sabato 29 novembre 2008

Cocainismo forma di tossicomania cocainomani

Cocainismo, forma di tossicomania che insorge in quei soggetti (cocainomani) che fanno uso a scopo voluttuario della cocaina, stupefacente che si ottiene dalle foglie di coca, pianta coltivata in molte regioni centro-meridionali della America. Anche per questa forma di tossicomania va ricercata una base sociopatica o psicopatica. I cocainomani assumono la droga per via nasale, come il tabacco da fiuto. Con il tempo ciò può portare a infiammazioni croniche e ad ulcere a livello della mucosa nasale. Il cocainismo determina decadimento rapido delle condizioni generali. Infatti l'intossicazione da cocaina cagiona, al pari di quella alcoolica e morfiníca, gravi disturbi psichici.

I fenomeni acuti sono caratterizzati da ebrezza cocainica che nelle forme più intense si tramuta in autentiche allucinazioni specie visive (visioni di oggetti piccoli, specie di animali piccoli, come le pulci e i pidocchi) e titoli (il paziente avverte sul suo corpo l'esistenza di questi animaletti). Non infrequentemente si arriva a stati di paranoia ansiosa.

Nel cocainismo cronico perdurano per settimane manifestazioni psicotiche e l'intossicazione può talora causare la cosiddetta pazzia cocainica, con chiaro disturbo della coscienza, euforia, angoscia, delirio di persecuzione fisica, fenomeni questi assai simili a quelli che si osservano nella schizofrenia, dalla quale è difficile la differenziazione. In un primo tempo si ha esaltazione della potenza sessuale, che in tempi successivi si indebolisce progressivamente, pur persistendo la libidine, ciò che può spingere il tossicomane verso ogni genere di perversione sessuale.

La cura del cocainismo consiste nella interruzione brusca della droga senza che si abbia a correre il pericolo di insopportabili fenomeni di astinenza come si ha nel morfinismo. Tuttavia la ricaduta è facile data la bacata costituzione psichica di questi tossicomani e l'influenza deleteria dell'ambiente che essi frequentano.