domenica 8 febbraio 2009

PARALISI

PARALISI, termine neuropsichiatrico con il quale si indica l'incapacità (dovuta ad una lesione organica del sistema nervoso centrale o periferico, ad una sofferenza dei muscoli, o alla incapacità psicologica) di compiere un movimento. Per consuetudine il termine descrive (impropriamente) il blocco della motricità della muscolatura striata volontaria, ma si può avere anche paralisi della muscolatura liscia vegetativa (vasoparalisí, atonia intestinale, ecc.). Si distinguono clinicamente una paralisi flaccida, nella quale il muscolo è molle e privo di tono, ed una paralisi spastica, in cui il muscolo non si muove volontariamente, ma resta contratto in permanenza. Il comando del movimento ai muscoli ha la sua sede nella corteccia cerebrale (area motoria dei lobi frontali). Da questa zona partono due gruppi di fibre nervose dirette alle cellule del midollo spinale. Uno di essi prende il nome di vie piramidali ed è caratterizzato dal fatto di raggiungere il midollo spinale senza interrompersi; l'altro prende il nome di vie extrapiramidali e, prima di raggiungere le stesse cellule del midollo spinale, si interrompe in un certo numero di stazioni intermedie.