sabato 11 ottobre 2008

ATRESIA DELLE FOSSE NASALI

ATRESIA DELLE FOSSE NASALI, malforma­zione consistente nella mancanza di pervietà delle fosse nasali per occlusione delle narici o degli ori­fici nasali posteriori, le coane. L'occlusione delle narici è eccezionalmente di origine congenita, più spesso rappresenta l'esito cicatriziale di un pro­cesso suppurativo o di un processo infiammatorio cronico (lupus, sifilide) o di un trauma; l'atresia coanale, o meglio l'imperforazione coanale, che può essere tanto unilaterale quanto bilaterale, è invece quasi sempre di origine congenita; la pa­togenesi è oscura, si pensa che sia dovuta alla per­sistenza della membrana bucco-nasale della vita embrionale o ad una distrofia d'origine eredo-lue­tica; l'occlusione può essere costituita da un dia­framma solamente membranoso oppure, almeno parzialmente, osseo. In ambedue i casi la sinto­matologia è soprattutto respiratoria, legata alla ostruzione nasale (vedi); l'intervento chirurgico co­stituisce il solo mezzo terapeutico diretto al ripri­stino della funzione respiratoria nasale; nell'atre­sia congenita delle coane l'età migliore per l'inter­vento è quella della pubertà.

ATRESIA DELLA FARINGE, malformazione congenita

ATRESIA DELLA FARINGE, malformazione congenita che si associa spesso all'atresia delle Jos­se nasali contribuendo a realizzare una sin­drome pseudo-adenoidea; il cavo orofaringeo ap­pare ridotto in tutte le sue dimensioni ed è prati­camente virtuale mentre la parete inferiore del velo palatino si presenta aderente alla colonna verte­brale; la sintomatologia è puramente funzionale: la respirazione è insufficiente come nella ostruzione nasale; la voce è sorda, nasale (rinolalia chiusa); l'udito è diminuito come nella ostruzione tubarica; la deglutizione è influenzata dalla immobilizzazione relativa del velopendulo, per cui si ha riflusso degli alimenti liquidi dal naso, quan­do naturalmente non vi sia in. associazione una malformazione delle fosse nasali; la terapia è pu­ramente chirurgica.

ATRESIA DEL CANALE NASO-LACRIMA­LE

ATRESIA DEL CANALE NASO-LACRIMA­LE, malattia dovuta all'ostruzione del canale naso-lacrimale, che fa defluire le lacrime, pervenute dall'occhio nel sacco lacrimale, dal sacco stesso alla cavità nasale dello stesso lato. Può essere dovuta a un difetto di sviluppo del canale naso-lacrimale con persistenza di una membrana imperforata, che normalmente dovrebbe perforarsi in un periodo che va dagli .ultimi mesi di vita intrauterina fino al primo anno circa di vita. Può anche essere dovuta a una infezione proveniente dal naso e che provo­ca una ostruzione secondaria. Un'ultima causa è la presenza nel canale stesso di un tappo costituito dall'accumulo di cellule desquamate. Il sintomo più comune è la fuoriuscita delle lacrime dal sacco congiuntivale, poiché il loro naturale deflusso nel naso è impedito. Spesso questa lacrimazione noio­sa•può complicarsi con una infezione del sacco la­crimale (dacrio-cistite), che richiederà un interven­ti chirurgico risolutore.

come si previene. La prevenzione in caso di atresia del canale e quindi lacrimazione in un piccolo paziente, consiste nell'instillazione di colliri anti­biotici nell'occhio per attendere l'apertura sponta­nea entro il primo anno di vita, evitando il soprav­venire di una infezione delle vie lacrimali, che non la renderebbe più possibile.

giovedì 9 ottobre 2008

Gravissimo deperimento infantile: Atrepsia

ATREPSIA, gravissimo deperimento infantile con arresto dell'accrescimento e imponente diminuzione del peso; scomparsa del grasso sottocutaneo; aspetto scheletrico; disidratazione con pelle rugosa e aspetto senile. La prognosi è severissima. Il decadimento generale può essere determinato da errori alimentari (cibo in quantità insufficiente, dieta incongrua, diarree prolungate); da malformazioni, inibenti l'assunzione di cibo, che interessano il cavo orale o qualsiasi sezione dell'apparato digerente; da malattie infettive acute ( mastoiditi, otiti, gastroenteriti) o croniche ( sifilide, tubercolosi). Le cure sono rappresentate da una dieta appropriata: a base di latte materno; trasfusioni o plasma; ricostituenti vitaminici.

ATETOSI, disturbo costituito da movimenti involontari lenti

ATETOSI, disturbo costituito da movimenti involontari lenti, tentacolari, prevalenti alle dita delle mani e dei piedi, ma presenti anche negli altri muscoli, compresi quelli mimici, accentuati dalle tensioni psicologiche ed attenuati dalla posizione sdraiata e dal sonno. I fenomeni citati possono riguardare anche una sola metà del corpo.

Le cause più frequenti sono le cerebropatie infantili (morbo di Little, morbo di Vogt) e le lesioni circolatorie ed infiammatorie degli anziani che colpiscono alcune zone profonde del cervello (corpo striato, talamo, nucleo rosso, peduncolo cerebellare superiore e, più raramente, l'area N. 6 della corteccia motoria). Recentemente l'atetosi è stata messa in rapporto anche con lesioni del lobo frontale. Spesso essa è associata alla corea, dando luogo così alla coreo-atetosi che può essere parossistica, cioè con crisi che vengono precipitate dal movimento e la cui violenza può far cadere il paziente a terra.

ARTERIE CORONARICHE: ATEROSCLEROSI CORONARICA

ATEROSCLEROSI CORONARICA, localizzazione elettiva nel contesto delle arterie coronarie della malattia arteriosclerotica. Si tratta ciò di un'arteriosclerosi localizzata, con le sue placche, sino ad ostruire parzialmente o totalmente il lume delle vitali arterie coronarie, riducendone il calibro (cioè la portata circolatoria di sangue). I sintomi della aterosclerosi coronarica sono sovrapponibili a quelli dolorosi dell'angina di petto. Nel sangue si trovano i segni indiretti di malattia arteriosclerotica, cioè: aumento del colesterolo, dei grassi (lipidi), dei trigliceridi, ecc.