giovedì 4 marzo 2010

Bezoario

Bezoario è un termine che deriva dal persiano pad (protezione) e zahr (veleno), divenuto in arabo bazhar ed in latino medievale bezoar. Indica un corpo estraneo, qualche volta commisto a cibo, presente nelle vie digerenti di alcuni ruminanti ma anche dell'uomo.

Il significato del termine è controverso in quanto secondo alcuni esso serviva ad indicare i calcoli presenti nelle vie biliari dei cammelli ma più verosimilmente invece esso indicava le formazioni riscontrate nelle vie digerenti degli animali macellati.

Altrettanto diverse sono le spiegazioni che si possono dare al fatto che in molte culture i bezoari furono ritenuti di volta in volta amuleti o capaci di guarire alcune malattie, dalla infertilità alle vertigini, o potenti antidoti contro alcuni veleni. Si riteneva addirittura che il bere da un recipiente che avesse contenuto un bezoario potesse impedire ad eventuali veleni versati nel liquido di avere effetto.

I bezoar si trovano in genere sotto due forme:

* fitobezoario: formato in particolare da fibre vegetali
* tricobezoario: formato da ammassi di peli o capelli

La presenza dei tricobezoari nel canale digerente degli animali viene spiegata con l'abitudine che hanno alcuni di essi di leccarsi il pelame, con conseguente ingestione di peli che si raccolgono nell'intestino. Nel caso di riscontro in soggetti umani in genere si attribuisce la causa alla mania che hanno alcune persone di afferrare in bocca la punta dei capelli, finendo con il masticarli ed ingerirli inavvertitamente. Di fatto la cosa accade più frequentemente in soggetti con problemi psichici.