giovedì 27 novembre 2008

CACOSMIA sensazione reale o allucinatoria

CACOSMIA, termine che indica una sensazione reale o allucinatoria ( cioè non corrispondente alla presenza di uno stimolo esterno « oggettivo ») di cattivo odore. La cacosmia è oggettiva quando anche gli altri sentono il cattivo odore (ad esempio nell'ozena, nelle carie dentali, nelle sinusiti); soggettiva se l'odore è avvertito, solo dal soggetto (ad esempio in certe forme infettive, come la difterite, in alcune forme nevrotiche, ma soprattutto nelle allucinazioni olfattorie schizofreniche). La terapia può essere causale, mirante ad eliminare il disturbo generale o locale (corpi estranei nel naso, vedi corpo estraneo nasale), ma anche sintomatica. In quest'ultimo caso possono essere utili inalazioni di sostanze odorose che agiscano in competizione con le sensazioni soggettive, od il lavaggio delle cavità nasali con tintura di benzoino ( odore di mandorle) o di alcool mentolato in adeguate diluitissime soluzioni.

CACHESSIA IPOFISARIA, o panipopituitarismo, o morbo di Simmonds

CACHESSIA IPOFISARIA, o panipopituitarismo, o morbo di Simmonds, quadro di deficit ipofisario, particolarmente grave, contraddistinto da una condizione di cachessia, ovvero di decadimento sino ad estrema magrezza, aspetto vecchieggiante, pallore, caduta dei peli, caduta dei denti, deficit di tutte le funzioni organiche sino al coma e alla morte .

CACHESSIA, digiuno prolungato, malattie croniche debilitanti

CACHESSIA, profondo scadimento dello stato generale di nutrizione dipendente da digiuno prolungato oppure da malattie croniche debilitanti. Il soggetto cachettico presenta un accentuato stato di magrezza caratterizzato da scomparsa dell'adipe sottocutaneo, da rimpicciolimento delle masse muscolari, da assottigliamento della cute, tanto che volgarmente lo si definisce costituito da « pelle e ossa ». In dipendenza di ciò, anche i lineamenti del volto esprimono profonda emaciazione ( faccia volteriana): sporgenza delle orbite e degli zigomi, infossamento dei globi oculari e delle guance, rugosità della pelle che diventa simile a quella dei vecchi. Soggettivamente i malati affetti da cachessia lamentano senso di prostrazione e stanchezza invincibile (astenia) e apatia. In qualche caso la magrezza può essere mascherata da edemi localizzati ( solitamente alle gambe) o generalizzati a tutto il corpo.

Talora la temperatura corporea si abbassa al di sotto dei valori normali (ipotermia), tal'altra insorge febbricola. Gli atti respiratori, oltre che più frequenti, sono affannosi specialmente se si compiono piccoli sforzi fisici. Abbastanza caratteristica è la profusa sudorazione. Tra i sintomi digestivi vanno ricordati la nausea, l'inappetenza e l'irregolarità dell'intestino ( stitichezza alternata a fasi di diarrea).

BULIMIA aumento senso della fame

BULIMIA, stato in cui, per ragioni organiche o psicologiche, aumenta smoderatamente il senso della fame. Esistono nel centro della massa cerebrale due gruppi di cellule nervose, la cui stimolazione determina rispettivamente aumento dell'appetito e rifiuto del cibo. I due centri sono normalmente in equilibrio.

Essi sono in grado di misurare la quantità di fondamentalmente medica, basata sulla igiene e sulla disinfezione delle parti periferiche ammalate, nonché sull'uso per via generale di sostanze anticoagulanti, vasodilatanti ed antinfiammatorie. Sotto questo profilo, eccellenti risultati ha fornito la febbre artificiale (piretoterapia) ottenuta con vaccini di vario tipo o col parassita della malaria. La chirurgia ha solo un significato palliativo (gangliectomia) per rinforzare, sul piano della vasomotilità, i rami arteriosi ancora indenni o con interventi di amputazione per asportare le parti irrimediabilmente perdute a causa della gangrena.

Si raccomanda inoltre una vita attiva, dinamica ed una dieta povera di grassi, di zuccheri (paste alimentari, dolci, ecc.), nonché estremamente misurata nell'uso di bevande alcoliche. Ovviamente tutti questi presidi terapeutici non sortiranno l'effetto sperato se l'ammalato non avrà smesso completamente di fumare.

Malattie del Bulbo

Malattie del Bulbo, complesso di fatti morbosi che riguardano la zona del sistema nervoso centrale situato tra il midollo spinale (nella parte alta di esso) e le zone centrali del cervello. Nel bulbo passano vie motorie e sensoriali e di collegamento e sono situati alcuni centri nervosi interessati alla tosse, allo starnuto, allo sbadiglio, al vomito, alla salivazione, alla deglutizione, alla respirazione, al mantenimento del ritmo cardiaco, alla fonazione, alla regolazione dei vasi sanguigni ed alla muscolatura liscia dell'occhio.

La conseguenza sintomatologica della patologia del bulbo è legata alla zona colpita. Si hanno, quindi, nove sindromi bulbari: la sindrome dell'incrocio delle piramidi (emiplegia dello stesso lato o del lato opposto, a seconda dell'altezza della lesione in rapporto all'incrociamento delle vie piramidali che conducono lo stimolo motorio volontario ai muscoli); la sindrome ipoglossica interolivare (emiplegia degli arti del lato opposto, paralisi della lingua dal lato della lesione, talora emianestesia degli arti paralizzati); la sindrome del nucleo ambiguo o di Avellis (vedi Avellis, sindrome di); la sindrome del vago (paralisi del velo pendulo, della corda vocale, dei muscoli sternocleidomastoideo e trapezio, emiplegia ed emianestesia dal lato opposto o quello della lesione); la sindrome di Jackson o del vago e ipoglosso (vedi Jackson, sindrome di); la sindrome di Babinski-Nageotte (vedi Babinski-Nageotte, sindrome di); la sindrome di Cestan-Cbenais (vedi Cestan-Cbenais, sindrome di); la sindrome del nucleo di Deiters (vedi Bonnie, sindrome di) e la sindrome di Wallenberg (vedi Wallenberg, sindrome di).

Tutte queste sindromi possono essere causate da emorragie e rammollimenti del tessuto nervoso (la malattia dei cassoni, vedi cassoni, malattia dei, frequente nei palombari o nei subacquei che risalgono troppo velocemente alla superficie, è dovuta a piccoli emboli gassosi bulbari); da encefalite emorragica; da encefalite cronica degenerativa e da tumori.

Malattia di Buhl

Malattia di Buhl, malattia congenita inguaribile prodotta da setticemia intrauterina. Compaiono sintomi di asfissia, emorragie, grave insufficienza uretrale ed epatica. Ne sono colpiti i neonati. La dieta riesce epatica. Vengono praticate cure antibiotiche, trasfusioni, medicamenti sintomatici, tutti con effetti deludenti.
come si previene. Evitando malattie infettive materne in periodo di gravidanza.