mercoledì 30 luglio 2008

Amnesia disturbo della memoria

L' amnesia è un disturbo della memoria che interferisce sulla capacità di fissazione di certe informazioni o esperienze, sulla capacità di conservare nel tempo tali dati, sulla capacità di rievocarli. Per memoria si intende la possibilità di richiamare alla coscienza, sotto forma di ricordi e riconoscendole come tali, esperienze del proprio passato. Amnesia fisiologica è quella dei primi anni di vita o quella che si riferisce a fatti avvenuti Barante il sonno. La fissazione e la rievocazione sono facilitate dall'interesse o dalla implicazione affettiva che l'esperienza memorizzata coinvolge. La amnesia più facile è quella per i nomi, la più difficile a verificarsi riguarda le esperienze giovanili. L'amnesia aumenta con gli anni, tanto che l'anziano fa molta fatica a fissare nella .memoria memoria oggetti e situazioni nuove. Nella demenza senile e nella sindrome di Korsakoff il malato ha un'amnesia elevatissima, tanto che non ricorda ciò che lo ha stimolato pochi istanti prima. Anche gli stati in cui la coscienza è alterata (crepuscolari, deliranti, confusionali) provocano amnesia. Si parla di amnesia retrograda quando non si riesce a ricordare ciò che è avvenuto ore, giorni o mesi prima di un particolare episodio (traumi cerebrali, avvelenamenti, tentativi di impiccagione), durante il cui svolgimento la coscienza era lucida. Si tratta di un deficit di rievocazione, non di fissazione. Si parla di amnesia anterograda quando non si riescono ad evocare esperienze che avvengono dopo l'episodio traumatico (in genere a causa della scarsa atten. zione). Si parla di paramnesie quando la rievocazione dei ricordi è falsata, e di confabulazione se il malato li accetta come se fossero veri. Pseudologia fantastica è il modo con cui vengono definite le frottole che si raccontano per qualche scopo ed a cui si finisce per credere. L'esaltazione della memoria, come negli stati maniacali o post ipnotici, prende nome di iperamnesia. L'amnesia più frequente è quella che si ha per il semplice passare del tempo (curva dell'oblio, studiata da Ebbinghaus): nei primi venti minuti si dimenticano i quattro quinti di quello che si è studiato ed in una settimana si dimenticano altri due terzi. Importante è l'amnesia da fissazione nei soggetti con tumori cerebrali dei lobi frontali.