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sabato 5 aprile 2008

Broncopolmonite infiammazione bronchi bronchite e polmoni

Che cos'è una broncopolmonite? È più grave di una polmonite?
« La broncopolmonite è un'infiammazione che interessa contemporaneamente sia il bronco che il tessuto polmonare (il cosiddetto parenchima polmonare), cioè l'infiammazione colpisce sia il bronco, che è quella specie di canale attraverso il quale passa l'aria, sia le zone alveolari che rappresentano il tessuto polmonare vero e proprio. Non si può parlare di una maggior o minore gravità della broncopolmonite rispetto alla polmonite; si deve invece parlare in termini di sensibilità alle cure. Sia per una broncopolmonite, che oggi viene definita focolaio broncopneumonico, sia per una polmonite è importante avere a disposizione l'antibiotico che sradichi il germe; diciamo che una polmonite batterica si riesce in genere a curare con una certa facilità mentre una polmonite virale non viene praticamente curata perché non esiste il suo antibiotico elettivo. »

Quando una bronchite acuta si trasforma in una bronchite cronica?
« La bronchite non si trasforma da bronchite acuta a bronchite cronica. La bronchite acuta è una breve malattia da raffreddamento che dura in linea di massima sette, otto, quindici giorni; la bronchite cronica è un'altra cosa: è una lunga bronchite che colpisce una persona per almeno due o tre mesi all'anno e per almeno due anni consecutivi. Vengono definiti affetti da bronchiti croniche quegli individui che, a causa di queste bronchiti protratte e ripetute negli anni, vengono a trovarsi con i bronchi completamente alterati. »

I bambini in città sono particolarmente esposti alle infezioni dell'apparato respiratorio? Che cosa si può fare per aiutarli a difendersi meglio da esse?
« I bambini in città sono particolarmente esposti alle infezioni dell'apparato respiratorio perché purtroppo vivono in un ambiente inquinato che blocca, almeno parzialmente, le difese dei polmoni. A mio parere, per un bambino che vive in città, non è di grande aiuto trascorrere due o tre mesi di un lungo inverno, qual è ad esempio il nostro, fuori città. Un individuo deve abituarsi a crescere e a difendersi qualunque siano le condizioni ambientali del luogo in cui nasce. Solo al bambino veramente fragile, veramente sofferente, candidato ad essere un malato serio, è consigliato di lasciare, ma definitivamente, la città inquinata. Un soggiorno climatico durante il periodo estivo certamente aiuta il bambino a irrobustirsi, ma il consiglio che a mio parere ha più valore è quello di curare prontamente qualsiasi episodio che riguardi l'apparato respiratorio per non lasciare che si produca nell'organismo un danno che pregiudichi la situazione futura, la reazione futura a una nuova aggressione. »

Sintomi polmonite e pleurite

Come insorge una polmonite? Quali sono i segni che ne indicano la presenza?
Spesso si manifesta dapprima un raffreddore o una qualsiasi infezione delle vie aeree superiori. Di solito, entro una settimana dalla comparsa del raffreddore, l'ammalato può presentare un rapido peggioramento, con un brusco aumento della temperatura corporea, sino a 38,5-39,5 °C, a volte di più, a volte di meno. Può anche esserci un violento brivido iniziale. Al tempo stesso si manifesta, di solito, dolore pleurico dalla parte del polmone colpito. La respirazione diviene molto frequente e il paziente ha la sensazione di essere seriamente ammalato. All'inizio può comparire una tosse secca, dolorosa, ma presto incomincia l'eliminazione dell'escreato. Spesso si sviluppa sulle labbra un herpes simplex.

Quali sono le caratteristiche dell'espettorato (sputo) nella polmonite?
L'espettorato dell'ammalato di polmonite è di colore rugginoso. I movimenti accentuano il dolore; per lo stesso motivo la respirazione risulta superficiale, giacché i respiri profondi accentuano le fitte dolorose. Il malato appare inoltre angosciato, con un certo affanno respiratorio (dispnea) e con un colorito bluastro al volto, alle labbra e ai lobi delle orecchie.

Il paziente con pleurite presenta un'alterazione del timbro della voce?
Sì. Se l'infiammazione dei foglietti : accompagna a un versamento pleurico, sarà all'ascoltazione una trasmissione de la voce di tipo belante (egofonia), oppure una trasmissione più chiara (bror cofonia) attraverso la parete toracica.
dovuta alla presenza di particelle di sangue alterato proveniente dalla zona del tessuto polmonare infiammato e quind infarcito di sostanze di degenerazione de tessuto stesso. L'espettorato è spesso viscoso e difficile da espellere; in alcun casi può anche essere purulento o leggermente striato di sangue.

Com'è il volto di una persona con la polmonite?
Fin dall'inizio il volto dell'ammalato appare congestionato. Il paziente è alla continua ricerca di aria, soffre per i dolori al torace; la cianosi alle labbra, al volte e alle estremità delle dita è in continue aumento, perché il paziente trattiene l'anidride carbonica a causa della riduzione della ventilazione polmonare.

mercoledì 2 aprile 2008

Che cos'è la tubercolosi polmonare

È una malattia che ha fatto molte vittime. Non si può certo definire sparita, ma comunque perfettamente controllata, anche nei casi più gravi. Nella maggioranza dei casi il germe entra nelle vie aeree durante la respirazione. Una volta entrato si insedia negli alveoli polmonari dove si stabilisce dando origine a un processo infiammatorio chiamato tubercolosi primaria. Le età più colpite sono quelle fra i 20 e i 30 anni e dai 60 in poi. La tubercolosi infatti, tutt'ora, non è rara tra gli anziani come si può ritenere comunemente. La diagnosi viene confermata dagli esami radiologici dei polmoni e dall'esame microscopico dell'escreato che presenta i bacilli di Koch. I sintomi sono la febbre, un senso di stanchezza, un dimagramento abbastanza rapido, sudorazione abbondante, soprattutto notturna, dolori un po' dappertutto quasi simili a quelli reumatici.
Il processo primario si articola in tre fasi: nella prima fase il tessuto polmonare reagisce alla presenza dei bacilli di Koch e all'azione tossica che esercitano sulle cellule alveolari: da questi escono globuli rossi, globuli bianchi e una buona dose di essudato che insieme formano una rete di fibrina. La seconda fase è quella in cui, oltre alla zona di polmone direttamente colpita vengono coinvolti anche i vasi linfatici dove scorre la linfa proveniente dai focolai; subentra allora una linfangite (infiammazione dei vasi linfatici). Dal processo infiammatorio dei vasi linfatici vengono interessate anche le ghiandole linfatiche cui arriva la linfa proveniente dai vasi. In questa terza fase si instaura così anche l'adenopatia. Questo processo può concludersi con il riassorbimento della sostanza caseosa e con un perfetto ripristino della struttura polmonare oppure, non potendo ricostruirsi, viene avvolta da tessuto connettivo e isolata. Se la tubercolosi dello stato primario non guarisce, ma peggiora, si instaura la tisi, ossia una caverna polmonare in cui si insediano i bacilli.

domenica 30 marzo 2008

Chi ha sofferto di cuore polmonare può riprendere una vita normale?

Dipende. In alcuni pazienti l'insufficienza cardiaca è molto difficilmente reversibile; in altri è il contrario. Dipende dalla malattia polmonare che ha originato il problema. Come ho già detto, il tessuto polmonare andato perduto non può essere rimpiazzato. Per cui se l'enfisema è in uno stadio avanzato, la prognosi è in genere riservata.