mercoledì 18 giugno 2008

Amaurosi - grave indebolimento della vista

AMAUROSI, grave indebolimento della vista non correggibile con mezzi ottici. Le amaurosi congenite sono connesse ad anomalie di sviluppo delle strutture nervose dell'apparato visivo (tali anomalie si accompagnano spesso ad altre malformazioni dell'occhio e del sistema nervoso): talora esse sono la conseguenza di lesioni infiammatorie sviluppatesi nei centri nervosi (encefalite a focolai) durante la vita intrauterina, o di traumi subiti durante l'espletamento del parto.

L'amaurosi acquisita dipende da lesioni organiche delle vie ottiche di natura traumatica, circolatoria, tumorale, infiammatoria, tossica (uremia, eclampsia, da barbiturici, da solfato di carbonio, da piombo, alcoolica e tabagica ). Sono descritte forme di amaurosi nell'isterismo. Con la scoperta dei nuovi mezzi di indagine l'estensione del termine si è venuta a restringere notevolmente, così che oggi è praticamente desueto e viene riservato soltanto alle lesioni molto posteriori dell'apparato visivo sulle vie ottiche e la cui localizzazione non può essere precisata.

Amartoma - malformazione tumorale benigna

AMARTOMA, malformazione a carattere tumorale benigno, dovuta ad anormale proliferazione di una parte dei tessuti presenti in un organo. Per lo più gli amartomi sono vascolari, cioè sono formati da vasi sanguigni esuberanti: la pelle, il grasso sottocutaneo, i muscoli e il fegato sono le sedi più frequenti degli amartomi, che si presentano come macchie a contorni mal definiti e a colorito rossastro o violaceo che scompare alla compressione.

Questo tipo di lesione non ha preferenze di sede né di età, talvolta insorge nella sede di un trauma e guarisce con la semplice asportazione chirurgica, oggi possibile anche per gli amartomi vascolari del fegato, che danno segno di sé solo eccezionalmente, quando sono molto voluminosi e vanno incontro ad emorragie per rottura dei vasi sanguigni che li costituiscono.

Dindrome di Alzheimer - forma di demenza senile precoce

SINDROME DI ALZHEIMER, forma di demenza senile precoce che colpisce i lobi frontali e occipitali del cervello, provocandone un'atrofia diffusa. Non se ne conosce la causa, benché la familiarità della malattia faccia pensare ad interferenze ereditarie. Colpisce di preferenza le donne tra i 50 ed i 60 anni, talora anche prima, tanto da essere stata definita come encefalite presenile progressiva.

Si manifesta con deterioramento mentale, agitazione motoria, ipertonia muscolare e compromissione delle funzioni cerebrali superiori del linguaggio, del riconoscimento e della fine organizzazione motoria. Inizia in modo subdolo, con una perdita progressiva della memoria per i fatti più recenti, accompagnata da una diminuzione globale delle capacità intellettuali. Poi iniziano tremori di tipo parkin-soniano. Dopo circa uno o due anni il deterioramento diventa una vera demenza.

L'esame pneumoencefalografico mostra una dilatazione delle cavità ventricolari del cervello. Finché il malato riesce a camminare è in apparenza iperattivo, irrequieto, continuamente occupato a spostare oggetti, in un complesso di attività inconcludenti. Se costretto a letto, si agita in continuazione, sovvertendo le lenzuola in modo caratteristico (i vecchi psichiatri dicevano che il malato « lava » ! ). Finché il malato riesce a parlare è eccessivamente loquace, ma perde il filo del discorso.

In seguito non trova più le parole, inverte le sillabe, si ostina su alcune di esse. Prima di giungere all'ottundimento completo compaiono idee deliranti, allucinazioni e, talora, attacchi epilettici. La malattia è incurabile e l'esito è mortale in pochi anni.

Alveolite Polmonare - infiammazione alveoli polmonari

ALVEOLITE POLMONARE, processo infiammatorio a carico degli alveoli polmonari, dipendente da molte cause (virus, miceti, batteri, protozoi). L'alveolite corrisponde a una condizione per lo più ben apprezzabile dal punto di vista anatomo-patologico.

Essa, in genere, è espressione di una polmonite interstiziale, ovverossia di una infiammazione che ha sede nella compagine della parete alveolare dove si riversa materiale plasmático e dove si raggruppano cellule proprie della infiammazione (granulociti, linfociti, plasmacellule, mononucleati). Le cellule alveolari, o pneumociti, aumentano di numero e alla fine si sfaldano nella cavità alveolare.

Il processo nelle sedi colpite compromette gli scambi gassosi (ossigenazione, eliminazione di anidride carbonica) tra sangue ed aria respiratoria. I sintomi sono quelli della polmonite: febbre, dolori toracici, astenia, tosse. La diagnosi si conferma radiologicamente. La terapia è fondamentalmente basata sugli antibiotici.

Alveolite dentaria - infezione dell'alveolo dentario

ALVEOLITE DENTARIA, infezione dell'alveolo dentario, cioè della cavità ossea in cui è contenuto il dente, con granulomi, per infezione del coagulo ematico postestrattivo o per la ritenzione nella cavità alveolare di corpi estranei, come frammenti di osso alveolare. Il primo sintomo dell'alveolite è il dolore sempre piuttosto intenso, accompagnato da arrossamento e tumefazione della zona colpita e seguito, talora, da fenomeni suppurativi.

La diagnosi è di solito clinica, accompagnata eventualmente, nei casi più resistenti alle cure, da un esame radiografico che permetta di stabilire la presenza di eventuali corpi estranei sequestrati nella cavità. La cura consiste in accurati e prolungati lavaggi della cavità alveolare con antisettici leggeri, nell'asportazione degli eventuali sequestri e nella somministrazione di antibiotici. In caso di forti dolori si potrà ricorrere anche agli analgesici. Una alveolite curata opportunamente guarisce per lo più in pochi giorni senza lasciare conseguenze.

Allucinosi - stato di allucinazione

ALLUCINOSI, stato di allucinazione. Per alcuni autori l'allucinosi è, invece, una esperienza in cui le sensazioni sono esaltate o anche immaginate, ma riconosciute criticamente come anormali. Le allucinosi, presenti nella seconda accezione anche nelle psicosi, soprattutto nella fase iniziale, sono abitualmente riferite a lesioni neurologiche organiche. In tal senso è frequentemente usato il termine di allucinosi alcoolica e di allucinosi peduncolare ( in cui la lesione organica è a danno del peduncolo cerebrale ).