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mercoledì 16 aprile 2008

la fatica

Quando l'attività lavorativa si è particolar­mente protratta e si sono spese molte energie, si può accusare una sensazione di fatica, loca­lizzata ad una certa regione muscolare o gene­ralizzata, che impone all'organismo un più lungo riposo: quello che intercorre, appunto, tra una giornata lavorativa e l'altra e che inclu­de il sonno. Vi sono però casi in cui la stanchez­za non scompare neppure con il riposo notturno, e la nuova giornata vede l'uomo iniziare la sua attività ancora affaticato. Giorno dopo giorno si verificherà un accumu­lo crescente di stanchezza, una sorta di vero e proprio esaurimento caratterizzato non solo da un calo di rendimento ma anche da sensa­zioni di malessere generale, di repulsione per il lavoro, di desiderio di dormire. Tale condizio­ne indubbiamente patologica richiede spe­cifiche misure sull'uomo (adeguato riposo) e sulle condizioni lavorative (riduzione del cari­co di lavoro). La fatica quindi è una conse­guenza di modificazioni biologiche locali che finiscono con l'interessare poi, progressiva­mente, l'intero organismo. Non va ignorato, tuttavia, che la fatica non è sempre e solo conseguenza di un superlavoro di un apparato o dell'intero organismo, ma può essere indotta o accentuata da fattori psi­cologici.

mercoledì 9 aprile 2008

Sindromi da malassorbimento disturbi gastrointestinali

Che cosa sono le sindromi da malassorbimento?
Le sindromi da malassorbimento sono quadri clinici caratterizzati da disturbi gastrointestinali e nutrizionali dovuti a un difettoso passaggio delle sostanze nutritive dall'intestino all'organismo. Il malassorbimento può interessare tutte le sostanze alimentari o la maggior parte e in questo caso si parlerà di malassorbimento globale, oppure può riguardare specificatamente una sostanza, in questo caso si parlerà di malassorbimento selettivo.

Il malassorbimento è una malattia o un sintomo?
Nella maggior parte dei casi il malassorbimento è un sintomo, cioè è un fenomeno che accompagna le più diverse malattie gastrointestinali che provocano alterazioni anatomiche e funzionali dell'intestino tenue oppure si associa a malattie del fegato e del pancreas capaci di alterare la digestione delle sostanze nutritive. Bisogna però ricordare che esistono anche, seppure molto meno frequenti, forme di malassorbimento primario che possono essere legate a cause ereditarie.

Dolori addominali diffusi, talora tipo crampo, sono la manifestazione di una forma di malassorbimento?
Il dolore addominale è sempre difficile da interpretare, perché può essere provocato da varie malattie. Nelle sindromi da malassorbimento la sintomatologia addominale più frequente è costituita da una dolenzia diffusa, talora con dolori di tipo crampiforme che possono essere provocati o esacerbati dall'ingestione di sostanze irritanti. Il dolore tuttavia non è l'unico sintomo, spesso sono presenti altri disturbi più specifici e che hanno una maggiore importanza per permettere al medico di riconoscere la malattia.

La diarrea può essere sinonimo di sindrome da malassorbimento o invece ne è un sintomo?
La diarrea grassosa, chiamata dai medici steatorrea, è il segno più comune, quasi costante, di tutte le forme di malassorbimento, primitive o secondarie ad altre malattie; rimane quindi un fenomeno molto importante per il loro riconoscimento. Le feci hanno un aspetto poltaceo, sono grasse, lucenti, grigiastre e fortemente maleodoranti a causa della degradazione batterica delle sostanze non assorbite. Il numero delle scariche giornaliere può variare in maniera molto ampia; la quantità delle feci è di solito molto abbondante, tranne in pochissimi casi nei quali può essere del tutto normale.

Come si può definire la diarrea?
La diarrea può essere definita in base a modificazioni dell'alvo, caratterizzate da aumento del numero delle scariche (nel soggetto normale non sono superiori a 2 al giorno), aumento della quantità delle feci e alterazione della consistenza. Nel malassorbimento le feci sono per lo più poltacee e maleodoranti.

Un soggetto con malassorbimento può avere una sensazione di peso addominale?
Il peso, e soprattutto la distensione dell'addome, sono disturbi dovuti alla produzione di gas sia per un'alterazione della flora intestinale sia per un'accentuata degradazione di acidi grassi, che non vengono assorbiti, di carboidrati, di proteine con conseguente formazione di sostanze volatili e capaci di irritare la parete intestinale.
Tutto questo quadro sintomatologico si verifica spesso nelle sindromi da malassorbimento creando al paziente un notevole malessere.

domenica 6 aprile 2008

Irregolarità delle funzioni intestinali

Cosa vuol dire avere irregolarità delle funzioni intestinali?
L'intestino, lungo tutto il suo tratto, svolge funzioni di digestione, di assorbimento, di secrezione e di trasporto di sostanze che, una volta elaborate, in parte vengono utilizzate dall'organismo, e in parte vengono eliminate con le feci. L'alterazione di una o più funzioni intestinali comporta la comparsa di sintomi di varia natura, che vanno da dolori crampiformi dell'addome sino a diarrea
0 stipsi con nausea e vomito. Le funzioni intestinali possono essere alterate da cause organiche, ma talvolta riconoscono anche cause di natura psicosomatica; gli stress psicoemotivi, per esempio, sono responsabili di un'eccessiva stimolazione parasimpatica e possono scatenare processi d'irritazione del colon.