giovedì 27 novembre 2008

BOTTONE D'ORIENTE, o bottone d'Aleppo

BOTTONE D'ORIENTE, o bottone d'Aleppo (città orientale ove spesso si manifesta). Le sedi più colpite sono le parti scoperte: mani, viso e arti superiori. La malattia è causata da un protozoo, cioè da un parassita microscopico costituito da una sola cellula, e denominato Lei-smania tropico, che può infettare direttamente l'uomo; oppure l'infezione può essere provocata, per via indiretta, dalla puntura di una zanzara, il Flebotomo pappatacio, dentro la quale il protozoo vive. Il periodo di incubazione è di circa due mesi. Dopo di che appare il primo sintomo: la lesione cutanea a papula (bottone), arrossata e coperta di squame.

Poi il bottone aumenta di volume e si ulcera al centro, e sull'ulcera compare una crosta grigiastra o bruna molto aderente. Questo è il suo aspetto classico per cui è facile porre la diagnosi. È sempre consigliabile un esame diretto del protozoo al microscopio, prelevando un pezzettino del tessuto malato. La cura della leismaniosi cutanea è duplice, locale e generale. Come cura locale si intendono iniezioni nello spessore del bottone, di sostanze chimiche del tipo della acridina o della clorossichinolina o del cloridrato di emetina. Dopo 4-5 iniezioni ripetute si può avere la scomparsa della lesione. Tuttavia è bene far seguire una irradiazione con raggi X o la diatermocoagulazione.