giovedì 27 novembre 2008

Femore Osso scheletro della coscia

Femore - Osso lungo che costituisce lo scheletro della coscia. Nella parte superiore si distinguono: una testa che si articola con l'osso iliaco, un collo che unisce la testa con il corpo del femore formando un angolo di circa 130 gradi, e il piccolo e il grande trocantere, dove si inseriscono robusti muscoli. Nella parte inferiore si distinguono due tuberosità laterali (condili), ed una incisione mediana a forma di puleggia che fa parte dell'articolazione del ginocchio.

Polluzione - Emissione involontaria di sperma

Polluzione: - Emissione involontaria di sperma, che avviene durante il sonno, preceduta da erezione del pene e da orgasmo venereo (ed in più si distingue dalla spermatorrea), per lo più in concomitanza di sogni erotici. Può essere causata dalla presenza di una quantità eccessiva di sperma nelle vescichette seminali (polluzione fisiologica), oppure da una sovreccitazione nervosa, alimentazione a base di droghe o abuso di alcolici.

Occhio: (o globo o bulbo oculare)

Occhio: (o globo o bulbo oculare). - In anatomia umana, l'organo di senso che permette la ricezione degli stimoli luminosi, organo essenziale della vista; è situato nella cavità orbitale, ed ha forma sferica brevemente appiattita in senso antero-posteriore. E’ costituito da tre membrane o tuniche sovrapposte l'una all'altra, che ne formano le pareti. Dall'esterno verso l'interno, si distinguono: una tunica esterna fibrosa, che ha soprattutto funzioni protettive, costituita da una parte posteriore più estesa, corrispondente al cosiddetto « bianco dell'occhio» (sclerotica) e da una parte anteriore di minori dimensioni, trasparente e sottilissima (cornea); una tunica media a struttura vascolare, o uvea, molto ricca in pigmento, formata dalla coroide all'indietro, dal corpo ciliare e dall'iride in avanti; una tunica interna, nervosa, costituita dalla retina, la quale posteriormente si continua col nervo ottico. Il punto di massima sensibilità visiva della retina corrisponde a una depressione (fovea) che si trova al centro di una zona giallastra (macula lutea); il punto cieco della retina è invece rappresentato dalla papilla ottica, una zona di colore biancastro in cui il nervo ottico si continua con la retina. I mezzi trasparenti e rifrangenti dell'occhio sono rappresentati, oltre che dalla cornea, dall'umor acqueo, contenuto nelle cosiddette camere dell'occhio, dal cristallino (che ha funzioni di lente biconvessa, ed è situato subito dietro la pupilla) e dal corpo vitreo, che riempie tutta la cavità retrostante. Gli annessi oculari comprendono i muscoli, la congiuntiva, l'apparato lacrimale, le palpebre e le sopracciglia. La funzione dell'occhio è analoga a quella di una macchina fotografica: la messa a fuoco è consentita da delicati meccanismi muscolari che agiscono sul cristallino variandone lo spessore e la curvatura. Nei centri nervosi avviene poi la fusione delle due immagini formatesi sulla retina dei due occhi, per cui viene percepita una immagine unica.

Occhio:
1) cornea;
2) camera anteriore;
3) contorno del foro pupillare;
4) iride;
5) cristallino;
6) zona ciliare;
7) muscolo ciliare;
8) sclerotica;
9) coroide;
10) corpo vitreo;
11) retina;
12) macula lutea;
13) papilla ottica;
14) nervo ottico e vasi.

Orticaria: (o urticaria) - Eruzione cutanea

Orticaria: (o urticaria) - Eruzione cutanea, a rapida insorgenza, di pomfi rosei di varie dimensioni, con prurito, e talora malessere e febbre. Si tratta di una reazione cutanea di natura allergica a fattori esogeni (fisici, chimici, medicamentosi, ecc.) o endogeni (alimentari, metabolici, neurovegetativi, ecc.). Dura pochi giorni, ma presenta facili recidive. Terapia: dieta latteo-vegetariana con esclusione dei cibi eventualmente incriminati; desensibilizzazione specifica o a specifica, proteinoterapia, auteemo o autosieroterapia, peptone, calcio gluconato, iposolfiti, antistaminici, antisettici intestinali, colagoghi e epa-toprotettivi, vitamine del gruppo B e C, preparati epatici, crenoterapia, polveri aspersori e con aggiunta o meno di anestetici, spugnature con alcool mentovato o con soluzione fenica. Esistono forme cliniche speciali come la orticaria factitia di origine traumatica, la orticaria dermografica, la orticaria gigante o edema di Quincke.

Cortisone - poltiglia di corteccia surrenale

Cortisone: Sostanza estratta da poltiglia di corteccia surrenale, di formula chimica simile al colesterolo; detto anche composto E di Kendall. Viene considerato un ormone della corteccia surrenale. Non è ancora noto l'intimo meccanismo di azione del cortisone. Sono state ampiamente studiate le sue azioni sul metabolismo, sugli enzimi, sull'apparato digerente, sul sistema nervoso e sul sistema vascolare; possiede spiccata proprietà antinfiammatoria e antiallergica. Si prepara per sintesi ed è prescritto sopratutto in reumatologia, nella gotta, nelle malattie allergiche, nelle malattie dell'apparato digerente, nelle malattie infettive, in pediatria, in alcune intossicazioni e per uso locale. La cura va condotta sotto controllo medico. Si tende sempre più ad adoperare i suoi derivati sintetici, privi di effetti collaterali spesso nocivi.

Comunicazione Interventricolare

Comunicazione Interventricolare: La comunicazione interventricolare è un'anomalia caratterizzata dalla presenza di una comunicazione tra il ventricolo sinistro e il ventricolo destro, per incompleta chiusura del setto interventricolare che in genere si chiude alla sesta-settima settimana. Tale comunicazione può localizzarsi nella parte alta del setto (comunicazione alta) o nella parte bassa muscolare del setto interventricolare, e in tal caso si chiama malattia di Roger. Questa cardiopatia congenita è la più frequente; secondo le statistiche sarebbe presente nel 20-22 per cento di tutti i bambini affetti da cardiopatie congenite: comporta un passaggio di sangue dalla cavità ventricolare sinistra alla cavità ventricolare destra, con aumento relativo della quota di sangue presente nella cavità destra che passa nell'arteria polmonare e nel circolo polmonare.


Per la malattia di Roger o comunicazione bassa tra i due ventricoli la sintomatologia è scarsa, date le modeste alterazioni pressorie che si hanno nell'arteria polmonare e nel circolo polmonare. Nel caso di una comunicazione alta tra i due ventricoli con diametro del foro superiore ai 2 cm il passaggio del sangue dal ventricolo sinistro al ventricolo destro è maggiore, con alterazione dei valori pressori presenti nel ventricolo destro e nelle arterie polmonari. Con il passare del tempo in questi neonati e bambini si ha un quadro clinico denominato ipertensione polmonare, caratterizzato dalla comparsa progressiva di difficoltà respiratoria, cianosi e scompenso cardiaco.