sabato 6 settembre 2008

ARTERIOPATIE, malattie delle arterie

ARTERIOPATIE, malattie delle arterie in senso lato che comprendono le forme organiche, in cui esiste un danno della parete arteriosa, e le forme funzionali, in cui il vaso è solitamente indenne, ma soggetto a sollecitazioni di natura fisica, chimica, tossica, nervosa, che modificano il flusso sanguigno. Le arteriopatie organiche, che dominano oggi il campo, si devono distinguere a loro volta in degenerative e infiammatorie, le prime molto più diffuse delle seconde.

Queste affezioni infiammatorie o degenerative della parete interna delle arterie {tunica intima), si estendono alle altre due tuniche da cui l'arteria è composta {mediana e esterna ). Nel primo caso la medicina parla di arterite (tipica tra esse è il morbo di Leo-Biirger; vedi, Bürger, morbo di); nel secondo caso di arteriopatia degenerativa: queste ultime forme sono secondarie, in ordine di frequenza, alle seguenti ma lattie generali: arteriosclerosi (arteriopatia arteriosclerotica ), diabete ( arteriopatia diabetica ), sifilide (arteriopatia sifilitica o luetica). Il primato delle arteriopatie degenerative va attribuito aìl'arteriosclerosi ormai epidemica nell'attuale società nella misura in cui la vita dell'uomo si allunga.

Quando il lumen, cioè il foro dell'arteria, si occlude completamente, si parla di arterite obliterante. Obliterare deriva dal latino, e significa cancellare. Ed infatti a valle dell'occlusione dell'arteria (ad esempio ai piedi, alle braccia), il polso risulta « cancellato »: cioè non si percepisce più premendo l'arteria distale con il polpastrello delle dita, come nella persona sana. I sintomi a carico del distretto ove esiste una arteriopatia obliterante sono: sensazione di freddo all'arto colpito, formicolii, talora dolore, specie nel movimento e negli sforzi dell'arto interessato.

Più frequentemente le arteriopatie si instaurano alle gambe; pertanto in questa sede compare dolore sotto forma di crampi muscolari, provocati soprattutto dallo sforzo e dal movimento, mentre si corre o si cammina. In quest'ultimo caso si usa anche il termine di angina delle gambe. Se trascurata, l'arteriopatia degenera, provoca un'anemia a valle dell'occlusione, un pallore del segmento che rimane privo di sangue (ischemia) e, a lungo andare, una cancrena da affidare al chirurgo per la disobliterazione dell'arteria (cioè per la disostruzione arteriosa mediante bisturi).
come si previene. Contrastando la malattia di base, cioè il processo infiammatorio, nelle arteriti; il processo degenerativo, nelle arteriopatie arterioscle-rotiche, luetiche, diabetiche. Occorre, in ogni caso, impedire che l'arteriopatia passi dalla fase asfittica, cioè di pallore, a quella cancrenosa.