giovedì 31 luglio 2008

Anemia Refrattaria - farmaci antianemici

ANEMIA REFRATTARIA, forma anemica così chiamata per l'inefficacia dei consueti farmaci antianemici; è dovuta alla diminuita produzione di Globuli rossi per una inefficienza del midollo delle ossa. Alcune volte la causa è ignota, altre volte questa anemia dipende da infezioni, intossicazioni (benzolo, sulfamidici, ecc.), radiazioni, squilibri ormonici. L'alimentazione scarsa o povera di ferro e di vitamine può essere una concausa. In genere sono colpiti gli adulti al di sopra dei 30 anni, e con maggiore frequenza le donne. L'inizio è generalmente insidioso, e il decorso successivo può essere acuto o cronico.

Se il decorso è lento i sintomi sono: malessere generale, progressiva diminuzione delle forze, colorito pallidocereo della pelle. Nelle forme più gravi si hanno: emorragie della cute e delle mucose, ulcerazioni della bocca e della faringe, febbre. L'esame del sangue rivela una diminuzione del numero dei globuli rossi (inferiore a 4 milioni per mmc; la norma è 4,5-5 milioni) e del valore globulare, ossia dell'emoglobina (il valore globulare lobulare è il rapporto fra emoglobina e numero dei globuli rossi, normalmente uguale a 1, qui inferiore a 0,8); anche i globuli bianchi sono diminuiti di numero.

Non esiste una cura specifica; può essere efficace la somministrazione di ormoni maschili, si fanno trasfusioni di sangue, possono essere utili l'asportazione della milza (splenectomia) e il trapianto di midollo osseo. L'alimentazione deve essere abbondante, completa, variata.