mercoledì 16 aprile 2008
Dolori al torace
Il dolore, localizzato o irradiato, al torace può avere diverse origini e pertanto nella sua intensità e durata va controllato e seguito con attenzione e mai sottovalutato, specie quando un comune antidolorifico non è sufficiente a lenirlo.
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Dolori ai denti mal di denti dentista
Chi non ha provato un forte, improvviso male di denti? Se il dolore è provocato da una carie facilmente individuabile, la si può ripulire con un batuffolo di cotone avvolto intorno ad uno stecchino poco appuntito. Quando il dente è perforato dalla carie si può introdurre un altro batuffolo di cotone sterile imbevuto di olio di garofano.
Se il dolore deriva dalle gengive, si può avere un po' di sollievo con risciacqui di soluzioni tiepide o fredde di sodio borato al 3 per cento. In ogni caso sono consigliabili gli antidolorifici e una visita urgente dal dentista. Il pronto soccorso in questo campo può dare qualche sollievo immediato ma non duraturo e non vale, soprattutto, a salvare il dente.
Se il dolore deriva dalle gengive, si può avere un po' di sollievo con risciacqui di soluzioni tiepide o fredde di sodio borato al 3 per cento. In ogni caso sono consigliabili gli antidolorifici e una visita urgente dal dentista. Il pronto soccorso in questo campo può dare qualche sollievo immediato ma non duraturo e non vale, soprattutto, a salvare il dente.
Colica addominale renale e coliche epatiche
La colica è un dolore causato dalla contrazione di un tratto viscerale costituito da muscolatura liscia (quella che agisce senza il controllo della nostra volontà); le coliche più frequenti sono quelle addominali, renali, epatiche (le ultime due sono dovute generalmente alla presenza di calcoli).
La colica provoca un dolore violento, insopportabile, come se qualcuno stringesse la parte interessata.
Il soccorso più opportuno consiste nel chiamare un medico, il solo che può recare sollievo all'ammalato.
La colica provoca un dolore violento, insopportabile, come se qualcuno stringesse la parte interessata.
Il soccorso più opportuno consiste nel chiamare un medico, il solo che può recare sollievo all'ammalato.
Cerume grasso e cellule desquamate
Il cerume è la raccolta di grasso e di cellule desquamate nel condotto uditivo esterno dell'orecchio. La raccolta di cerume può dare disturbi anche notevoli: ronzii, senso di capogiro, riduzione dell'udito. Non bisogna mai cercare di togliere il cerume usando strumenti appuntiti o praticando lavaggi con acqua calda: si rischia di perforare il timpano, cioè la membrana che chiude il fondo del condotto uditivo esterno. Si possono invece introdurre nell'orecchio alcune gocce auricolari (le vendono in farmacia) per ammorbidire la raccolta di cerume: sarà poi il medico a estrarlo con appositi strumenti o lavaggi adeguati.
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Avvelenamenti e sostanze velenose
In casi di avvelenamenti per ingestione di sostanze velenose, caustiche, acide, o di inspirazione di gas tossici, bisogna affrettarsi a chiamare il medico o disporre per un immediato trasporto del malato in un ospedale. In attesa si può e si deve fare qualche cosa di veramente utile.
Per l'ingestione di veleni si somministrano al paziente notevoli quantità di liquidi, acqua o latte, per diluire il veleno nello stomaco e provocare qualche volta il vomito. In caso di vomito la testa va tenuta bassa. Nel caso si tratti di un bambino, lo si terrà in grembo con la testa penzoloni.
Qualora la sostanza velenosa abbia un antidoto ben preciso (lo si può trovare scritto sull'etichetta del recipiente del veleno) lo si utilizzi pure.
Per l'ingestione di veleni si somministrano al paziente notevoli quantità di liquidi, acqua o latte, per diluire il veleno nello stomaco e provocare qualche volta il vomito. In caso di vomito la testa va tenuta bassa. Nel caso si tratti di un bambino, lo si terrà in grembo con la testa penzoloni.
