domenica 12 ottobre 2008

SINDROME DI BENEDIKT, lesione sistema nervoso centrale

SINDROME DI BENEDIKT, insieme dei sintomi dovuti ad una lesione di quella parte del sistema nervoso centrale detta peduncolo cerebrale inferiore, situata tra il midollo spinale e la massa dell'encefalo, nella quale sono collocate le vie di collegamento tra la corteccia cerebrale e la periferia del corpo o le altre zone del cervello. La sindrome è provocata da arteriosclerosi, sifilide e tumori. Ne consegue una insufficiente irrorazione vascolare che provoca una sofferenza nelle vie e nei centri nervosi della zona. È una sindrome rara, che si manifesta con una paralisi completa del viso e degli della parte opposta a quella della lesione (emiplegia), con paralisi del nervo oculomotore comune (terzo nervo cranico) dal lato della lesione, che provoca caduta della palpebra e strabismo e, infine, tremori grossolani e movimenti involontari dal lato opposto a quello della lesione, dovuti al fatto che vengono colpite anche le vie del comando motorio del cervelletto. La prognosi è spesso preoccupante. La terapia deve orientarsi verso la malattia vascolare, infettiva o tumorale che ha provocato la sindrome.

SINDROME DI BALINT, o atassia ottica, paralisi dello sguardo

SINDROME DI BALINT, o atassia ottica, paralisi dello sguardo dovuta ad un blocco psicologico (senza una lesione delle cellule nervose che comandano i movimenti della muscolatura oculare); la causa prima è però organica ed è dovuta ad una atrofia diffusa della corteccia cerebrale. La causa della paralisi è un tumore cerebrale o una lesione vascolare (trombosi, emorragia, embolia) del sistema nervoso centrale. La sindrome non ha preferenze di sesso e di età, anche se, visto ciò che la provoca, è più probabile che si presenti nelle persone anziane. I sintomi più evidenti sono l'incapacità di seguire con gli occhi un oggetto in movimento o di guardare dove si vorrebbe. Ciò rende difficoltoso afferrare gli oggetti con la mano, perché non si riesce a dirigere il movimento con lo sguardo, come accade normalmente. Talora vi è inceppamento nel linguaggio, incapacità di scrivere e aprassia. L'elettroencefalogramma, evidenziando l'atrofia corticale, può aiutare nel formulare la diagnosi.

BALANOPOSTITE, infiammazione della verga maschile

BALANOPOSTITE, infiammazione della verga maschile in corrispondenza del glande e del prepuzio, causata da lesioni traumatiche, chimiche (per lo più medicamentose) e infettive. La balanopostite traumatica va ricercata nella masturbazione, nel coito violento e prolungato. Nel diabete, non infrequentemente, si verifica balanopostite, sia per l'azione irritante diretta del glucosio che, come è noto, è patologicamente presente nell'urina dei diabetici, sia perché lo stato diabetico di per sé favorisce l'instaurarsi di reazioni infiammatorie su base microbica.

sabato 11 ottobre 2008

BLOCCO PUPILLARE, affezione oculare

BLOCCO PUPILLARE, affezione oculare in cui a causa dello addossamento della periferia o radice dell'iride al trabecolo sclero-corneale (zona da cui i liquidi intraoculari defluiscono dall'occhio ) viene impedito il normale fluire del liquido endoculare con conseguenze che possono essere più o meno gravi a seconda della transitorietà o meno del fenomeno. Si accompagna con immobilità della pupilla che permane più o meno dilatata, dolore sovraorbitario o emicranico più o meno accentuato e con abbassamento del visus più o meno pronunciato. Queste crisi possono essere più o meno distribuite nel tempo, ma inevitabilmente conducono al glaucoma acuto per chiusura dell'angolo, con conseguenze nefaste per la vista dell'occhio interessato. La malattia è praticamente sempre bilaterale, anche se l'occhio congenere non ha mai subito fenomeni di blocco pupillare. Se la malattia è diagnosticata al momento del blocco pupillare è sufficiente una terapia medica per controllarla ed avere poi il tempo di praticare la chirurgia in fase di calma. In attacco acuto non esiste altra chance che un intervento praticato al più presto possibile.

BLOCCO PSICOLOGICO, ostacolo, sempre inconscio

BLOCCO PSICOLOGICO, ostacolo, sempre inconscio nelle ragioni e nelle modalità con cui si realizza, che impedisce o rende molto difficile il fluire del pensiero e, quindi, del discorso. Spesso il sintomo saliente è la difficoltà di rievocazione mnemonica delle esperienze e dei vissuti del passato ai quali è legata una forte partecipazione affettiva. Talora è la situazione del momento in cui si trova a determinare il blocco: presenza di pubblico, impressione di sentirsi giudicati, interlocutore con cui si ha un rapporto intenso, come nelle prime fasi delle esperienze amorose sentimentali. La comparsa episodica di un blocco psicologico si può avere in chiunque, per ansia ed anche per stanchezza, ma è frequente negli insicuri di se stessi, negli immaturi psicologicamente, nei nevrotici.

BLEFAROFIMOSI, malattia congenita

BLEFAROFIMOSI, malattia congenita che comprende molte componenti: una ptosi, cioè un a bassamente della palpebra superiore che non può essere più spontaneamente e volontariamente so levata; un epicanto, che è la presenza di una piega cutanea che sorge dalla regione del sacco lacrimale surmonta l'angolo interno o nasale delle palpebre tende a ricoprire l'occhio dal lato interno; e u anomala ristrettezza della fessura palpebrale. Questa malattia è una affezione ereditaria e familiare cioè si ripresenta in molti membri della stessa di scendenza, poiché ha un carattere ereditario dominante. L'attenta osservazione di questa anomalia così complessa mostra, inoltre, che la ptosi è associata anche ad una atrofia motoria di entrambe le palpebre, infatti la pelle è liscia e tesa, senza pieghe. La malattia richiede un intervento di chirurgica estetica ricostruttiva veramente importante e svolgersi in successive fasi.

Come, si previene. La prevenzione è ovviamente legata alla causa che provoca il blefarospasmo e che è compito dello specialista di evidenziare. Tuttavia specie per quanto riguarda i bambini, per evitare il blefarospasmo sintomatico non sarà mai sufficiente ripetere di osservare tutte le norme di semplice igiene oculare, di sottoporsi con una sufficiente frequenza ad esami della vista ed al controllo della correzione ottica per i portatori di occhiali correttivi.