giovedì 27 novembre 2008

BOLO ISTERICO

BOLO ISTERICO, sensazione penosa di avere qualcosa in gola, che si deve « cacciar giù » con continui sforzi. È un sintomo nevrotico che riguarda le funzioni digestive, sulle quali si scarica parte della tensione psicologica. Rappresenta, in senso figurato, il rifiuto di ingoiare esperienze sgradevoli. Si accompagna a disturbi dell'appetito e dell'alimentazione, a nausea e ad alterazioni della motilità e della secrezione dello stomaco.

Malattie di Bogaert

Malattie di Bogaert: malattie del sistema nervoso centrale che vengono per convenzione, raggruppate sotto il nome dell'autore che le ha studiate e descritte. Esse sono: la leucoencefalite sclerosante subacuta, l'epilessia mioclonica con coreoatetosi, la malattia di Bogaert-Scherer-Epstein. La leucoencefalite sclerosante subacuta è una forma di sofferenza lenta e progressiva delle fibre nervose del sistema nervoso centrale.

La malattia consiste in una infiammazione della sostanza bianca del cervello (da cui il nome di leuco-encefalite) e di alcune zone di sostanza grigia della corteccia cerebrale e dei centri sottostanti. Sembra sia causata da un virus con particolare affinità per il tessuto nervoso. Si manifesta con febbricola, con progressiva insufficienza intellettuale, incapacità a camminare, movimenti involontari extrapiramidali. Successivamente si possono avere accessi epilettici ed un diffuso e generalizzato aumento del tono muscolare, prevalente ai muscoli del dorso. L'organismo presenta un deperimento generale e la morte interviene per blocco nervoso della respirazione e della circolazione entro sei mesi. Non si conosce una terapia efficace. L'epilessia mioclonica con coreoatetosi è una forma di epilessia (vedi) nella quale sono presenti contrazioni muscolari estese a tutto il corpo, compreso il viso, la lingua e il faringe, oltre agli attacchi di epilessia generalizzata.

A differenza di altre mioclonie non ha un'origine ereditaria. È dovuta a degenerazione delle cellule nervose della corteccia cerebrale (circonvoluzione frontale ascendente) e di un centro nervoso profondo, detto nucleo olivare bulbare. La malattia di Bogaert-Scherer-Epstein è una forma di malattia del sistema nervoso centrale e dei tendini muscolari caratterizzata dal depositarsi di colesterina intorno alle cellule nervose del cervello e del cervelletto. I sintomi consistono in un arresto dello sviluppo psicologico, in difficoltà di parola ed in atrofie muscolari generalizzate. Non si conosce la causa del disturbo metabolico.

BOCCAROLA, lesione infiammatoria ai lati della bocca

BOCCAROLA, lesione infiammatoria localizzata ai lati della bocca, caratterizzata da screpolature o ragadi della pelle e delle mucose. È causata da microbi diversi, ma specialmente dallo streptococco. Inoltre è contagiosa e, se non curata debitamente, può cronicizzarsi. La boccarola colpisce frequentemente i bambini e si manifesta con irritazione e macerazione della pelle, con formazione di croste che ricoprono le ragadi. Tale affezione suscita dolore ogniqualvolta il paziente apre la bocca. La terapia consiste nell'asportare le croste e fare ripetute ( due volte al giorno) applicazioni locali con nitrato d'argento al 2 per cento, avendo cura di penetrare nelle fessure dove specialmente sono annidati i germi. Dopo questa prima medicazione, si applichi una pomata all'ossido giallo di mercurio al 5 per cento.

BLOCCO PUPILLARE, affezione oculare

BLOCCO PUPILLARE, affezione oculare in cui a causa dello addossamento della periferia o radice dell'iride al trabecolo sclero-corneale ( zona da cui i liquidi intraoculari defluiscono dall'occhio ) viene impedito il normale fluire del liquido endoculare con conseguenze che possono essere più o meno gravi a seconda della transitorietà o meno del fenomeno. Si accompagna con immobilità della pupilla che permane più o meno dilatata, dolore sovraorbitario o emicranico più o meno accentuato e con abbassamento del visus più o meno pronunciato.