Qualora la sostanza velenosa abbia un antidoto ben preciso (lo si può trovare scritto sull'etichetta del recipiente del veleno) lo si utilizzi pure.
Ergonomia scienza del lavoro
La parola ergonomia deriva da quella inglese "ergonomics", coniata nel 1949, ad Oxford da Murrell ed altri ricercatori di formazione culturale biologica e tecnica.
Di recente alcune indagini storiche di settore hanno potuto dimostrare che il polacco Adalbert Jastrzebowski (1779-1882) aveva già proposto nel 1857 un neologismo simile per indicare il rapporto tra l'uomo, la macchina e il suo ambiente naturale. Ergonomia, tradotta letteralmente rispettando l'etimologia greca dei due sostantivi che la compongono, significa legge (nómos) del lavoro (érgon) ma, già da quel tempo, stava a indicare un campo di studi ed applicazioni concernenti le leggi biologiche che regolano i rapporti fra l'uomo e il suo lavoro, l'ambiente che lo circonda e i prodotti che utilizza, siano questi macchine od oggetti di consumo.
Sinonimi di ergonomia, sebbene con talune differenze di contenuto che sopravvivono in rapporto con le circostanze storiche e sociali dei paesi ove sono state coniate, sono ingegneria umana e fattori umani, molto comuni negli Stati Uniti, come pure biotecnologia e biomeccanica introdotti per la prima volta nel nord Europa, tutti comunque intesi ad esprimere una fusione delle discipline biologiche con le discipline tecniche con lo scopo comune di adattare il lavoro, le macchine, gli oggetti entro i limiti operativi dell'uomo.
Il concorso di più discipline e la stretta collaborazione fra i vari specialisti costituiscono il primo aspetto originale dell'ergonomia, una novità che questa introduce nella metodologia delle ricerche che già da molti anni, sebbene separatamente e talora con finalità diverse, sono condotte da ingegneri, progettisti, fisiologi, psicologi e sociologi nel campo del lavoro umano. La storia dell'ergonomia è strettamente legata ai processi di sviluppo che hanno caratterizzato negli ultimi quarant'anni la produzione industriale in Europa, negli Stati Uniti, in Unione Sovietica e in Giappone, assumendo connotazioni e usi diversi anche in rapporto con i modelli culturali e sociali dominanti.
In Europa è stato determinante il contributo delle discipline biologiche e sociali rispetto a quelle tecniche, e tra le prime il ruolo prioritario della fisiologia, della anatomia funzionale, dell'igiene e medicina del lavoro. Di conseguenza, è prevalsa una concezione di tipo organicistico e biomeccanico del sistema uomo-macchina-ambiente, mentre le ricerche e le applicazioni della psicologia si sono sviluppate per la massima parte nel settore della selezione del personale, piuttosto che verso una approfondita definizione dei limiti e delle aspirazioni dell'operatore umano, e quindi di un orientamento per la progettazione dei sistemi produttivi rivolta a tenere questi in giusto conto. Nell'ultimo ventennio, un contributo decisivo sui piani culturale ed applicativo è stato fornito dalle iniziative e dai finanziamenti dell'Azione Comunitaria Ergonomica (ACE), nel quadro della Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio (CECA) per il miglioramento delle condizioni di lavoro e di sicurezza. Negli Stati Uniti dopo una prima fase legata alle ricerche per il miglioramento dei sistemi di comunicazione e sicurezza dei mezzi di trasporto militari aerei e marittimi, l'ergonomia ha trovato poi un ulteriore impulso nelle indagini e applicazioni che hanno consentito i voli spaziali e la integrità delle funzioni dei cosmonauti. Una penetrazione sempre maggiore è ora in atto nel settore dei trasporti per la riduzione degli infortuni viabilistici, sui prodotti di consumo e le attrezzature d'ufficio; nel settore dell'urbanistica e per la progettazione degli interni, con particolare riferimento alle condizioni richieste dagli invalidi, nei mezzi di comunicazione visiva ed acustica, specie nei sistemi semiautomatizzati per i controlli di processo; infine, nel vasto settore dell'inquinamento ambientale che è ora al centro di molteplici attenzioni e provvedimenti negli USA, con la collaborazione di ecologi, igienisti, urbanisti ed altri specialisti.
