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venerdì 4 aprile 2008

Crisi asmatica

Come si presenta un asmatico durante una crisi?
Il paziente improvvisamente, magari svegliandosi bruscamente dal sonno, o qualche volta gradualmente, dopo un periodo di irrequietezza, incomincia a respirare con maggiore frequenza ed avverte una sensazione sempre più intensa di affanno, di soffocazione, di fame d'aria, così da entrare in uno stato di angoscia che si riflette nell'espressione del volto. È pallido, talora cianotico, suda, impegna nello sforzo per respirare tutti i muscoli ausiliari della respirazione, cerca l'aria avvicinandosi alla finestra, ha tosse dapprima secca e stizzosa, che poi tende a dare esito a un'espettorato prima denso e vischioso e poi più fluido; con la comparsa dell'espettorazione più fluida diminuisce la sofferenza.

Cosa dovrebbe fare un asmatico durante una crisi?
L'asmatico durante l'attacco dovrebbe mantenersi il più possibile calmo, favorire la fuoriuscita dell'aria dai polmoni, emettendola attraverso le labbra socchiuse come se volesse « soffiare » per ravvivare un fuoco; inspirare, tirare cioè dentro il fiato, attraverso il naso il più piano possibile. Inspirazioni violente e scomposte, soprattutto se effettuate attraverso la bocca, servono a « gonfiare » più lo stomaco che i polmoni. Occorre tenere presente poi, che è sempre necessario l'intervento del medico per correggere una crisi asmatica di una certa entità.
Durante la crisi asmatica il soggetto cerca istintivamente di alzarsi e chinarsi in avanti, assumendo quella posizione che i medici chiamano genupettorale, per favorire la respirazione.

Quanto può durare una crisi asmatica?
L'accesso asmatico ha una durata e una intensità variabili; spesso si esaurisce in una, due ore; più raramente in meno di un'ora. In molti casi si protrae per molte ore e talvolta, con periodi di modesta attenuazione, per qualche giorno (stato di male asmatico); in questa situazione l'ammalato non riesce a riposare, si alimenta scarsamente ed appare in uno stato di grave e profonda depressione sia fisica che psichica.

Quali sono le sostanze responsabili della crisi asmatica?
I fattori principali sono gli allergeni, ma le sostanze attive responsabili direttamente delle broncocostrizioni sarebbero l'istamina, le sostanze a reazione lenta (SRS-A), la plasmachinina, la serotonina e l'acetolcolina tutte liberate da alcune cellule presenti nei bronchi, che reagiscono cosi allo stimolo allergico

Malattie con sintomi tosse catarro e dispnea

Quali sono le malattie che hanno in comune dei sintomi come tosse, catarro e dispnea?
Sono diverse, per esempio una semplice infiammazione della trachea (tracheite), un'irritazione dei grossi bronchi (bronchite), uno stato infiammatorio dei bronchi più sottili (bronchiolite) ed una profonda alterazione e modificazione della struttura polmonare (enfisema).

Che significato ha la colorazione del catarro?
La colorazione del catarro significa che, alla primitiva infiammazione della mucosa bronchiale, si è associata e sovrapposta l'azione di un germe che in alcuni casi dà una colorazione specifica e tipie all'espettorato.

Perché si ha ipersudorazione?
Un'abbondante sudorazione significa chi la congestione delle vie aeree più piccoli (bronchioli) ha interessato le vie linfati che profonde che traggono origine dalh pareti delle diramazioni bronchiali.

Perché vi può essere una dispnea anche a riposo?
La dispnea anche a riposo è dovuta ac un grado di ostruzione bronchiale elevato che non permette il passaggio dell'aria a livello delle più piccole vie respiratorie.

Bronchite acuta e tosse nelle bronchiti

Il dolore al torace può essere considerato un sintomo della bronchite acuta?
No, il dolore al torace non può essere considerato un sintomo. Esso può dipendere, talvolta, dalla tosse provocata dalla bronchite ed è una conseguenza del lavoro a cui sono sottoposti i muscoli accessori ed intercostali della respirazione.

Che significato ha la tosse nelle bronchiti?
La tosse può essere causata sia dalle stimolazioni provocate dalle lesioni presenti a livello della mucosa bronchiale, sia dalla presenza di secrezioni abnormi sia dal combinarsi di entrambi questi fattori. Essa rappresenta il tentativo di allontanare il materiale che ristagna nei bronchi.

E' utile curare la tosse?
È importante sapere che la tosse, che allontana il catarro dai bronchi, non deve mai essere soppressa almeno in un primo tempo; essa è una forma di difesa del nostro organismo.
È dunque più consigliabile favorire la « maturazione » del catarro con farmaci adeguati in modo che possa essere più facilmente rimosso con i colpi di tosse. Attenzione perciò agli sciroppi e alle gocce che spesso usiamo sconsideratamente: non ci servono a nulla, perché scomparso il catarro cesserà anche la tosse.

Cos'è l'espettorato?
L'espettorato, chiamato comunemente anche catarro, è una secrezione derivante dalla infiammazione e dal gonfiore (edema) della mucosa bronchiale; esso può essere talvolta molto scarso ma, più spesso, è in quantità piuttosto abbondante. Dal punto di vista fisico l'espettorato può essere denso, vischioso, e viene emesso talvolta sotto forma di filamenti o addirittura in forma di tappetti.

Perché si può avere affanno (dispnea) nelle bronchiti?
I motivi della dispnea sono fondamentalmente due: uno è rappresentato dalla diminuita pervietà (passaggio) delle vie respiratorie nasali, come avviene nei comuni raffreddori, l'altro è rappresentato dall'ostacolo che l'aria trova al passaggio attraverso i bronchioli, sede di processo infiammatorio.