I soggetti colpiti da febbre tifoidea possono infettare altre persone?
I pazienti colpiti da febbre tifoidea eliminano la Salmonella typhi attraverso le feci. Ma sembra che qualsiasi liquido del corpo possa contenere questo microrganismo. In tal modo, qualsiasi contatto fra sano e malato può favorire l'infezione. Le più grosse epidemie di febbre tifoidea si manifestano dove il sistema delle fognature è insufficiente.
È più facile che contragga l'infezione tifoidea una persona ricca o povera?
Una volta l'infezione tifoidea era molto più diffusa per le scadenti condizioni sanitarie e per le insufficienti condizioni igieniche; colpiva in prevalenza quei gruppi di persone che vivevano in condizioni di igiene precarie. Attualmente la febbre tifoidea, con il miglioramento delle condizioni socioeconomiche, è meno diffusa, ma la possibilità di contagio, attraverso i frutti di mare, riporta la Salmonella typhi alla portata di tutti, costituendo un rischio permanente.
Esistono insetti capaci di diffondere l'infezione tifoidea?
Le mosche e altri insetti possono trasportare gli agenti infettanti,. cioè le salmonelle, dalle feci o da altri materiali infettati sul cibo e sulle bevande, favorendo in tal modo la disseminazione dell'infezione tifoidea.
martedì 8 aprile 2008
Dolore ulcera
Se uno soffre di sonnolenza subito dopo i pasti è ammalato di ulcera?
La sonnolenza che si manifesta subito dopo i pasti dimostra piuttosto l'esistenza di una malattia delle vie biliari, ad esempio calcoli nella cistifellea. Può anche essere presente nell'ulcera, ma associata ad altri disturbi digestivi.
I contrasti familiari possono favorire la comparsa di manifestazioni ulcerose?
Sì, soprattutto quando questi contrasti comportano reazioni di tipo inconscio (aggressività repressa, forti sentimenti di colpa verso gli altri) che si prolungano nel tempo e provocano riflessi di tipo condizionato, capaci di alterare la normale attività gastrica e intestinale.
Il fumo può favorire la comparsa di ulcera gastroduodenale?
Molti ritengono che il fumo possa favorire la comparsa di ulcera perché la nicotina riduce la produzione di bicarbonati da parte del pancreas, con conseguente diminuita neutralizzazione dell'acidità del succo gastrico. Pertanto è consigliabile che gli ammalati di ulcera gastrica non fumino. Inoltre il fumo è la « spia » di una tensione nervosa che già di per sé predispone all'ulcera.
Le bevande alcooliche sono pericolose per il paziente ulceroso?
L'alcool è assolutamente proibito per questi ammalati giacché stimola la produzione di acido cloridrico nello stomaco; inoltre danneggia direttamente la mucosa gastrica.
Il dolore dell'ulcera si avverte di più durante il giorno o la notte?
Il dolore dell'ulcera duodenale è più frequentemente notturno. Nell'ulcera gastrica invece il dolore si avverte prevalentemente durante il giorno (dopo i pasti) ed è più prolungato.
La sonnolenza che si manifesta subito dopo i pasti dimostra piuttosto l'esistenza di una malattia delle vie biliari, ad esempio calcoli nella cistifellea. Può anche essere presente nell'ulcera, ma associata ad altri disturbi digestivi.
I contrasti familiari possono favorire la comparsa di manifestazioni ulcerose?
Sì, soprattutto quando questi contrasti comportano reazioni di tipo inconscio (aggressività repressa, forti sentimenti di colpa verso gli altri) che si prolungano nel tempo e provocano riflessi di tipo condizionato, capaci di alterare la normale attività gastrica e intestinale.
Il fumo può favorire la comparsa di ulcera gastroduodenale?
Molti ritengono che il fumo possa favorire la comparsa di ulcera perché la nicotina riduce la produzione di bicarbonati da parte del pancreas, con conseguente diminuita neutralizzazione dell'acidità del succo gastrico. Pertanto è consigliabile che gli ammalati di ulcera gastrica non fumino. Inoltre il fumo è la « spia » di una tensione nervosa che già di per sé predispone all'ulcera.
Le bevande alcooliche sono pericolose per il paziente ulceroso?
L'alcool è assolutamente proibito per questi ammalati giacché stimola la produzione di acido cloridrico nello stomaco; inoltre danneggia direttamente la mucosa gastrica.
Il dolore dell'ulcera si avverte di più durante il giorno o la notte?
Il dolore dell'ulcera duodenale è più frequentemente notturno. Nell'ulcera gastrica invece il dolore si avverte prevalentemente durante il giorno (dopo i pasti) ed è più prolungato.
lunedì 7 aprile 2008
Ulcera gastroduodenale lesioni ulcerose
Sono più colpite dall'ulcera gastroduodenale le casalinghe oppure le donne che lavorano?
