER - COLE - ENGMAN, colpisce i neonati e si presenta con una iperpigmentazione della cute appena rimarcabile. In seguito, nel periodo dell'infanzia, si manifestano anomalie dermatologiche diverse come ipercheratosi palmo-plantare, eritemi con dilatazioni vasali, distrofie ungueali. I capelli sono molto fini e rari. E associata una pancitopenia, ossia una dimunizione del numero di tutti gli elementi figurati del sangue (emazie, leucociti, piastrine).

INTOSSICAZIONE PROFESSIONALE DA ZINCO, avvelenamento provocato dallo zinco

INTOSSICAZIONE PROFESSIONALE DA ZINCO, avvelenamento provocato dallo zinco, metallo dalle molteplici applicazioni industriali (preparazione di leghe, fra cui l'ottone, produzione di coloranti, zincotipia, ecc), dotato di una modesta tossicità, che può provocare nei lavoratori a lungo esposti a tale sostanza, lesioni neurologiche e anemia ipocromica. Più marcata è la nocività dei fumi di ossido di zinco, la cui inalazione può essere causa di stato di malessere generale (con cefalea, nausea, dolori muscolari ed articolari, brividi, fenomeni irritativi delle prime vie aree), accompagnato da febbre e a volte da iperglicemia e turbe della funzionalità epatica. Al rischio di tale intossicazione sono esposti particolarmente i fonditori di metalli, per cui la sindrome è chiamata appunto febbre dei fonditori, o febbre da metalli.

AVVELENAMENTO DA ZIGADENINA

AVVELENAMENTO DA ZIGADENINA, è attribuito allo Zigadenus venenosus una pianta da pascolo della California e dell'America nord occidentale; essa contiene la zigamina, alcaloide molto tossico, che produce un avvelenamento simile a quello della veratrina. L'ingestione in piccole quantità determina vomito, salivazione, cefalea, bradicardia, midriasi, tremori muscolari, collasso cardiocircolatorio. La prognosi è riservata.

SINDROME DI ZIEVE

SINDROME DI ZIEVE, sindrome a inizio poco indicativo, che si manifesta con perdita dell'appeti- to, dimagramento spiccato (fino a sei o sette chilogrammi nell'arco di poche settimane), malessere generale e dolori crampiformi addominali. Successivamente compaiono ingrossamento del fegato e itterizia con tosse, vomito, nausea. L'esame del sangue documenta anemia, emolisi, aumento della fosfatasi alcalina, del colesterolo e della lipemia. La biopsia epatica mette in evidenza cirrosi e degenerazione grassa del fegato; le feci mettono in evidenza le stesse modificazioni che si hanno nelle pancreatici acute.

MALATTIE DA ZECCHE, malattie provocate da parassiti (zecche)

MALATTIE DA ZECCHE, malattie provocate da parassiti (zecche) dotati di un rostro molto sviluppato, che permette loro di fissarsi alla pelle del cane per succhiarne il sangue; a digiuno le zecche non raggiungono la lunghezza di tre millimetri: dopo essersi nutrite assumono le dimensioni di una ciliegia. Sono incriminate le femmine, poiché i maschi prediligono alimenti differenti dal sangue.

Le zecche possono parassitare anche l'uomo: una goccia di benzina o di petrolio, oppure il tocco di una sigaretta accesa, valgono a staccare dalla ferita l'insetto, il cui rostro, qualora resti fissato al corpo, provoca suppurazioni.

Le zecche del cane producono con il morso piccole ulcerazioni che diventano subito escare. In Tunisia e nel bacino mediterraneo, le punture dellezecche inoculano una malattia simile al tifo (vedi Carducci, malattia di).

INTOSSICAZIONE DA ZAFFERANO, dipendente dallo zafferano

INTOSSICAZIONE DA ZAFFERANO, dipendente dallo zafferano, sostanza innocua se usata in piccole dosi come colorante e come aromatizzante, che si ritrova in una certa concentrazione anche nel tè e può determinare intossicazione se è presente in quantità o se viene manipolata in decotto allo scopo di provocare l'aborto. Quando tè e sostanze abortive vengono assunte in dosi elevate, si determinano vomito, tachicardia, ematuria ed enterorragia fino alle convulsioni e al coma.

SINDROME DI YOUNG

SINDROME DI YOUNG, raramente riscontrabile con tutti i più tipici sintomi, è caratterizzata dall'apparizione nella donna di obesità progressiva in rapporto a ripetute gravidanze. Di conseguenza vengono messi al mondo bambini nati morti o affetti da malattie ematiche, cardiache e da epatosplenomegalia. I bambini nati presentano un peso esagerato (bambini dalle caviglie di creta) e sono ipoglicemici per cui vanno incontro a collassi, che si curano con lo zucchero.

YOHIMBINA, alcaloide derivato dalla corteccia di Yohimbe

YOHIMBINA, alcaloide derivato dalla corteccia di Yohimbe che viene impiegato come afrodisiaco ed è controindicato nelle malattie dell'apparato urogenitale. Dosi terapeutiche, ritenute inoffensive, possono generare vertigini, arrossamenti del viso, ambascia, palpitazioni cardiache, eccitazione nervosa. Sono necessarie l'immediata soppressione del farmaco e la somministrazione di sedativi.

