mercoledì 30 luglio 2008

Anemia - impoverimento del sangue

Anemia, termine che, genericamente, esprime impoverimento del sangue e che per lo più si traduce in una riduzione dei globuli rossi. Convenzionalmente quando i globuli rossi, altrimenti detti emazie, scendono al disotto di 4.500.000 per millimetro cubico di sangue nell'uomo, e di 4.000.000 nella donna, si parla di anemia. sono numerose e occorre ricercarle con grande cura e risalire alle sue origini allo scopo di impostare una idonea ed efficace terapia. Ciò richiede indagini ed esami di laboratorio talora assai complessi. Per un inquadramento generale delle anemie, manifestazioni morbose di frequente riscontro, bisogna prima di tutto rispondere ai seguenti quattro fondamentali interrogativi: la malattia dipende da carenza di ferro; si tratta di un'anemia megaloblastica; è in atto un'anormale distruzione di globuli rossi o emolisi; il midollo osseo, sede della produzione delle emazie, è in stato di ridotta attività.

Quando le cause dell'anemia sono oscure, prima di tutto si pensi alla eventuale carenza di ferro nell'organismo. Se l'anemia non può essere ricondotta ai quattro gruppi sopraesposti, bisogna prendere in considerazione le seguenti cause: infezioni, uremia, neoplasie, mixedema, epatite. Perdite di sangue continue e subdole (emorragie) possono portare ad anemia: in questi casi è necessario indagare se nella storia clinica del paziente si ha notizia di emorragie, oppure bisogna ricercare la presenza di sangue nelle feci.

L'anemia da carenza di ferro (anemia sideropenica, vedi anemia ferropriva) nell'adulto è quasi sempre dovuta a emorragie (mestruazioni eccessivamente abbondanti; emorragie gastro-intestinali dipendenti da ernia diaframmatici, da gastriti, da ulcera gastroduodenale, da polipi gastrici o intestinali, da cancro del tubo digerente, da emorroidi). Basta una perdita continuata di soli 2-4 centimetri cubici di sangue al giorno per ottenere un bilancio negativo del ferro con conseguente anemia (è noto che per formare emoglobina, il pigmento rosso contenuto nei globuli rossi che serve a veicolare l'ossigeno e l'anidride carbonica, è necessario un normale apporto di ferro: la molecola emoglobinica, infatti, contiene ferro e senza ferro non si forma emoglobina).

Tra i criteri diagnostici generali ricordiamo: pallore della cute, debolezza (astenia), facile esauribilità, aumento della frequenza del polso (tachicardia), difficoltà respiratoria (dispnea) e cardiopalmo. A questi sintomi, che sono propri dell'anemia, si sovrappongono quelli della malattia di base. Solo nelle fasi avanzate dell'anemia il paziente può presentare un colore cereo della pelle, fragilità dei capelli e delle unghie, alterazioni della mucosa linguale con arrossamento della stessa. La diagnosi viene confermata dagli esami di laboratorio sul sangue. L'emoglobina può ridursi fortemente, fino a 3 grammi per cento centimetri cubici, i globuli rossi si riducono di numero ( raramente scendono al disotto dei 2.500.000), si colorano debolmente e assumono un diametro più piccolo. Un esame molto importante è la sideremia (contenuto di ferro nel siero sanguigno), che nella anemia ipocromica è inferiore ai 30 millesimi di milligrammo per cento centimetri cubici di sangue (valori normali medi = 90-150).

Esaminando poi il midollo osseo si nota una significativa caduta di pigmento contenente ferro. La terapia specifica è a base di ferro, che si può somministrare per bocca oppure per iniezioni; raramente si richiedono trasfusioni di sangue, fatta esclusione per i casi in cui si hanno cospicue perdite di sangue, oppure nei casi in cui sia necessario correggere l'anemia per interventi chirurgici o per sopravvenuta setticemia. Ovviamente, contemporaneamente alla terapia della anemia bisogna provvedere alle eventuali malattie che l'hanno provocata.

Come si previene. Bisogna combattere le carenze nutritizie e integrare la dieta, che deve essere ricca di carni rosse, uova, e verdure ( gli spinaci, ad esempio, sono particolarmente ricchi di ferro), latticini. I preparati farmaceutici a base di ferro sono richiesti nella convalescenza da malattie infettive. Si tenga presente che le donne hanno un fabbisogno di ferro, fino all'epoca della menopausa, che è di circa quattro volte superiore a quello dell'uomo.

L'esame del sangue rimane la pratica diagnostica più sicura nelle varie forme di anemia. Il responso dell'esame mette in evidenza abbassamenti del numero dei globuli rossi, dell'emoglobina, dei globuli bianchi orientando con sicurezza la diagnosi del medico.