lunedì 12 gennaio 2009

MORTE IMPROVVISA CARDIACA

MORTE IMPROVVISA CARDIACA, decesso che consegue ad improvviso arresto iperacuto dell'attività contrattile del cuore (asistolia acuta). Si verifica paralisi di tutte le funzioni vitali dell'organismo. Portano a morte improvvisa svariate condizioni morbose dell'apparato cardiocircolatorio: rottura improvvisa di una patologica abnorme dilatazione dell'aorta chiamata aneurisma dissecante; embolia acuta massiva dell'arteria polmonare; invasione di sangue nel sacco sieroso che avvolge il cuore (pericardio), la quale determina emopericardio; fibrillazione ventricolare; infarto miocardico iperacuto; rottura traumatica del cuore; blocco totale atrioventricolare, o sindrome di MorgagniAdams-Stokes; distacco di un tumore intracardiaco (ad esempio un mixoma) o di un lembo valvolare che embolizzi nelle cavità intracardiache. Nel termine stesso morte improvvisa è implicito un concetto di non reversibilità. Tuttavia in alcuni casi, come ad esempio nella fibrillazione ventricolare da blocco totale atrioventricolare, è a volte possibile opporsi anche ad una morte improvvisa. Ad esempio, con la cardioversione elettrica, cioè con una specie di elettroshock portato sul torace del malato con un apposito strumento chiamato defibrillatore elettrico.