giovedì 27 novembre 2008

BARTOLINITE infezione delle ghiandole di Bartolini

La Bartolinite è un' infezione della ghiandola o, meno frequentemente, delle ghiandole di Bartolini, che sono poste, bilateralmente, dietro il bulbo del vestibolo, ai lati dell'ingresso vaginale. Le ghiandole, del volume di un pisello, hanno i due sbocchi che si aprono sulla faccia interna delle piccole labbra, ed il loro significato fisiologico è di secernere, sotto l'eccitamento sessuale, un liquido vischioso che provvede a lubrificare i genitali in occasione del coito. L'infezione avviene, per solito, per contiguità, dai genitali esterni in corso di una vulvite (o vaginite). Non è esclusa, comunque, l'infezione per via ematica. L'agente causale più frequente è, per solito, il gonococco, ma non è esclusivo. L'infezione è rara prima dell'adolescenza, perché in tale periodo le ghiandole non sono ancora funzionanti, e nella vecchiaia, perché mancano le condizioni favorenti, cioè coito ed orgasmo. È più colpita la ghiandola sinistra. L'affezione è raramente bilaterale. In corso di infezione la regione colpita si mostra ingrossata da una massa tesoelastica, grossa quanto una noce od un uovo di gallina, dolentissima, coperta di cute (e/o mucosa) rosso-congesta. Coesiste febbre, talora anche elevata. La rima vulvare conseguentemente è deformata. Spesso il grande ed il piccolo labbro sono edematosi. La pressíone sulla ghiandola esprime una secrezione purulenta maleodorante. Tale fase, di bartolinite acuta, può trasformarsi, se il condotto escretore della ghiandola viene otturato, in ascesso (raccolta chiusa). Questo, in mancanza di idonea terapia finisce per farsi strada (fistolizzandosi) nei tessuti o negli organi viciniori: faccia interna del grande labbro, vagina, retto o perineo. La diagnosi è abbastanza facile: non si possono fare confusioni con l'edema, l'elefantiasi vulvare, il trombo del grande labbro, il foruncolo, o l'ernia inguinale (che citiamo solo per amore di completezza propedeutica).