Fra le casalinghe appaiono più predisposte al rischio dell'ulcera gastroduodenale quelle con maggiore numero di figli, con difficoltà socioeconomiche o con problemi di tipo affettivo con gli altri membri della famiglia. Per le donne inserite nel mondo del lavoro avranno influenza anche altri fattori quali tipo e ambiente di lavoro, rapporti di lavoro, situazioni familiari.
La costante preoccupazione dei genitori sul modo di allevare i figli può in qualche modo favorire la comparsa di un'ulcera gastroduodenale?
Normalmente no. Però le situazioni variano da caso a caso, non tanto per quanto riguarda il numero dei figli quanto piuttosto per la partecipazione emotiva della madre ai loro problemi. Oggi questo aspetto è diventato particolarmente importante per la difficoltà presentata da molti genitori a capire le situazioni in cui vivono i figli.
I disturbi del ciclo mestruale possono facilitare l'insorgenza di lesioni ulcerose? Es. l'uso della « pillola »?
Di solito no. Sembrerebbe che gli ormoni femminili svolgano una funzione protettiva come dimostrerebbe la minore incidenza dell'ulcera gastroduodenale nelle donne ancora in età feconda.
L'ulcera gastroduodenale può modificare il carattere? Un ammalato di ulcera diventa più nervoso, aggressivo, intollerante?
Esiste qui una specie di circolo vizioso: da un lato, il paziente con ulcera diventa spesso più nervoso e aggressivo a causa dei suoi disturbi, dall'altra, l'individuo già nervoso con tendenza all'introversione è più facilmente esposto all'ulcera. Di importanza fondamentale sono l'ambiente familiare e anche quello di lavoro che possono « spezzare » questa specie di circolo ed evitare, o almeno attenuare, il rischio dell'ulcera gastroduodenale.
Chi soffre di ulcera riesce a dormire normalmente?
No; soprattutto chi soffre di ulcera duodenale è spesso svegliato (verso le 2-3 di notte) da un dolore che può essere sopito mangiando qualche cosa.
Fra le casalinghe appaiono più predisposte al rischio dell'ulcera gastroduodenale quelle con maggiore numero di figli, con difficoltà socioeconomiche o con problemi di tipo affettivo con gli altri membri della famiglia. Per le donne inserite nel mondo del lavoro avranno influenza anche altri fattori quali tipo e ambiente di lavoro, rapporti di lavoro, situazioni familiari.
La costante preoccupazione dei genitori sul modo di allevare i figli può in qualche modo favorire la comparsa di un'ulcera gastroduodenale?
Normalmente no. Però le situazioni variano da caso a caso, non tanto per quanto riguarda il numero dei figli quanto piuttosto per la partecipazione emotiva della madre ai loro problemi. Oggi questo aspetto è diventato particolarmente importante per la difficoltà presentata da molti genitori a capire le situazioni in cui vivono i figli.
I disturbi del ciclo mestruale possono facilitare l'insorgenza di lesioni ulcerose? Es. l'uso della « pillola »?
Di solito no. Sembrerebbe che gli ormoni femminili svolgano una funzione protettiva come dimostrerebbe la minore incidenza dell'ulcera gastroduodenale nelle donne ancora in età feconda.
L'ulcera gastroduodenale può modificare il carattere? Un ammalato di ulcera diventa più nervoso, aggressivo, intollerante?
Esiste qui una specie di circolo vizioso: da un lato, il paziente con ulcera diventa spesso più nervoso e aggressivo a causa dei suoi disturbi, dall'altra, l'individuo già nervoso con tendenza all'introversione è più facilmente esposto all'ulcera. Di importanza fondamentale sono l'ambiente familiare e anche quello di lavoro che possono « spezzare » questa specie di circolo ed evitare, o almeno attenuare, il rischio dell'ulcera gastroduodenale.
Chi soffre di ulcera riesce a dormire normalmente?
No; soprattutto chi soffre di ulcera duodenale è spesso svegliato (verso le 2-3 di notte) da un dolore che può essere sopito mangiando qualche cosa.
Emorragia dalla bocca
Che cosa significa avere un'emorragia dalla bocca?
L'emorragia dalla bocca, o ematemesi, può essere causata da diverse malattie. Le emorragie più abbondanti sono quelle secondarie a rottura delle varici esofagee (dilatazione delle vene esofagee), sintomatiche di ipertensione portale (ad esempio in corso di cirrosi epatica). Tra le altre cause sono da ricordare le ulcere, i tumori, localizzati nella porzione alta del tubo gastroenterico (esofago, stomaco, duodeno). Bisogna ricordare inoltre la possibilità che una abbondante emorragia dalla bocca può essere dovuta a una gastrite erosiva, causata ad esempio dall'ingestione di poche compresse di aspirina.
