sabato 7 febbraio 2009

OSTEORADIONECROSI, disfacimento e morte della sostanza ossea

OSTEORADIONECROSI, disfacimento e morte della sostanza ossea in seguito all'azione delle radiazioni ionizzanti fornite dalle più varie sorgenti (raggi X, radium, bomba al cobalto, betatrone, isotopi radiattivi). Generalmente si verifica in seguito a trattamenti molto intensi e ad alte dosi, quali vengono effettuati nella cura di forme cancerose e dei tumori maligni in genere. L'osso che va incontro alla necrosi si trova nel settore scheletrico irradiato, e la lesione si rende manifesta a qualche mese di distanza dalla fine del trattamento. A seguito della distruzione del tessuto viene a demarcarsi un frammento di osso necrotizzato, sotto forma di vero e proprio sequestro (vedi osteomielite) che può eliminarsi anche spontaneamente. In altri casi invece si rende necessario un intervento chirurgico per provvedere alla rimozione. Non si tratta di forma dolorosa. Oltre all'indagine clinica, con l'esame radiologico si evidenzia la zona necrotizzata per valutarne l'estensione e ricercare eventuali altri distretti interessati e l'esistenza di sequestri. Spetterà al radiologo una esatta valutazione della lesione, soprattutto per distinguerla da un'alterazione di natura neoplastica, con la quale può anche venir confusa per certi aspetti radiologici.