martedì 13 gennaio 2009

NEGATIVISMO MOTORIO

NEGATIVISMO MOTORIO, termine con il quale si indica il fenomeno neurologico spesso conseguente ad un'emorragia cerebrale, in base al quale l'arto non paralizzato oppone una profonda resistenza ai movimenti passivi impressi dall'esaminatore, mentre i movimenti spontanei sono normali. Il sintomo, che scompare quando il malato riprende coscienza, sembra dovuto alla compressione esercitata dalla parte lesa del cervello (edema) su quella sana. Dal negativismo motorio di origine neurologica, va distinto il negativismo di origine psichiatrica, che consiste in una opposizione, spesso non motivabile razionalmente, del malato a compiere le azioni che gli si richiedono (il soggetto ritira la mano quando gli si porge la propria per salutare; rifiuta di recarsi al gabinetto, per sporcarsi subito dopo, ecc.). Poiché il negativismo (quasi sempre schizofrenico) è un impedimento inconscio a passare dalla decisione all'azione, esso non deve essere ritenuto presente quando lo schizofrenico si oppone a causa di un ordine interno che gli deriva da una allucinazione o quando un nevrotico non compie una determinata azione a causa di una fobia, che gliela fa vivere come potenzialmente pericolosa per lui. Il negativismo motorio si attenua e scompare spontaneamente con la diminuzione dell'edema cerebrale; il negativismo psichiatrico può essere attenuato con la psicoterapia o con i neurolettici.