giovedì 31 luglio 2008

Angoscia - termine psicanalitico

ANGOSCIA, termine psicanalitico che indica il vissuto sgradevole che si ha quando l'Io è costretto a riconoscere la propria debolezza; si dice reale davanti a problemi del mondo esterno; normale di fronte al Super lo; nevrotica dinanzi alle pulsioni dell'Es. L'angoscia nevrotica, dice Freud, « ha origine nella vita sessuale e corrisponde ad una libido deviata dalla propria destinazione e non ulteriormente impiegata... i sogni d'angoscia sono sogni a contenuto sessuale e la libido inerente ad essi è stata trasformata in angoscia ». Per gli esistenzialisti l'angoscia della morte è intrinseca alla vita, che non può altro che procedere inesorabilmente verso la propria fine. Tuttavia esiste anche un'angoscia esistenziale imposta dalla scelta tra il conformismo e l'accettazione di modelli collettivi da un lato e la affermazione individuale, realizzatrice della propria personalità singola e soggettiva dall'altro.

La differenza tra angoscia normale ed angoscia patologica sta nel comportamento che l'una e l'altra provocano. La prima è vantaggiosa ed adeguata a proiettare la personalità in avanti, verso il futuro; la seconda provoca invece meccanismi di difesa infantili, poco produttivi, rivolti al passato, regressivi. L'angoscia colpisce di preferenza chi ha avuto una vita infantile frustrata, conflittuale, carente sul piano affettivo.