sabato 8 novembre 2008

Farmacia - prevenzione malattie

Farmacia: - Arte dei farmaci; propriamente, scienza che studia la composizione, la preparazione e l'effetto delle sostanze usate in medicina per la cura e la prevenzione delle malattie. Per estens.: bottega del farmacista, e qualsiasi deposito di farmaci. Farmacia e medicina vennero esercitate in antico da stregoni e maghi; durante la civiltà greca e romana si ebbero notevoli tentativi di una più razionale organizzazione scientifica, ma nel medio evo si torna a riti e pratiche superstiziose, mentre l'arte farmaceutica sopravviveva in qualche convento di monaci.

Con il progresso delle scienze, si comincia a distinguere la professione del medico da quella del farmacista, si fondarono le basi della moderna chimica farmaceutica, che ha determinato un aumento notevole del numero dei rimedi. In relazione a questo progresso, lo stato ha provveduto a disciplinare con leggi, l'apertura, l'esercizio e il trasferimento delle farmacie.

Colonna Vertebrale

Colonna Vertebrale: - Porzione centrale dello scheletro del tronco: in quasi tutti i Vertebrati è costituita da una serie di ossa sovrapposte (vertebre), che formano la struttura di sostegno. La colonna vertebrale presenta quattro curve alterne nel piano antero-posteriore, che aumentano la sua resistenza alla pressione esercitata in senso verticale.

Il canale vertebrale, che si estende per tutta l'altezza della colonna ed è formato dai fori delle vertebre, contiene il midollo spinale; l'articolazione delle vertebre fra loro è consentita dai corpi e dalle apofisi articolari. I corpi vertebrali si articolano, a loro volta, mediante dischi intervertebrali.

Vertebre - Colonna vertebrale

Vertebra: Ciascuno degli elementi ossei che costituiscono la prima parte dello scheletro assile dei Vertebrati, detto colonna vertebrale per la loro disposizione. Nell'uomo assommano a 33-34 (7 cervicali, 12 toraciche o dorsali, 5 lombari, 5 sacrali, e 4-5 coccigee). Sono fondamentalmente costituite da un corpo schiacciato cilindrico, e da alcune lamine che, saldandosi tra loro sulla linea mediana, delimitano uno spazio in forma di anello, detto foro vertebrale. Apofisi trasverse, superiori e inferiori, incisure ed altre caratteristiche, permettono di distinguere tra di loro le vertebre, alcune delle quali presentano un aspetto del tutto particolare (la prima cervicale o atlante e la seconda cervicale o epistrofeo). La patologia delle vertebre comprende tutte le malattie delle ossa, con alcune caratteristiche malformazioni che portano a deformazioni specifiche della colonna vertebrale: vertebra a blocco, vertebra a cuneo, eccetera.

Cranio Scheletro della testa nell'uomo

Cranio: - Scheletro della testa nell'uomo e negli animali. Nell'uomo si divide in cranio propriamente detto e scheletro della faccia. Il primo è composto di due ossa parietali, due temporali, uno occipitale, uno frontale, oltre lo sfenoide e l'etmoide; ha forma ovoidale e si divide convenzionalmente in una volta regolarmente concava, ed una base che presenta le tre fosse craniche (anteriore, media e posteriore), con caratteristici fori e fessure per il passaggio di vasi e nervi.
Secondo i rapporti fra i diametri sagittale e trasversale, si distinguono forme peculiari del cranio nelle varie razze umane, come dolicocefali (allungati); brachicefali (tondeggianti), mesocefali (medi). Tra le anomalie del cranio, si nota la grossezza anormale (macrocefalia) o l'estrema piccolezza (microcefalia), la asimmetria (plagiocefalia), eccetera.
CRANIO, a) osso frontale; b) osso nasale; c) osso zigomatico; d) osso mascellare; e) mandibola; f) apofisi stiloioidea; g) condotto auditivo esterno; h) apofisi mastoidea; i) osso parietale; l) osso temporale; m) osso occipitale.

Craniectomia

Craniectomia: - Asportazione chirurgica di tratti più o meno ampi delle ossa craniche (detta anche cranioresezione). E' praticata per la cura delle lesioni del cranio e della massa cerebrale. Nelle lesioni cerebrali, la craniectomia è una operazione preliminare che permette di arrivare al cervello. A seconda che il tratto osseo venga asportato o solamente sollevato, si distingue una craniectomia definitiva ed una craniectomia temporanea.

Malattie professionali

Malattie professionali: - Sono cosi chiamate le malattie contratte dal prestatore d'opera durante l'attività di lavoro e a causa di essa. Tali processi morbosi possono avere forma acuta o cronica, possono presentare un decorso transitorio o determinare inabilità permanente, ma, in ogni caso, sono caratterizzati dalla gradualità con la quale si sviluppano, con l'esclusione, cioè, di ogni causa violenta. Le provvidenze legislative a favore dei colpiti da malattie professionali si riassumono nell'Assicurazione obbligatoria dei lavoratori, introdotta in Italia con il r.d. 13 maggio 1929 (n. 928) e 5 ottobre 1933, conglobati nel r.d. 17 agosto 1935 (n. 1765), che elencava in un'apposita tabella le lavorazioni soggette ad assicurazione.
malattie polmonari dipendenti da inalazione di polveri prodotte dai materiali in lavorazione; tra queste malattie professionali, dette anche pneumoconiosi, sono comprese: la silicosi, l' asbestosi, la siderosi, la bissinosi, Yantracosi, ecc.malattie da agenti fisici, imputabili, cioè, all'ambiente in cui il prestatore d'opera svolge il suo lavoro; sono comprese in questo gruppo le malattie dipendenti da sfavorevoli condizioni di temperatura, di umidità , di pressione atmosferica, ecc. malattie infettive e parassitarie, imputabili all'azione di microrganismi presenti nei materiali in lavorazione; E' il caso dell' anchilostomiasi, provocata da un parassita intestinale che si trova nel terriccio, del carbonchio, male di cui possono infettarsi i mandriani e i pastori, del mal rossino, che può colpire gli addetti alla lavorazione di carni suine o all'allevamento dei maiali, del tetano, ecc.malattie da agenti tossici, presenti in sostanze più comunemente e impropriamente dette chimiche; in questo gruppo sono comprese le numerose e diffuse forme di intossicazione. malattie della pelle causate da sostanze chimiche, quali il catrame, la paraffina, la trementina, il cloruro di sodio, ecc. Sono anche considerate malattie professionali quelle osteoarticolari e angioneurotiche originate da vibrazioni di utensili, la sordità da rumori, ecc.