giovedì 27 novembre 2008

Blocco di branca

Blocco di branca: Vuol dire che lo stimolo destinato a provocare la contrazione del cuore si propaga con ritardo, o non si propaga affatto, lungo la branca destra o la branca sinistra in cui si divide il fascio di His quel fascio di tessuto cardiaco speciale che trasmette gli impulsi cardiaci dall'atrio ai ventricoli. Il blocco di branca destra è quasi sempre espressione di patologia del cuore destro. Le cause più frequenti sono le cardiopatie congenite che determinano dilatazione e ipertrofia delle cavità destre del cuore, per esempio, difetto interatriale, difetto interventricolare, malattia di Ebstein. Il blocco di branca sinistra è molto spesso espressione di patologia del cuore sinistro, nel corso di malattie della valvola mitralica, aortica, di scompenso cardiaco, ipertensione arteriosa, ischemia cronica; compare solitamente in soggetti di età media e in soggetti anziani.

Brachicardia sinusale rallentamento del ritmo cardiaco

Brachicardia sinusale: La bradicardia sinusale consiste in un rallentamento del ritmo cardiaco, meno dei 60 battiti al minuto. questo tipo di aritmia si può osservare con una certa frequenza negli atleti. La bradicardia sinusale può essere costituzionale in soggetti caratterizzati da una iperattività del nervo vago, ciò del nervo che regola la stimolazione del cuore. Si può osservare anche nel sonno. quando la bradicardia non è marcata cioè per valori di 60-50 battiti al minuto al riposo non vi sono problemi particolari: il soggetto è in stato di benessere.

Quando la frequenza cade sotto 50 battiti al minuto a riposo non vi sono problemi particolari: il soggetto è in stato di benessere. Quando la frequenza cade sotto 50 battiti al minuto insorgono dei problemi di circolo. Una ridotta frequenza è causa infatti di una riduzione della portata cardiaca che si manifesta con una riduzione della pressione arteriosa, per cui compaiono capogiri e vertigini.

Cardiopatie congenite

Cardiopatie congenite: Si tratta di malformazioni del cuore e dei grandi vasi, presenti fin dalla nascita. Nel mondo colpiscono 600.000 bambini all'anno, in Italia 5000-8000. Malattie e farmaci assunti in gravidanza, fra le cause più comuni delle cardiopatie congenite.

Che cos'è una cardiopatia congenita? E’ una grossolana malformazione delle varie parti del cuore e dei grandi vasi (soprattutto aorta), che è presente alla nascita: generalmente è dovuta a un anormale sviluppo dell'embrione, oppure alla persistenza di strutture fetali, anche dopo la nascita del bambino.

Quali sono le cardiopatie congenite? Le cardiopatie congenite sono riunite in tre gruppi, in base al tipo di anomalia strutturale presente. Esistono le cardiopatie congenite determinate da alterazioni delle pareti delle cavità cardiache, da alterazioni delle valvole cardiache, da alterazioni dei vasi sanguigni che giungono e partono dal cuore.

Quali sono le cause di queste malformazioni? Poco si conosce circa la causa delle cardiopatie congenite. Sono state osservate cardiopatie congenite in malattie malformative complesse che possono essere associate ad anomalie ereditarie, ad esempio mongolismo, trisomie cromosomiche e così via. Da non trascurare sono i fattori virali che vengono a contatto con l'embrione, e che possono causare malformazioni fetali. Anche farmaci o sostanze prese dalla madre nel primo trimestre di gravidanza possono essere causa di malformazioni cardiache.

Bile: Liquido prodotto dal fegato

Bile: Liquido prodotto dal fegato, dal colore giallo-verdastro e sapore amaro, raccolto nella cistifellea immesso nel duodeno durante la digestione; contiene acidi biliari colico, litocolico, ecc), colesterina e pigmenti (bilirubina e biliverdina). Interviene nei processi di demolizione e digestione delle sostanze alimentari, con le sue molteplici azioni di: saponificazione dei grassi, neutralizzazione della acidità del chimo gastrico, eccitazione della peristalsi intestinale, ecc. Il passaggio della bile nel sangue determina l'itterizia.

La bile degli animali, opportunamente trattata e' usata in medicina come colagogo.

Testosterone: - Ormone maschile, isolato dal testicolo

Testosterone: - Ormone maschile, isolato dal testicolo, ad attività segnatamente androgena. Steroide a 19 atomi di carbonio, è ottenuto anche sinteticamente. Esso influenza decisamente, nella loro evoluzione, i caratteri sessuali primari e secondari, mentre normalizza le funzioni dell'apparato genitale. Con la vitamina E presiede al metabolismo e, attualmente, viene usato nella terapia dell'ipogenitalismo e della carenza ormonica, dell'ipertrofia prostatica, ecc.

Ronzii nelle orecchie: Sentire dei ronzii nelle orecchie

Ronzii nelle orecchie: Sentire dei ronzii nelle orecchie è espressione di turbe vascolari legate molto spesso a un'elevata pressione arteriosa; spesso i ronzii si associano alla presenza di puntini neri di fronte agli occhi. è necessario recarsi dal medico per accertare se questi ronzii sono legati solo ad una patologia distrettuale otovestibolare e cioè degli organi collegati con l'orecchio, o a una situazione generale riferibile all'ipertensione arteriosa. In questo caso i ronzii sono causati sia dalla distensione dei grossi vasi endocranici sia da un aumentato tono delle piccole arterie, con momentanea riduzione del flusso sanguigno a livello dei vasi che irrorano gli organi dell'orecchio.

L'iperteso può sentirsi molto stanco senza una causa apparente, anche senza aver fatto sforzi fisici rilevanti? Se, questa sensazione di stanchezza può essere presente sia nei soggetti costantemente ipertesi sia in soggetti che hanno bruschi rialzi di pressione. La sintomatologia è ancora più accentuata se l'ipertensione arteriosa, causando un sovraccarico del lavoro del cuore, si associa a scompenso cardiocircolatorio. In tal caso qualsiasi piccolo sforzo sarà accompagnato da difficoltà respiratorie, oltre che da un senso di spossatezza. Si può avvertire un indebolimento particolare di alcune parti del corpo, per esempio delle braccia, delle gambe? Se, in corso di puntate pressorie molto elevate, cioè di crisi ipertensive, possono comparire disturbi della sensibilità alle estremità con una sintomatologia caratterizzata da torpore, formicolii, sensi di caldo e di freddo alle mani e ai piedi, dovuti alla momentanea ridotta irrorazione sanguigna in queste parti del corpo.

Naturalmente bisogna tenere presente i casi in cui questi fenomeni di spossatezza di singoli parti del corpo, e talora addirittura impossibilità ai movimenti, siano dovuti a gravi complicanze cerebrali dell'ipertensione, come emorragie cerebrali o occlusioni di rami arteriosi, con quadro clinico di paresi, di paralisi parziale (emiplegia) o totale (paraplegia).