sabato 19 aprile 2008

Schegge

Piccoli corpi estranei appuntiti, di ferro, di pietra o di legno possono accidentalmente penetrare nella pelle, specie delle mani e dei piedi, le due parti del corpo più esposte a questo tipo di lesione.
Quando il corpo estraneo è penetrato in profondità, tanto da non essere visibile, solo un medico, dotato di un adatto strumentario che preveda anche la possibilità di servirsi dei raggi X, è in grado di estrarre la scheggia.

Quando invece essa è sporgente basterà afferrarla con una pinza, estraendola con la stessa angolazione con cui è penetrata. È buona regola esercitare poi nel punto di penetrazione una energica spremitura digitale, allo scopo di far uscire qualche goccia di sangue, disinfettare con tintura di iodio e ricoprire la piccola ferita con garza sterile. Non bisogna mai dimenticare di rivolgersi al medico per attuare la profilassi antitetanica qualora il soggetto non sia stato precedentemente vaccinato.

Punture di ortiche

Sono causa di reazioni allergiche locali che si manifestano con rilievi pruriginosi e dolenti, tanto caratteristici che da loro deriva il nome diorticaria dato alle manifestazioni pressoché simili dell'allergia. La manifestazione è dovuta all'acido formico, contenuto in speciali botticelle sui peli dell'ortica; le botticelle hanno una punta di silice e sono molto fragili. Le punte penetrano nella pelle, le botticelle si rompono, l'acido formico scatena una reazione allergica.

La manifestazione dovuta alle ortiche si esaurisce nel giro di mezz'ora; solo in alcuni individui predisposti dura alcune ore. Chi è colpito da questo infortunio deve lavare la parte sotto un getto d'acqua, senza strofinarla, e poi spalmare delicatamente una pomata al cortisone (sempre senza sfregamenti che hanno un effetto controproducente).

Piaga

Una soluzione di continuo della copertura cutanea in qualsiasi parte del corpo che non accenni alla detersione, cicatrizzazione e guarigione spontanea, può considerarsi una piaga. Le piaghe hanno cause molteplici e sono sostenute da fattori patologici locali e generali.

Locali quali infezioni, incongruo trattamento o medicazioni sbagliate; generali quali infezioni, diabete, stasi, edemi. Le piaghe di più frequente osservazione sono quelle da varici agli arti inferiori. Il trattamento delle piaghe è strettamente medico e chirurgico: il soccorso deve limitarsi ad un lavaggio con acqua ossigenata e a una copertura con medicazione sterile.

Patereccio

Il patereccio è un ascesso ad un dito. Si distinguono: il giradito che è un piccolo ascesso attorno ad un'unghia e che può condurre alla sua caduta; il patereccio del polpastrello che può comportare rischi gravi (infezione ossea, setticemia ecc.). Bisogna al più presto fare esaminare il patereccio da un medico.

Orzaiolo

Gli orzaioli sono foruncoletti che si formano sulle palpebre degli occhi. Per la loro cura occorre fare impacchi caldi parecchie volte al giorno con soluzione salina sterile. Se l'orzaiolo persiste e aumenta di volume con notevole gonfiore palpebrale, è bene consultare il medico.

Orticaria

L'orticaria più che una malattia deve essere considerata una reazione cutanea dovuta a cause diverse (alimentari, farmacologiche, da contatto con metalli e altre sostanze, ecc.) e consiste in una eruzione di forma diversa (pomfi o chiazze) di colore rosa pallido che ha la caratteristica di provocare un intenso prurito e di scomparire in breve tempo. Esiste una predisposizione individuale verso l'orticaria, come verso tutte le malattie allergiche (rinite, asma bronchiale, ecc.), così come esistono sostanze in grado di provocare, più facilmente di altre, tale caratteristica reazione.

Tra gli alimenti più spesso in causa vi sono : pesce, fragole, uova, cioccolato, carne, farina. Tra le medicine sono incriminate: l'aspirina, i barbiturici, il chinino, i sulfamidici, gli antibiotici. I metalli (ferro, alluminio ecc.), i detersivi, gli acidi e altre sostanze le più disparate possono, se entrano in contatto con la cute di soggetti predisposti, scatenare la caratteristica eruzione pruriginosa.

La terapia consiste prima di tutto nella sospensione o nell'allontanamento della sostanza responsabile, nell'uso di pomate antistaminiche e di antistaminici per via generale. Quando tutto ciò risulta inefficace è indispensabile ricorrere al medico.