sabato 29 novembre 2008

Cisternografia indagine neurologica

Cisternografia, indagine neurologica che mira a visualizzare radiologicamente gli spazi (occupati dal liquido cefalo-rachidiano) compresi tra la massa del cervello e la scatola cranica. Il cervello è rivestito da una sottile meninge (detta pia madre); la scatola cranica dal suo lato osseo è, invece, rivestita da una membrana fibrosa (detta dura madre). Tra le due vi è uno spazio discreto, nel quale passano le arterie cerebrali.

Si tratta di uno spazio nel quale è presente anche un'esile trama spugnosa, costituita dalle ramificazioni della pia madre che, staccandosi dalla superficie del cervello, va ad unirsi alla dura madre. Lo spazio è riempito da un liquido, simile al siero, che ammortizza gli spostamenti della massa cerebrale all'interno della scatola cranica e che attenua le pulsazioni delle arterie cerebrali, distribuendo le oscillazioni della loro pressione in modo omogeneo. Con la cisternografia si cerca di rendere visibili questi spazi. Per fare ciò occorre sottrarre una piccola parte del liquido cefalo-rachidiano e sostituirla con aria, facendo in modo (con idonee posizioni del capo) che essa raggiunga le zone da esplorare.

Cirrosi Epatica affezione cronica del fegato

Cirrosi Epatica, la più comune affezione cronica del fegato. Sono stati individuati più fattori causali, ma non di rado l'origine di questa epatopatia rimane oscura. Tra i fattori conosciuti più comuni ricordiamo l'etilismo, la malnutrizione, specie in riferimento ad uno scarso apporto di proteine alimentari e di vitamine del gruppo B, l'esposizione protratta e ripetuta a tossici che si concentrano nel fegato, la sifilide congenita, le progresso epatiti (processi infiammatori del fegato e, in primo luogo, l'epatite virale), le infestazioni (schistosomiasi, malaria, vedi).

La cirrosi epatica altera profondamente, sconvolgendola, la struttura dell'organo, compromettendo via via la sua funzionalità. Fondamentalmente le cellule del fegato subiscono lesioni degenerative fino alla loro distruzione: altre cellule rigenerano in modo disordinato formando dei noduli più o meno piccoli che rendono irregolare la superficie dell'organo che, in condizioni normali, si presenta perfettamente liscia.

Un elemento caratteristico è che il fegato cirrotico, via via che la malattia progredisce, diventa estremamente duro e ciò è dovuto alla sclerosi, ovverossia alla proliferazione di lamine di fibre connettivali cicatriziali che si insinuano tra le cellule, circoscrivendole in gruppi o isolotti di diametro diverso. L'insorgenza della cirrosi è quanto mai insidiosa ed i primi disturbi che essa determina sono aspecifici, quali la riduzione dell'appetito, la debolezza e la facile stancabilità.

Cilindroma tumore a ridotta malignità

Cilindroma, tumore a ridotta malignità, costituito da strutture microscopiche a forma di cilindri composti da cellule, insorgente elettivamente nelle ghiandole salivari ma reperibile anche in altri organi quali le ghiandole lacrimali, la pelle, i bronchi e le mammelle; al termine di cilindroma, che scientificamente è da considerarsi superato ma che è tuttora molto usato in pratica, converrebbe sostituire il nome, molto più appropriato, di carcinoma adenoideo cistico.

Si tratta di un tumore a lenta crescita, che si manifesta con ingrossamento della parte (ad esempio, come un nodulo all'angolo della mandibola se insorge, come è il caso più frequente, nelle due maggiori ghiandole salivari, la parotide o la sottomascellare) e che talvolta recidiva due o tre volte prima di manifestare la sua vera natura maligna, che si evidenzia quando compaiono, magari dopo anni, le prime ripetizioni metastatiche a distanza, ad esempio nelle ghiandole linfatiche o nei polmoni.

Il cilindroma, essendo dotato di carattere maligno seppure in grado ridotto, va curato sin dalla sua prima comparsa con asportazione generosa sia del tumore che dell'organo in cui è comparso, altrimenti esso inevitabilmente recidiverebbe e un successivo intervento risulterebbe più difficile; del resto il cilindroma è anche assai poco sensibile sia ai raggi che alla chemioterapia, che comunque va riservata ai casi avanzati e diffusi, essendo un errore applicare subito un trattamento così eroico ad un tumore che essendo poco maligno dà buone probabilità di guarigione se asportato radicalmente dal chirurgo alla sua prima manifestazione.

Cifosi incurvamento colonna vertebrale

Cifosi, incurvamento in avanti della colonna vertebrale a convessità posteriore. Può essere congenita o acquisita. Quella congenita dipende da fatti malformativi di una o più vertebre che, presentandosi appiattite o a cuneo verso l'avanti, sbilanciano tutto l'asse della colonna determinando così l'incurvamento. La forma acquisita è legata molto frequentemente a turbe di accrescimento o a processi di varia natura ( traumatici, tubercolari) che agendo sulla morfologia della vertebra la deformano.

I tipi di cifosi più frequenti sono quattro: dorsale infantile, compare dai 5 ai 10 anni ed è causata dall'appiattimento di una delle ultime vertebre dorsali, dovuto a fatti di necrosi asettica; rachitica, dovuta a deficienza della vitamina C, che determina una decalcificazione diffusa con riduzione di altezza dei corpi vertebrali; dorsale giovanile, o morbo di Scheuermann; senile, che compare oltre i 60 anni, causata da osteoporosi. Per quanto riguarda la terapia della cifosi si rimanda alle singole cause. Per quanto riguarda la terapia locale, essa è di tipo ortopedico e consiste nella ginnastica correttiva su lettini di reclinazione e nell'adozione di corsetti debitamente studiati.

Ciclonopatia detta anche metereopatia

CICLONOPATIA, spiacevole sensazione che si ha in particolari condizioni climatiche, detta anche metereopatia. Il disturbo compare quando si hanno rapide variazioni di pressione, di temperatura e di umidità dell'aria
• in occasione di venti caldi e umidi (scirocco),
• ancora durante i temporali, quando il potenziale elettrico dell'atmosfera è molto alto ( forse per eccesso di ioni positivi). I turbamenti cenestesici dovuti alla ciclonopatia possono comparire anche molte ore prima che gli strumenti di accertamento meteorologico segnalino il fenomeno. Il malessere generale dà luogo a malumore, talora ansia e cefalea, scarsa resistenza al lavoro e svogliatezza. Sembra che sia questa una delle cause più probabili degli infortuni e degli incidenti stradali. Il disturbo colpisce preferibilmente quei soggetti che hanno un sistema nervoso vegetativo caratterizzato da un equilibrio instabile con prevalenza del tono vagale.

Cicloforia

Cicloforia, tendenza che mostra uno dei due occhi ad eseguire un movimento di rotazione attorno all'asse sagittale, in modo che il meridiano verticale non è più parallelo al piano mediano della testa. Può soprattutto essere in relazione con un astigmatismo ad asse obliquo non corretto. Spesso è asintomatica, meno frequentemente si accompagna a fotofobia e a fatica alla lettura. Sovente si instaura una inclinazione compensatrice della testa ( collo torto oculare). Il trattamento consiste soprattutto nella correzione ottica, nell'uso di prismi
e negli esercizi ortottica stabiliti caso per caso dall'ortottista.