YERSINIOSI

YERSINIOSI, si tratta di un gruppo di malattie dovute ad un germe del genere Pasteurella o Yersinia (caratteri tíntoríali simili al bacillo di Yersin, agente della peste). I germi sono responsabili di epizoozie nei roditori e provocano nell'uomo setticemie spesso mortali, adeniti mesenteriche, gastroenteriti acutissime, estremamente gravi, complicazioni broncopolmonari.

XIFOIDODINIA, o xifoidalgia

XIFOIDODINIA, o xifoidalgia, dolore localizzato nella regione dell'appendice xifoide; può essere dovuta ad un traumatismo, a cellulite, a reumatalgia o a un riflesso proveniente da un organo vicino (cuore, stomaco, vescichetta biliare, ecc).

XEROSTOMIA, stato di secchezza della bocca

XEROSTOMIA, stato di secchezza della bocca con impaccio ai movimenti della lingua, la quale ha un aspetto screpolato, asciutto, di colore rosso vivo. La causa è la carenza di vitamina A, presente negli alimenti di origine animale, particolarmente nel fegato dei pesci e del vitello, nelle uova, nel latte, nel burro e inoltre in molti vegetali, specialmente nelle carote, allo stato di provitamina che si trasforma in vitamina A nell'intestino.

XEROSI, degenerazione dell'occhio

XEROSI, degenerazione dell'occhio caratterizzata dalla trasformazione della congiuntiva e della cornea, che assumono un aspetto simile a quello dell'epidermide, ben diverso da quello normale. Svariate possono essere le cause dell'alterazione: scarsità di secrezione lacrimale (in menopausa) o totale abolizione della stessa per estirpazione della ghiandola lacrimale, resasi necessaria per altre cause, esito di una congiuntivite cronica, avitaminosi A (malassorbimento), esito di tracoma, pemfigo oculare, ustioni chimiche e fisiche estese, radioterapia praticata per neoplasie.

La xerosi inizia con la formazione di macchie isolate e opache (macchie di Bitot), sulla congiuntiva, la quale appare coperta da una secrezione biancastra, saponosa. Gli isolotti di xerosi possono successivamente estendersi su tutta la superficie della congiuntiva e della cornea, dando luogo infine alla xerosi totale (xeroftalmo): l'occhio è in questo caso ricoperto da una sottile pellicola traslucida sotto cui si intravede a stento la cornea.

martedì 21 aprile 2009

TURBE PEDOPSICHIATRICHE

TURBE PEDOPSICHIATRICHE, alterazioni che riguardano l'acquisizione di funzioni intellettuali, gli stati emozionali, il comportamento, il rendimento scolastico dell'individuo in età evolutiva. Costituiscono problemi di piccola psichiatria, frequenti nell'arco dell'evoluzione organica, per cui è necessario valutare e stabilire cause e primi provvedimenti. Spesso i genitori definiscono questi bambini come nervosi, ladri, ritardati, mentre risulta necessario un esame più approfondito: un comportamento infantile fisiologico viene infatti spesso interpretato dai genitori come un'anomalia. Prima di un anno un bambino vocalizza dei suoni indeterminati, cioè gorgheggia. A dodici, tredici mesi pronuncia la prima parola; a quindici mesi qualche parola; a diciotto mesi dieci parole; a due anni è in grado di associare due parole; verso i tre anni dispone di un vocabolario discretamente ricco e costruisce frasi grammaticamente corrette.

TUMORI DEL CUORE, neoformazioni primitive o secondarie

TUMORI DEL CUORE, neoformazioni primitive o secondarie (cioè espressioni di lontani tumori, sotto forma di metastasi), localizzate in vari distretti del cuore, e cioè al pericardio, al miocardio, all'endocardio. I tumori possono essere di tipo benigno o maligno. Tra quelli benigni sono da ricordare: il mixoma, il rabdomioma, il fibroma, i lipomi. Tra quelli maligni sono da annoverare: il sarcoma, il rabdosarcoma e altri. 11 tumore più frequente è indubbiamente il mixoma, che sceglie per ubicarsi e strutturarsi le cavità atriali, prevalentemente quella destra.

TUMORE, proliferazione eccessiva e senza scopo di cellule

TUMORE, proliferazione eccessiva e senza scopo di cellule che porta alla formazione di una massa più o meno voluminosa, ben delimitata rispetto ai tessuti vicini o infiltrante nei loro confronti, con crescita limitata o illimitata nel tempo. Sono ritenuti tumori benigni quelli che hanno limiti netti e non infiltrano, che a un certo momento si arrestano nel loro sviluppo, e che sono formati da cellule del tutto eguali a quelle del tessuto di origine; sono invece tumori maligni quelli che continuano a crescere indefinitamente, che infiltrano e distruggono i tessuti vicini, che sono formati da cellule anormali le quali assomigliano poco al tessuto di origine e sono in grado di inviare a distanza, attraverso i vasi sanguigni e linfatici, cellule capaci di ricreare tessuto tumorale in altre parti del corpo (metastasi).

TUMOLET, termine inglese che significa piccolo tumore

TUMOLET, termine inglese che significa piccolo tumore. Designa alcune neoformazioni di piccolo volume che si ooservano sulle pareti dei bronchi e che rappresentano un prestadio di tumore maligno, una lesione che è cioè ai limiti della malignità. Pare che di questi tumoretti nei bronchi, possano esservene parecchi, specialmente nei forti fumatori, e che essi non debbano necessariamente evolvere in cancro.