venerdì 28 novembre 2008

Cervicite, infezione del collo dell'utero

Cervicite, infezione del collo dell'utero, cioè di quella parte dell'utero che, facendo seguito al corpo ( contenuto nel piccolo bacino), sporge in vagina (ed è perciò anche chiamato portio vaginali oppure muso di tinca). Tutti i germi patogeni possono essere chiamati in causa come agenti eziologici di una cervicite, dai comuni piogeni al gonococco, fino a quelli delle forme luetiche e tubercolari. Condizioni particolari come i parti ed i conseguenti puerperi, gli aborti ( specie se procurati), nonché l'attività sessuale giocano un ruolo altamente favorevole alla predisposizione per l'infezione di questoorgano, e ne spiegano l'alta incidenza in sede di frequenza percentuale.

La sintomatologia, in fase acuta, è caratterizzata da secrezione muco-purulenta più o meno abbondante, talora con dolori ( specie coitali) e, raramente, febbre (nelle forme in cui partecipa anche il corpo uterino si ha metrite). La diagnosi è facile, specie alla visita mediante speculum, e può essere circostanziata da esami batteriologici su prelievo del trasudato. La terapia è prevalentemente locale: ovuli o candelette (a base di antibiotici o sulfamidici oppure di farmaci particolari quali protargolo, solfato di zinco, ittiolo e tannino) ed irrigazioni vaginali. Si può associare anche una terapia generale antibiotica, sulfamidica o chemioterapica qualora sia richiesta.