Queste crisi possono essere più o meno distribuite nel tempo, ma inevitabilmente conducono al glaucoma acuto per chiusura dell'angolo, con conseguenze nefaste per la vista dell'occhio interessato. La malattia è praticamente sempre bilaterale, anche se l'occhio congenere non ha mai subito fenomeni di blocco pupillare. Se la malattia è diagnosticata al momento del blocco pupillare è sufficiente una terapia medica per controllarla ed avere poi il tempo di praticare la chirurgia in fase di calma. In attacco acuto non esiste altra chance che un intervento praticato al più presto possibile.

BLOCCO PSICOLOGICO

BLOCCO PSICOLOGICO, ostacolo, sempre inconscio nelle ragioni e nelle modalità con cui si realizza, che impedisce o rende molto difficile il fluire del pensiero e, quindi, del discorso. Spesso il sintomo saliente è la difficoltà di rievocazione mnemonica delle esperienze e dei vissuti del passato ai quali è legata una forte partecipazione affettiva. Talora è la situazione del momento in cui si trova a determinare il blocco: presenza di pubblico, impressione di sentirsi giudicati, interlocutore con cui si ha un rapporto intenso, come nelle prime fasi delle esperienze amorose sentimentali. La comparsa episodica di un blocco psicologico si può avere in chiunque, per ansia ed anche per stanchezza, ma è frequente negli insicuri di se stessi, negli immaturi psicologicamente, nei nevrotici. Se diventa un ostacolo nella vita di relazione può essere utile una farmacoterapia ansiolitica ed una psicoterapia.

BLOCCHI CARDIACI

BLOCCHI CARDIACI, fatti morbosi dovuti ad interruzione del cosiddetto sistema di conduzione
atrio-ventricolare, cioè dello stimolo contrattile del cuore che si propaga a partire dall'atrio destro fino alla punta cardiaca. Lo stimolo nasce precisamente nell'atrio destro dove la vena cava confluisce per scaricare il 1 sangue dentro l'atrio. Qui esiste una piccolissima formazione anatomica neuromuscolare, chiamata nodo del seno. Praticamente essa rappresenta la prima stazione dove nasce l'impulso contrattile per propagarsi ad una seconda stazione intermedia detta nodo atrio-ventricolare. Da questa ultima scende lo stimolo che si incanala per un binario unico del sistema di conduzione chiamato fascio di His. Il fascio scende lungo il setto anatomico che divide il cuore in due parti. Successivamente il fascio si sfiocca in due branche, una detta branca di destra, l'altra branca di sinistra. La parte terminale di questi due filamenti nervosi termina a diretto contatto dell'interno del cuore, arborizzandosi sulle così dette cellule del Purkinie, all'interno delle cavità cardiache ventricolari.

Orbene: il blocco di branca si verifica quando l'arteriosclerosi, il reumatismo che attacca il cuore, le molte altre infezioni che agiscono a livello del muscolo cardiaco, ed in particolare sul miocardio, interrompono o il binario principale del sistema di conduzione ( allora si ha il blocco totale atrioventricolare), oppure le branche che, per divaricazione del tronco principale, si dividono in destra e sinistra ( allora si ha blocco di branca rispettivamente destro o sinistro). Chiaramente, risulta più grave un blocco totale atrio-ventricolare, perché lo stimolo contrattile non può più viaggiare verso il basso, cioè verso i ventricoli. I sintomi che il malato in « blocco » presenta vanno dal rallentamento del numero delle contrazioni ventricolari per ogni minuto alla perpetua irregolarità della frequenza delle battute o sistoli (aritmíe da blocco). Si attua la terapia di base della cardiopatia, e cioè si cura la causa che usura il miocardio e le strutture anatomiche che ospitano tutto il sistema di conduzione atrio-ventricolare. t utile seguire la entità e l'evoluzione di un blocco, mediante sistematici elettrocardiogrammi.