Di recente alcune indagini storiche di settore hanno potuto dimostrare che il polacco Adalbert Jastrzebowski (1779-1882) aveva già proposto nel 1857 un neologismo simile per indicare il rapporto tra l'uomo, la macchina e il suo ambiente naturale. Ergonomia, tradotta letteralmente rispettando l'etimologia greca dei due sostantivi che la compongono, significa legge (nómos) del lavoro (érgon) ma, già da quel tempo, stava a indicare un campo di studi ed applicazioni concernenti le leggi biologiche che regolano i rapporti fra l'uomo e il suo lavoro, l'ambiente che lo circonda e i prodotti che utilizza, siano questi macchine od oggetti di consumo.
Sinonimi di ergonomia, sebbene con talune differenze di contenuto che sopravvivono in rapporto con le circostanze storiche e sociali dei paesi ove sono state coniate, sono ingegneria umana e fattori umani, molto comuni negli Stati Uniti, come pure biotecnologia e biomeccanica introdotti per la prima volta nel nord Europa, tutti comunque intesi ad esprimere una fusione delle discipline biologiche con le discipline tecniche con lo scopo comune di adattare il lavoro, le macchine, gli oggetti entro i limiti operativi dell'uomo.
Il concorso di più discipline e la stretta collaborazione fra i vari specialisti costituiscono il primo aspetto originale dell'ergonomia, una novità che questa introduce nella metodologia delle ricerche che già da molti anni, sebbene separatamente e talora con finalità diverse, sono condotte da ingegneri, progettisti, fisiologi, psicologi e sociologi nel campo del lavoro umano. La storia dell'ergonomia è strettamente legata ai processi di sviluppo che hanno caratterizzato negli ultimi quarant'anni la produzione industriale in Europa, negli Stati Uniti, in Unione Sovietica e in Giappone, assumendo connotazioni e usi diversi anche in rapporto con i modelli culturali e sociali dominanti.
In Europa è stato determinante il contributo delle discipline biologiche e sociali rispetto a quelle tecniche, e tra le prime il ruolo prioritario della fisiologia, della anatomia funzionale, dell'igiene e medicina del lavoro. Di conseguenza, è prevalsa una concezione di tipo organicistico e biomeccanico del sistema uomo-macchina-ambiente, mentre le ricerche e le applicazioni della psicologia si sono sviluppate per la massima parte nel settore della selezione del personale, piuttosto che verso una approfondita definizione dei limiti e delle aspirazioni dell'operatore umano, e quindi di un orientamento per la progettazione dei sistemi produttivi rivolta a tenere questi in giusto conto. Nell'ultimo ventennio, un contributo decisivo sui piani culturale ed applicativo è stato fornito dalle iniziative e dai finanziamenti dell'Azione Comunitaria Ergonomica (ACE), nel quadro della Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio (CECA) per il miglioramento delle condizioni di lavoro e di sicurezza. Negli Stati Uniti dopo una prima fase legata alle ricerche per il miglioramento dei sistemi di comunicazione e sicurezza dei mezzi di trasporto militari aerei e marittimi, l'ergonomia ha trovato poi un ulteriore impulso nelle indagini e applicazioni che hanno consentito i voli spaziali e la integrità delle funzioni dei cosmonauti. Una penetrazione sempre maggiore è ora in atto nel settore dei trasporti per la riduzione degli infortuni viabilistici, sui prodotti di consumo e le attrezzature d'ufficio; nel settore dell'urbanistica e per la progettazione degli interni, con particolare riferimento alle condizioni richieste dagli invalidi, nei mezzi di comunicazione visiva ed acustica, specie nei sistemi semiautomatizzati per i controlli di processo; infine, nel vasto settore dell'inquinamento ambientale che è ora al centro di molteplici attenzioni e provvedimenti negli USA, con la collaborazione di ecologi, igienisti, urbanisti ed altri specialisti.
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