L'emorragia dalla bocca, o ematemesi, può essere causata da diverse malattie. Le emorragie più abbondanti sono quelle secondarie a rottura delle varici esofagee (dilatazione delle vene esofagee), sintomatiche di ipertensione portale (ad esempio in corso di cirrosi epatica). Tra le altre cause sono da ricordare le ulcere, i tumori, localizzati nella porzione alta del tubo gastroenterico (esofago, stomaco, duodeno). Bisogna ricordare inoltre la possibilità che una abbondante emorragia dalla bocca può essere dovuta a una gastrite erosiva, causata ad esempio dall'ingestione di poche compresse di aspirina.
domenica 6 aprile 2008
Terapia coliti
Esiste una terapia radicale delle coliti?
La risposta a questa domanda presume una definizione precisa del termine di colite. Colite significa infiammazione del colon: sono pertanto coliti la colite ulcerosa, la colite granulomatosa, la colite amebica, varie coliti batteriche e via dicendo. Non è quindi corretto l'uso del termine colite per quei frequenti disturbi funzionali, del colon in particolare e dell'intestino in genere, che comunemente si indicano come coliti, ma che niente hanno di infiammatorio. L'esatta denominazione di questo quadro è "sindrome del colon (o dell'intestino) irritabile". Per questa sindrome può esistere una terapia radicale quando si riconosce un definito fattore eziologico (per esempio l'abuso di lassativi). Il più delle volte la
eziopatogenesi della malattia è multifattoriale e quindi complessa, e la terapia difficilmente ha valore risolutivo.
Il malato può condurre una vita normale?
malato deve avere riguardo per alcuni fattori spesso implicati nella genesi e nel mantenimento dei disturbi, quali la dieta, il ritmo di vita, gli stress, e via dicendo. Di solito questo malato è in grado di continuare la sua attività lavorativa.
Qual è la terapia migliore per le enteriti? Esistono novità farmacologiche nel settore?
La terapia migliore per le enteriti implica, come sempre, il riconoscimento della causa che le sostiene. Se si riesce a pervenire a questo riconoscimento, la terapia può essere definitivamente efficace. Quando ciò non avviene, e questo può anche dipendere dal fatto che la causa è ancora sconosciuta, la terapia può essere solamente sintomatica.
La risposta a questa domanda presume una definizione precisa del termine di colite. Colite significa infiammazione del colon: sono pertanto coliti la colite ulcerosa, la colite granulomatosa, la colite amebica, varie coliti batteriche e via dicendo. Non è quindi corretto l'uso del termine colite per quei frequenti disturbi funzionali, del colon in particolare e dell'intestino in genere, che comunemente si indicano come coliti, ma che niente hanno di infiammatorio. L'esatta denominazione di questo quadro è "sindrome del colon (o dell'intestino) irritabile". Per questa sindrome può esistere una terapia radicale quando si riconosce un definito fattore eziologico (per esempio l'abuso di lassativi). Il più delle volte la
eziopatogenesi della malattia è multifattoriale e quindi complessa, e la terapia difficilmente ha valore risolutivo.
Il malato può condurre una vita normale?
malato deve avere riguardo per alcuni fattori spesso implicati nella genesi e nel mantenimento dei disturbi, quali la dieta, il ritmo di vita, gli stress, e via dicendo. Di solito questo malato è in grado di continuare la sua attività lavorativa.
Qual è la terapia migliore per le enteriti? Esistono novità farmacologiche nel settore?
La terapia migliore per le enteriti implica, come sempre, il riconoscimento della causa che le sostiene. Se si riesce a pervenire a questo riconoscimento, la terapia può essere definitivamente efficace. Quando ciò non avviene, e questo può anche dipendere dal fatto che la causa è ancora sconosciuta, la terapia può essere solamente sintomatica.
Esami del sangue sono utili per la diagnosi di enterocolite
Gli esami del sangue sono utili per la diagnosi di enterocolite?
Ai fini diagnostici gli esami del sangue non sempre forniscono immediatamente informazioni utili; talvolta sono negativi, altre volte invece possono essere in parte alterati come fatto secondario alla malattia stessa. È senz'altro più utile, nelle forme acute, l'esame delle feci.
Quali esami del sangue possono essere alterati in corso di enterocolite?
Gli esami del sangue più comunemente alterati sono: la velocità di sedimentazione; l'esame emocromocitometrico (globuli rossi, globuli bianchi, emoglobina); gli elettroliti (sodio, potassio, calcio) e le proteine plasmatiche. Se è associata una patologia di altri organi si possono avere alterazioni di esami più specifici.
Ai fini diagnostici gli esami del sangue non sempre forniscono immediatamente informazioni utili; talvolta sono negativi, altre volte invece possono essere in parte alterati come fatto secondario alla malattia stessa. È senz'altro più utile, nelle forme acute, l'esame delle feci.
Quali esami del sangue possono essere alterati in corso di enterocolite?
Gli esami del sangue più comunemente alterati sono: la velocità di sedimentazione; l'esame emocromocitometrico (globuli rossi, globuli bianchi, emoglobina); gli elettroliti (sodio, potassio, calcio) e le proteine plasmatiche. Se è associata una patologia di altri organi si possono avere alterazioni di esami più specifici.
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