giovedì 27 novembre 2008

Ronzii nelle orecchie: Sentire dei ronzii nelle orecchie

Ronzii nelle orecchie: Sentire dei ronzii nelle orecchie è espressione di turbe vascolari legate molto spesso a un'elevata pressione arteriosa; spesso i ronzii si associano alla presenza di puntini neri di fronte agli occhi. è necessario recarsi dal medico per accertare se questi ronzii sono legati solo ad una patologia distrettuale otovestibolare e cioè degli organi collegati con l'orecchio, o a una situazione generale riferibile all'ipertensione arteriosa. In questo caso i ronzii sono causati sia dalla distensione dei grossi vasi endocranici sia da un aumentato tono delle piccole arterie, con momentanea riduzione del flusso sanguigno a livello dei vasi che irrorano gli organi dell'orecchio.

L'iperteso può sentirsi molto stanco senza una causa apparente, anche senza aver fatto sforzi fisici rilevanti? Se, questa sensazione di stanchezza può essere presente sia nei soggetti costantemente ipertesi sia in soggetti che hanno bruschi rialzi di pressione. La sintomatologia è ancora più accentuata se l'ipertensione arteriosa, causando un sovraccarico del lavoro del cuore, si associa a scompenso cardiocircolatorio. In tal caso qualsiasi piccolo sforzo sarà accompagnato da difficoltà respiratorie, oltre che da un senso di spossatezza. Si può avvertire un indebolimento particolare di alcune parti del corpo, per esempio delle braccia, delle gambe? Se, in corso di puntate pressorie molto elevate, cioè di crisi ipertensive, possono comparire disturbi della sensibilità alle estremità con una sintomatologia caratterizzata da torpore, formicolii, sensi di caldo e di freddo alle mani e ai piedi, dovuti alla momentanea ridotta irrorazione sanguigna in queste parti del corpo.

Naturalmente bisogna tenere presente i casi in cui questi fenomeni di spossatezza di singoli parti del corpo, e talora addirittura impossibilità ai movimenti, siano dovuti a gravi complicanze cerebrali dell'ipertensione, come emorragie cerebrali o occlusioni di rami arteriosi, con quadro clinico di paresi, di paralisi parziale (emiplegia) o totale (paraplegia).

Femore Osso scheletro della coscia

Femore - Osso lungo che costituisce lo scheletro della coscia. Nella parte superiore si distinguono: una testa che si articola con l'osso iliaco, un collo che unisce la testa con il corpo del femore formando un angolo di circa 130 gradi, e il piccolo e il grande trocantere, dove si inseriscono robusti muscoli. Nella parte inferiore si distinguono due tuberosità laterali (condili), ed una incisione mediana a forma di puleggia che fa parte dell'articolazione del ginocchio.

Polluzione - Emissione involontaria di sperma

Polluzione: - Emissione involontaria di sperma, che avviene durante il sonno, preceduta da erezione del pene e da orgasmo venereo (ed in più si distingue dalla spermatorrea), per lo più in concomitanza di sogni erotici. Può essere causata dalla presenza di una quantità eccessiva di sperma nelle vescichette seminali (polluzione fisiologica), oppure da una sovreccitazione nervosa, alimentazione a base di droghe o abuso di alcolici.

Occhio: (o globo o bulbo oculare)

