venerdì 17 ottobre 2008

BOTRIOCEFALOSI, affezione morbosa parassitaria. Botriocelalo

BOTRIOCEFALOSI, affezione morbosa parassitaria determinata dalla presenza nell'intestino dell'uomo di un verme e precisamente del Botriocelalo. Questo verme è molto lungo (da sei a dieci metri), è costituito da un corpo e da una testa o scolice, lunga tre-cinque millimetri, che è percorsa da solchi che fungono da ventose, con le quali il parassita si àncora alla parete dell'intestino. Il corpo è rappresentato da una lunga catena di segmenti detti proglottidi (in numero di 3-4000) in ognuno dei quali è contenuto l'apparato riproduttivo, dove nella fase della maturazione, si accumulano le uova. Prima di giungere all'uomo, il botriocefalo deve passare attraverso due ospiti intermedi (crostacei, pesci). L'uomo si infesta mangiando carni crude o mal cotte di pesce contenenti la larva del verme (detta plerocercoide). I sintomi più frequenti della botriocefalosi sono caratterizzati da nausea, vomito, diarrea, alternata a periodi di stitichezza, dolori viscerali e, meno frequentemente, da vertigini, mal di testa, prurito.

MALATTIA DI BOSVIEL, ematoma o apoplessia dell'ugola

MALATTIA DI BOSVIEL, ematoma o apoplessia dell'ugola, caratterizzata dalla comparsa improvvisa di un infiltrato emorragico sottomucoso; la ugola, aumentata di volume fino ad appoggiarsi sulla lingua, provoca sensazione di corpo estraneo, nausea, vomito e tosse; insorge improvvisamente in seguito ad ingestione di cibi troppo caldi o traumatizzanti e tende a risolversi spontaneamente.

ESANTEMA DI BOSTON, , affezione caratterizzata da comparsa di febbre

ESANTEMA DI BOSTON, , affezione caratterizzata da comparsa di febbre, mal di gola e nausea. Si notano subito delle macchie similia quelle del morbillo e della rosolia, localizzate sul viso e sul tronco. Mancano le macchie di Koplik e interessamento linfoghiandolare . La malattia permane fino a poco più di una settimana. Non ci sono controindicazioni ad una alimentazione normale. Si praticano cure sintomatiche solo se le manifestazioni risultano particolarmente moleste.
come si previene. Isolamento del malato. Disinfezione dell'ambiente.

BORSITE, o igroma, infiammazione borse sierose

BORSITE, o igroma, infiammazione acuta o cronica che interessa le borse sierose. Queste sono formazioni anatomiche vescicolari diversamente appiattite, costituite da una parete fibrosa e da un contenuto liquido sieroso, che si trovano al di sotto del tessuto sottocutaneo e che hanno la funzione di cuscinetti elastici nei punti di scorrimento dei muscoli e dei tendini; altre volte esse proteggono superfici ossee che, per la loro conformazione anatomica, sono esposte a traumatismo, come la rotula, l'olecrano, l'acromion. Borse sierore si formano in corrispondenza dei monconi di amputazione, o di pressioni anormali dovute ad apparecchi di protesi, o di esostosi (proliferazioni ossee a carattere benigno ), o di un alluce fortemente deviato. Un trauma violento su una borsa sierosa determina contusione delle pareti ed ematoma; la manifestazione si risolve in pochi giorni con riassorbimento del liquido versatosi nell'interno della cavità e ritorno alle condizioni normali. Il riposo della parte contusa e qualche pomata protettiva sono sufficienti per risolvere il piccolo problema. Al traumatismo può succedere, in un secondo tempo, una suppurazione e allora si hanno i segni locali (tumefazione, dolori, calore, diminuita funzione), viciniori (comparsa di scie linfangitiche e adeniti satelliti) o, talvolta, generali (febbre irregolare o continua, manifestazioni tossiche). Bisogna ricorrere ad applicazioni locali, agli antibiotici o ai sulfamidici o al chirurgo.

domenica 12 ottobre 2008

BLESITA', particolare forma di dislalia

BLESITA', particolare forma di dislalia, consistente nella incapacità di pronunciare alcune consonanti (S, R, L e C palatale) a causa di una lesione anatomica o funzionale delle labbra, della lingua, del palato duro e molle, della glottide e del faringe. I difetti di articolazione della parola hanno significato solo dopo i quattro anni di età. Le cause spesso sono ricercabili in una cattiva comprensione del linguaggio altrui (insufficienza dell'udito e dell'intelligenza) . Le anomalie organiche responsabili possono essere rappresentate da: palatoschisi, lina grossa, talora asimmetrica, labbro ipotonico, mandibola sporgente. Gli esercizi rieducativi devono basarsi sulla precisa conoscenza delle cause del disturbo nel singolo individuo. è utile l'impiego di un registratore per rendere consapevole il dislalico del proprio disturbo. Gli esercizi sono di respirazione, di movimento delle labbra, della lingua, della muscolatura delle guance, di soffio e di articolazione di sillabe e parole, con una continua rassicurazione e stimolazione, sempre sotto il controllo della vista .

INTOSSICAZIONE DA BERILLIO, intossicazione professionale da berillio

INTOSSICAZIONE DA BERILLIO, intossicazione professionale da berillio e composti. L'uso industriale del berillio (o glucino), delle sue leghe e composti, può provocare intossicazioni professionali per l'azione tossica generale ed irritante su pelle, mucose e polmoni che tale sostanza può esercitare. Particolarmente esposti a tale pericolo sono i lavoratori addetti alla produzione del berillio, delle sue leghe e dei suoi composti, alla fabbricazione di cristalli, ceramiche e prodotti refrattari; alle lampade, schermi ed altri materiali fluorescenti; nonché coloro che fanno uso della lega uranio-berillio come sorgente di elettroni nei reattori nucleari, nella costruzione di razzi, veicoli e strumenti di guida per la navigazione spaziale. Va tenuto presente che l'impiego di leghe di berillio è in progressiva diffusione per le caratteristiche di grande stabilità e resistenza al calore, di elasticità e di leggerezza, che fanno di questo un materiale di insostituibile validità per l'industria aeronautica spaziale.