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giovedì 9 ottobre 2008

ASMA CARDIACO, difficoltà di respiro malato di cuore

ASMA CARDIACO, grave forma di difficoltà di respiro che sopravviene nel malato di cuore, in genere cronico, quando il cuore pompa male per totale insufficienza del suo muscolo (miocardio). Soprattutto il ventricolo sinistro che non ce la fa a pompare il sangue nella grande circolazione. Ciò porta al rallentamento di tutta la circolazione sanguigna e alla stasi a monte del cuore sinistro: da qui consegue la stasi del piccolo circolo, cioè del circolo polmonare. Gli accessi di asma cardiaco sopravvengono nel malato quando è a letto, soprattutto durante la notte. Il malato si appoggia coi gomiti contro il piano del letto, tende a sedersi, assume quella posizione che i cardiologi chiamano ortopnoica.

Ascoltando col fonendoscopio il torace, il medico sente rumori e sibili di tipo asmatiforme. Il malato è visibilmente pallido al volto, con gli occhi in fuori, in preda a grande agitazione, e ha « fame d'aria ». La crisi è più o meno prolungata nel tempo, ma a volte può risultare fatale per la vita. Non bisogna confondere l'asma cardiaco con l'asma bronchiale. Sono due eventi simili, ma completamente diversi nel loro meccanismo di insorgenza. L'asma bronchiale è la classica forma di difficoltà di respiro in rapporto a spasmo dei bronchi, o broncospasmo, tipica della malattia asmatica su base allergica. L'asma cardiaca, dipende invece da insufficienza del ventricolo sinistro e da ristagno del piccolo circolo a monte del cuóre sinistro.