Occhio: (o globo o bulbo oculare). - In anatomia umana, l'organo di senso che permette la ricezione degli stimoli luminosi, organo essenziale della vista; è situato nella cavità orbitale, ed ha forma sferica brevemente appiattita in senso antero-posteriore. E’ costituito da tre membrane o tuniche sovrapposte l'una all'altra, che ne formano le pareti. Dall'esterno verso l'interno, si distinguono: una tunica esterna fibrosa, che ha soprattutto funzioni protettive, costituita da una parte posteriore più estesa, corrispondente al cosiddetto « bianco dell'occhio» (sclerotica) e da una parte anteriore di minori dimensioni, trasparente e sottilissima (cornea); una tunica media a struttura vascolare, o uvea, molto ricca in pigmento, formata dalla coroide all'indietro, dal corpo ciliare e dall'iride in avanti; una tunica interna, nervosa, costituita dalla retina, la quale posteriormente si continua col nervo ottico. Il punto di massima sensibilità visiva della retina corrisponde a una depressione (fovea) che si trova al centro di una zona giallastra (macula lutea); il punto cieco della retina è invece rappresentato dalla papilla ottica, una zona di colore biancastro in cui il nervo ottico si continua con la retina. I mezzi trasparenti e rifrangenti dell'occhio sono rappresentati, oltre che dalla cornea, dall'umor acqueo, contenuto nelle cosiddette camere dell'occhio, dal cristallino (che ha funzioni di lente biconvessa, ed è situato subito dietro la pupilla) e dal corpo vitreo, che riempie tutta la cavità retrostante. Gli annessi oculari comprendono i muscoli, la congiuntiva, l'apparato lacrimale, le palpebre e le sopracciglia. La funzione dell'occhio è analoga a quella di una macchina fotografica: la messa a fuoco è consentita da delicati meccanismi muscolari che agiscono sul cristallino variandone lo spessore e la curvatura. Nei centri nervosi avviene poi la fusione delle due immagini formatesi sulla retina dei due occhi, per cui viene percepita una immagine unica.

Occhio:
1) cornea;
2) camera anteriore;
3) contorno del foro pupillare;
4) iride;
5) cristallino;
6) zona ciliare;
7) muscolo ciliare;
8) sclerotica;
9) coroide;
10) corpo vitreo;
11) retina;
12) macula lutea;
13) papilla ottica;
14) nervo ottico e vasi.

Orticaria: (o urticaria) - Eruzione cutanea

Orticaria: (o urticaria) - Eruzione cutanea, a rapida insorgenza, di pomfi rosei di varie dimensioni, con prurito, e talora malessere e febbre. Si tratta di una reazione cutanea di natura allergica a fattori esogeni (fisici, chimici, medicamentosi, ecc.) o endogeni (alimentari, metabolici, neurovegetativi, ecc.). Dura pochi giorni, ma presenta facili recidive. Terapia: dieta latteo-vegetariana con esclusione dei cibi eventualmente incriminati; desensibilizzazione specifica o a specifica, proteinoterapia, auteemo o autosieroterapia, peptone, calcio gluconato, iposolfiti, antistaminici, antisettici intestinali, colagoghi e epa-toprotettivi, vitamine del gruppo B e C, preparati epatici, crenoterapia, polveri aspersori e con aggiunta o meno di anestetici, spugnature con alcool mentovato o con soluzione fenica. Esistono forme cliniche speciali come la orticaria factitia di origine traumatica, la orticaria dermografica, la orticaria gigante o edema di Quincke.

Cortisone - poltiglia di corteccia surrenale

Cortisone: Sostanza estratta da poltiglia di corteccia surrenale, di formula chimica simile al colesterolo; detto anche composto E di Kendall. Viene considerato un ormone della corteccia surrenale. Non è ancora noto l'intimo meccanismo di azione del cortisone. Sono state ampiamente studiate le sue azioni sul metabolismo, sugli enzimi, sull'apparato digerente, sul sistema nervoso e sul sistema vascolare; possiede spiccata proprietà antinfiammatoria e antiallergica. Si prepara per sintesi ed è prescritto sopratutto in reumatologia, nella gotta, nelle malattie allergiche, nelle malattie dell'apparato digerente, nelle malattie infettive, in pediatria, in alcune intossicazioni e per uso locale. La cura va condotta sotto controllo medico. Si tende sempre più ad adoperare i suoi derivati sintetici, privi di effetti collaterali spesso nocivi.