martedì 3 febbraio 2009

OCCLUSIONE CORONARICA

OCCLUSIONE CORONARICA, evento anatomopatologico che comporta la chiusura completa del passaggio del sangue a livello delle coronarie. La patologia è improvvisa, imprevedibile, iperacuta. Portano ad occlusione coronarica svariate situazioni morbose. Innanzitutto la coronarosclerosi (vedi coronaropatie), assai frequente perché le coronarie sono sede prediletta di localizzazione elettiva della malattia arteriosclerotica. Poi l'embolia acuta delle coronarie, per improvvisa partenza di emboli dall'endocardio nelle varie forme di endocardite (specialmente l'endocardite lenta). Poiché le coronarie sono due, si può avere occlusione della coronaria anteriore, quando coesista un infarto miocardico acuto a sede anteriore; della coronaria posteriore nell'infarto miocardico posteriore. Naturalmente il blocco di circolazione a livello delle coronarie porta immediatamente a quell'evento morboso che si chiama infarto del miocardio. Il malato avverte improvvisamente un acutissimo dolore in regione precordiale, come si trattasse di una angina pectoris prolungata. E' chiuso da una morsa al petto che lo strema, suda vistosamente freddo, presenta segni di collasso cardiocircolatorio, è estremamente inquieto. Il polso aumenta di frequenza, la tensione arteriosa, invece, cade. Si verifica lieve febbre, spostamento della glicemia e di alcuni enzimi cardiaci caratteristici dell'occlusione acuta delle coronarie e dell'infarto che ne consegue.