sabato 13 dicembre 2008

LEUCOPLASIA VULVARE

LEUCOPLASIA VULVARE, voce che deriva dal greco (leucòs = bianco, e plax = placca) e definisce una particolare modificazione della mucosa il cui epitelio si tramuta in chiazze, o strie, di aspetto madreperlaceo. La leucoplasia (o leuco-plachia) è la sola vera lesione precancerosa delle mucose. È in effetti benigna, e può non trasformarsi mai in cancro, ma il potenziale di trasformazione è così grande che è fatto praticamente obbligo di toglierla di mezzo ogni qualvolta capita di osservarla. Oltre che in sede vulvare la leucoplasia si manifesta anche sul collo uterino, a volte in forme tanto dissimulate che solo la colposcopia le può scoprire. Viceversa, la localizzazione vaginale è rarissima. La leucoplasia vulvare può colpire diverse sedi della vulva, ma generalmente preferisce la zona superointerna delle piccole e delle grandi labbra e la commessura vulvare posteriore. Non va confusa con la vitiligo, dermatosi banale ed abbastanza frequente della vulva, che è dovuta alla mancanza (o scomparsa) di pigmento in diverse zone, ma senza infiltrazione, in cui cioè la cute conserva la sua flessibilità ed elasticità. Le chiazze di vitiligo hanno una bianchezza lattea che risalta ancor più per confronto di vicinanza con la cute normopigmentata. La vitiligo, inoltre, è quasi sempre simmetrica. L'esame istologico della vitiligo, oltre a denunciare l'assenza del pigmento, dimostra una disposizione normale delle tuniche cutanee.