sabato 29 novembre 2008

COCCIDIOIDOMICOSI, malattia infettiva causata da un fungo

COCCIDIOIDOMICOSI, malattia infettiva causata da un fungo ( per ciò detta micosi) e precisamente dal Coccidioides imitis, che cresce sul suolo di certe regioni aride del Sud-Ovest degli Stati Uniti, del Messico e in certe zone dell'America Centrale e Meridionale. In circa il 60 per cento dei casi l'infezione è a carattere sub-clinico, ovverossia non dà luogo ad alcuna sintomatologia. Quando questa micosi è clinicamente manifesta, allora subentra una sintomatologia molto appariscente. L'insorgenza della coccidioidomicosi è caratterizzata, dopo un'incubazione che va dai dieci ai trenta giorni, da febbre e brividi, con malessere, dolori lombari e tosse, tanto da poter simulare una forma influenzale o una malattia infiammatoria dell'apparato respiratorio. Spesso è presente dolore al torace e la debolezza progressiva, unicamente alla mancanza di appetito, possono via via accentuarsi, determinando nel malato uno stato di giave prostrazione. Sono pure frequenti dolori alle articolazione, con tumefazioni delle stesse, per lo più a livello delle ginocchia e delle caviglie. In seguito (dopo due o anche venti giorni) possono apparire sulla cute nodulazioni arrossate (eritema nodoso) alle estremità superiori; al capo e al torace. Nel 5 per cento dei casi si hanno lesioni polmonari persistenti con formazioni in questi organi di ascessi o di focolai di polmonite. In pratica, tutti gli organi possono essere interessati dalla coccidioidomicosi e non eccezionalmente sono colpite le ossa e le meningi (meningite). La coccidioidomicosi va tenuta presente in quei soggetti che abbiano soggiornato nei paesi dove questa malattia è abitualmente presente, in modo endemico, e quando ci si trovi di fronte a una forma morbosa di oscura identificazione ( tale micosi talvolta non è clinicamente distinguibile da certe forme di tubercolosi, dai tumori maligni, dalla sifilide e dalla osteomielite).

Tra gli esami di laboratorio specifici ai fini diagnostica, va ricordata l'intradermoreazione per la coccidioidomicosi (consistente nell'inoculazione nella pelle di un estratto del fungo) che diventa positiva dopo 1-3 settimane dall'inizio della sintomatologia, ed inoltre la determinazione del titolo degli anticorpi anticoccidioidomicosi nel siero del paziente. La terapia antibiotica con Anfotericina B si è dimostrata efficace in alcuni casi se protratta per uno o due mesi. Nelle forme con ascessi polmonari si richiede l'intervento chirurgico consistente nell'asportazione di lobi dell'organo colpiti dall'infezione. Prima che si disponesse di questi antibiotici, la mortalità era del 50 per cento, mentre ora la prognosi è assai migliorata.