lunedì 12 gennaio 2009

MORTE

MORTE, evento che può essere definito solo come cessazione della vita. Si tratta di un fenomeno dovuto a diverse cause che si manifestano con alcuni aspetti attivi, descritti come vita residua biologica, ed altri passivi, di degenerazione. Certi tessuti rimangono vivi per qualche tempo anche dopo la morte dell'intero organismo (muscoli, epitelii, globuli bianchi, spermatozoi); persino la digestione può continuare nello stomaco del cadavere. Ciò significa che occorre stabilire in modo convenzionale il momento nel quale l'organismo cessa di vivere indipendentemente dalla sorte di tutti i suoi tessuti. Gli studiosi concordano che ciò accade quando si ha il simultaneo arresto definitivo delle funzioni respiratoria, circolatoria e cerebrale.

Questo fatto ha importanza giuridica, in quanto con esso il soggetto non è più persona capace di diritti. I fenomeni di carattere negativo più evidenti sono l'assenza di coscienza, la mancanza di sensibilità e di mobilità, la scomparsa del tono muscolare. In un secondo tempo si ha un raffreddamento dell'organismo, un irrigidimento dei muscoli e l'apparizione di macchie livide nelle zone più basse, dove va a depositarsi il sangue. Il cadavere raggiunge la temperatura ambiente in circa 24 ore, purché la morte non sia dovuta a lesioni nervose, muscolari o infettive, capaci di provocare alte temperature. I soggetti grassi si raffreddano con maggior lentezza.