IPERTENSIONE ENDOCRANICA, complesso costante dei sintomi di interesse neurologico che compaiono tutte le volte che la pressione aumenta all'interno della scatola cranica. Ciò accade per un tumore, per un edema cerebrale, per la chiusura dei fori che mettono in comunicazione i ventricoli cerebrali con la zona posta tra il sistema nervoso e la teca ossea (fori attraverso i quali defluisce il liquido cefalorachidiano), per una difficoltà all'uscita del sangue venoso (dovuta a stasi circolatoria) dal cranio e per un aumento nella secrezione del liquido cefalorachidiano.
I sintomi dell'ipertensione endocranica sono: la cefalea, accentuata dalla stazione eretta e dalla tosse (dovuta a compressione e stiramento delle arterie e delle fibre sensitive dei nervi cranici); il vomito (talora senza nausea, a getto, presente la mattina, facilitato dalle oscillazioni del capo); la papilla da stasi, cioè la papilla ottica che all'oftalmoscopio appare sollevata sul fondo dell'occhio, con margini sfumati e qualche emorragia; le vertigini; i cambiamenti di carattere; le convulsioni epilettiche; la paralisi del muscolo oculomotore resto esterno. Naturalmente non tutti i sintomi sono presenti contemporaneamente.
sabato 13 dicembre 2008
IPERTENSIONE DA FORMAGGIO, manifestazione morbosa
IPERTENSIONE DA FORMAGGIO, manifestazione morbosa che può comparire, sotto forma di una crisi ipertensiva, quando si consumino formaggi mentre si è in trattamento con farmaci contro gli stati depressivi, e precisamente con farmaci inibitori della monoaminossidasi (MAO), quali il parmodalin, il niamid, ecc. Questo effetto è dovuto alla presenza, nei formaggi, di tiramina, una sostanza che contrasta con il farmaco. La sintomatologia insorge bruscamente, con mal di capo, nausea, vomito, palpitazioni, mentre la pressione arteriosa sale notevolmente.
IPERSESSUALITA', aumento istinto sessuale
IPERSESSUALITA', aumento del normale istinto sessuale che, al caso limite, prende il nome di satiriasi nell'uomo e di ninfomania nella donna. Il normale istinto sessuale può, nell'uomo e nella donna, avere manifestazioni superiori alla media e determinare, in varia misura, degli stati ipersessuali. Si può passare da condizioni di relativa normalità, in cui l'ipersessualità è soltanto una componente del temperamento dell'individuo, a veri e propri stati patologici, tipo le già citate satiriasi e ninfornania. Questi stati ipersessuali, nell'uomo, si presentano con minore evidenza rispetto a quelli che caratterizzano la donna; soprattutto nei casi lievi, essi non hanno una componente organica così chiara come in certe manifestazioni di ipersessualità ormonica femminile.
IPERPROTEINEMIA, eccesso proteine nel sangue
IPERPROTEINEMIA, eccesso di sostanze proteiche nel sangue. Il tasso proteico totale nel sangue è di 70-80 g. per litro, con un rapporto globuline-albumina di 3,1-1,5 per cento. In condizioni patologiche questi valori possono variare. Si può avere iperproteinernia nell'ipertensione arteriosa, nel mieloma multiplo, in alcuni tipi di cirrosi, in alcune colangiti (i valori sono però incostanti). Ipoproteinernia si ha nelle nefrosi lipoidee, in alcuni stati nefritici, negli stati d'insufficienza epatica acuta, nel coma epatico, negli edemi da fame, nella cachessia, nel mixederna, in alcune malattie infettive, nelle ipotensioni arteriose.
IPERPOTASSIEMIA, o iperkalemia, eccesso di potassio nel sangue
IPERPOTASSIEMIA, o iperkalemia, eccesso di potassio nel sangue. Il potassio si trova nel plasma sanguigno e nelle emazie ad una concentrazione rispettivamente di 10-20 mg pq cento e di 340- 350 mg per cento. Il potassio è necessario all'anabolismo cellulare e al lavoro muscolare; in condizioni fisiologiche, diminuisce nel corso di esercizi muscolari violenti, per emozioni improvvise o prolungate; aumenta per ingestione di elevate quantità di vegetali o di sali che lo contengono. In condizioni patologiche, aumenta nelle nefropatie con diuresi diminuita, nel diabete scompensato, nelle convulsioni e nell'epilessia. Ipopotassiemia si ha nelle deficienze surrenali, in alcuni stati post-operatori e di malassorbimento intestinale.
IPERPLASIA GHIANDOLARE CISTICA
IPERPLASIA GHIANDOLARE CISTICA, evento patologico attualmente accettato non soltanto come una specifica lesione istopatologica della mucosa uterina (endometrio), ma come una complessa entità clinico-patologica. L'iperplasia ghiandolare cistica è caratterizzata da tipiche trasformazioni ovariche e da una irregolare proliferazione dell'endometrio, come risultato di una stimolazione estrogenica in assenza di una bilanciata produzione di progesterone. Anomalia conosciuta da molto tempo (sin dalla seconda metà dell'800 Robert, Robin e Nelaton la chiamarono endometrite fungosa), fu molto studiata successivamente da diversi Autori che la etichettarono con i più svariati nomi: endometrite cronica iperplastica (Olshausen), endometritis ovarialis (Brennecke), metropatia emorragica. (Schroder). La sua incidenza è tra le più alte fra le cause di emorragie uterine, e la più importante fra le cause delle cosiddette emorragie uterine funzionali.
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