giovedì 27 novembre 2008

BLOCCHI CARDIACI

BLOCCHI CARDIACI, fatti morbosi dovuti ad interruzione del cosiddetto sistema di conduzione
atrio-ventricolare, cioè dello stimolo contrattile del cuore che si propaga a partire dall'atrio destro fino alla punta cardiaca. Lo stimolo nasce precisamente nell'atrio destro dove la vena cava confluisce per scaricare il 1 sangue dentro l'atrio. Qui esiste una piccolissima formazione anatomica neuromuscolare, chiamata nodo del seno. Praticamente essa rappresenta la prima stazione dove nasce l'impulso contrattile per propagarsi ad una seconda stazione intermedia detta nodo atrio-ventricolare. Da questa ultima scende lo stimolo che si incanala per un binario unico del sistema di conduzione chiamato fascio di His. Il fascio scende lungo il setto anatomico che divide il cuore in due parti. Successivamente il fascio si sfiocca in due branche, una detta branca di destra, l'altra branca di sinistra. La parte terminale di questi due filamenti nervosi termina a diretto contatto dell'interno del cuore, arborizzandosi sulle così dette cellule del Purkinie, all'interno delle cavità cardiache ventricolari.

Orbene: il blocco di branca si verifica quando l'arteriosclerosi, il reumatismo che attacca il cuore, le molte altre infezioni che agiscono a livello del muscolo cardiaco, ed in particolare sul miocardio, interrompono o il binario principale del sistema di conduzione ( allora si ha il blocco totale atrioventricolare), oppure le branche che, per divaricazione del tronco principale, si dividono in destra e sinistra ( allora si ha blocco di branca rispettivamente destro o sinistro). Chiaramente, risulta più grave un blocco totale atrio-ventricolare, perché lo stimolo contrattile non può più viaggiare verso il basso, cioè verso i ventricoli. I sintomi che il malato in « blocco » presenta vanno dal rallentamento del numero delle contrazioni ventricolari per ogni minuto alla perpetua irregolarità della frequenza delle battute o sistoli (aritmíe da blocco). Si attua la terapia di base della cardiopatia, e cioè si cura la causa che usura il miocardio e le strutture anatomiche che ospitano tutto il sistema di conduzione atrio-ventricolare. t utile seguire la entità e l'evoluzione di un blocco, mediante sistematici elettrocardiogrammi.