venerdì 5 settembre 2008

INTOSSICAZIONE DA ARSENICO

INTOSSICAZIONE DA ARSENICO, ha come sintomi, dopo mezz'ora-un'ora dall'ingestione, sensazione di sapore metallico, bruciori e dolori allo stomaco, sete intensa, singhiozzo, vomito biliare (verdastro) e striato di sangue; in seguito, dopo alcune ore, dolori violenti all'addome e scariche diarroiche simili a quelle del colera, continue. La morte può avvenire per collasso. Può aversi anche un avvelenamento cronico da inalazione di polveri arsenicali (nell'industria), con inappetenza, stitichezza alternata con diarrea, eruzione di vescicole sulla cute, mal di capo, stanchezza, ecc. Di solito l'intossicazione ha origine terapeutica (cure troppo protratte o eccessive con preparati arsenicali) o accidentale ( ingestione di esche avvelenate per i topi, disinfestanti usati in agricoltura che possono inquinare il vino, la frutta, la verdura): la sensibilità è estremamente variabile da persona a persona, non è rara una vera idiosincrasia per dosi anche piccolissime. È necessaria la lavatura gastrica; utili anche gli emetici ( apomorfina ), farmaci che provocano il vomito. Contravveleni, però non sicuri, sono rappresentati dall'acqua di calce (da 10 a 100 g), a base di ossido di calcio, oppure dall'olio di oliva e dall'acqua di calce in parti uguali.
come si previene. Le cure arsenicali vanno praticate iniziando con piccole dosi per saggiare la sensibilità individuale, e interrompendo subito la cura qualora compaiano sintomi di intolleranza (congiuntivite, secchezza in gola, eruzioni cutanee, diarrea, vomito ).