lunedì 6 aprile 2009

SINOSTOSI, malformazione congenita

SINOSTOSI, malformazione congenita per cui una o più ossa si presentano unite. Sinostosi si ritrovano più frequentemente a carico delle coste, delle vertebre, delle ossa del polso. Di particolare importanza sono le sinostosi vertebrali, per le loro ripercussioni su tutta la statica e sull'innervazione della colonna. Le sinostosi sono spesso causa di dolore e di limitazioni funzionali. La terapia è ortopedica e antalgica, in qualche caso abbastanza raro anche chirurgica.

SINGHIOZZO EPIDEMICO

SINGHIOZZO EPIDEMICO, è un particolare tipo di singhiozzo che può essere dovuto a una forma di encefalite letargica. Si determina una vera mioclonia diaframmatica (contrazioni muscolari brusche come da scosse elettriche; esse sono involontarie e si ripetono a intervalli variabili). Il singhiozzo epidemico può essere scambiato per nevrosi, ma la diagnosi può risultare facile quando è in corso un'epidemia o quando coesistono altri sintomi come paralisi oculare, paresi laringea e segni di interessamento encefalico. La malattia può avviarsi a guarigione nel termine di una settimana; ma vi sono casi (rari) in cui il sintomo non si arresta fino all'esito più infausto. Singhiozzo epidemico talvolta è espressione di contagi squisitamente isterici, come si è verificato in alcuni collegi.

SINGHIOZZO DEL CARDIACO

SINGHIOZZO DEL CARDIACO, sintomo che, comune a molte malattie (digestive, traumatiche, peritonite, ecc), compare anche in certe cardiopatie, soprattutto nella pericardite. Il disturbo si combatte somministrando antispastici, o specifici tranquillanti, che agiscono a livello del tubo digestivo e del diaframma (il muscolo che si contrae spasmodicamente in ogni forma di singhiozzo). Buon effetto ha anche il cosiddetto liquore anodino dell'Hoffman, che riduce gli spasmi diaframmatici.

SINGHIOZZO DA DEGENERAZIONE DEI CENTRI NERVOSI

SINGHIOZZO DA DEGENERAZIONE DEI CENTRI NERVOSI, è un tipo di singhiozzo, accompagnato da altri segni di interessamento cerebro-spinale, che può essere dovuto a lesioni intracraniche quali tumori, emorragie, meningiti, tabe dorsale, poliomielite, epilessia, sclerosi a placche, ecc. Nei giovani esso può essere in rapporto a sifilide, alcolismo, tossicomanie. Negli anziani e nei vecchi l'ostinazione del singhiozzo è espressione di stato degenerativo del sistema nervoso.

SINGHIOZZO, movimento respiratorio anormale,

SINGHIOZZO, movimento respiratorio anormale, consistente in una contrazione diaframmatica repentina, spastica, associata a una brusca, parziale chiusura della glottide, per cui l'aria, aspirata con violenza attraverso la stretta fessura, dà luogo a un rumore caratteristico. Si conoscono anche forme di singhiozzo di origine isterica, che possono durare per mesi. In genere il singhiozzo non ha un significato patologico, ma può anche essere determinato da malattie del sistema nervoso (meningiti, meningoencefaliti), oppure da irritazioni del nervo frenico o da malattie del mediastino e degli organi addominali sottodiaframmatici.

SINECHIE IRIDEE

SINECHIE IRIDEE, aderenze che si instaurano tra il tessuto irideo e le altre strutture della camera anteriore dell'occhio in occasione di infiammazioni dell'iride. Le sinechie anteriori sono quelle che si localizzano tra l'iride e la faccia posteriore della cornea, dal centro sin verso la periferia, dove questa faccia della cornea va ad unirsi alla radice dell'iride, dando luogo alla formazione dell'angolo camerulare, che dà accesso al trabecolo (setto poroso che costituisce la via di deflusso dei liquidi endoculari).

Le lesioni portate dalle sinechie anteriori consistono nella deformazione del forarne pupillare, che può presentarsi stirato in varie direzioni e generare disturbi visivi e abbagliamento; nella formazione di opacità corneali nella zona dove l'aderenza entra in contatto con la cornea e ne provoca l'infiammazione; nell'avviamento di un meccanismo di glaucoma secondario per occlusione dell'angolo camerulare.

Le sinechie posteriori sono quelle che si localizzano tra la faccia posteriore dell'iride, e la faccia anteriore del cristallino, dando spesso luogo a una cataratta, oppure ad un glaucoma da occlusione della pupilla, se l'aderenza salda tutto il suo margine, per l'impossibilità dei liquidi oculari ad attraversare il foro pupillare e a venire quindi convogliati verso l'angolo camerulare (ove trovasi la via di deflusso).