mercoledì 30 luglio 2008

Anancastico termine psichiatrico comportamento ossessivo

ANANCASTICO, termine psichiatrico che defininisce un comportamento ossessivo, cioè caratterizzato da un obbligo interiore al quale il malato non riesce a sottrarsi, se non con grande senso di pena. Nell'anancasmo un'idea, una rappresentazione, un ricordo, un sentimento, irrompono violentemente nel pensiero e, senza una ragione plausibile o un motivo accettabile logico, od affettivo, scacciano ogni altro contenuto insediandovisi. Anancastico è perciò un disturbo nel quale il pensiero subisce una coazione (cioè una costrizione involontaria) , immotivata e ripetuta, fino a divenire automatica. Il malato avverte sempre che si tratta di qualcosa di anormale, di estraneo, e vorrebbe rifiutarlo. Il pensiero anancastico può comparire improvvisamente ed avere una base nevrotica, ma può anche nascere più lentamente da una patologia cerebrale (encefalite epidemica, arteriosclerosi), quando questa non si accompagni a demenza. Recentemente si è visto che in queste forme può risultare utile, oltre alla normale psicoterapia, l'associazione tra piccolissime dosi di trimipraminì e di lorazepam.