sabato 29 novembre 2008

Climaterio Maschile, o sindrome climaterica maschile

Climaterio Maschile, o sindrome climaterica maschile, diversamente da quanto si verifica nella donna, in cui la riduzione e la cessazione della attività ovarica si traduce in irregolarità mestruali evidenti sino alla menopausa (cessazione delle mestruazioni) entro limiti di età abbastanza definiti, nell'uomo la riduzione dell'attività testicolare non avviene bruscamente ma, in genere, in modo lento e progressivo sino ad età avanzata (sono noti alcuni casi di fertilità maschile anche ad età superiore a 80 anni).

Di conseguenza non è in genere rilevabile una serie di disturbi bene definiti e chiaramente attribuiti al processo di invecchiamento delle gonadi. Tuttavia è nota una sindrome climaterica maschile che, in genere, interviene dopo la cinquantina e che consiste essenzialmente in riduzione dell'appetito e del rendimento sessuale, associati ad alterazioni psichiche di tipo nevrotico (in particolare depressione dell'umore, eretismo nervoso, facile esauribilità mentale, disturbi del sonno) e a disturbi vegetativi (in particolare a carico del sistema cardiovascolare).

La terapia della sindrome climaterica maschile è varia e delicata; può avvalersi di ormoni e in particolare di testormone associato a gonadotropine ipofisarie ( che stimolano la secrezione testicolare di testosterone), allo scopo di non bloccare la residua funzionalità testicolare, nonché di vari farmaci ricostituenti, sedativi, antidepressivi, stimolanti.