venerdì 28 novembre 2008

Castrazione Ovarica

Castrazione Ovarica, asportazione o soppressione funzionale delle ghiandole generative (ovaie) nella donna. Eseguita prima della pubertà determina deviazioni morfologiche verso l'intersessualità ( come nel maschio). La castrazione tardiva invece produce solo perdita delle capacità generandi e sintomi funzionali simili a quelli della normale e fisiologica involuzione climaterica (menopausale). Si conoscono due tipi di castrazione. Il primo è quello temporaneo che si attua ormonalmente ( con altissime dosi di testosterone) o con applicazioni roentgen. Oggi in disuso, era molto usato in passato nelle forme di tubercolosi genitale e nelle salpingo-ovariti gonococciche, che producevano gravi emorragie anemizzanti. Il secondo tipo è quello definitivo e si attua mediante asportazione chirurgica delle ovaie o ottenendo la loro soppressione funzionale mediante applicazione radiante (roentgen o radíum o cobaltoterapia).

L'indicazione alla castrazione mediante radiazione era, dopo i 40 anni, la presenza di miomi uterini ( vedi mioma) sottomucosi a contenuto emorragico, e'la metropatia emorragica. Inoltre la castrazione roentgenterapica era usata nei casi di carcinoma mammario, come terapia complementare, onde sopprimere ogni fonte di produzione estrogenica. Ma per tutte queste indicazioni oggi si preferisce, più modernamente e più in linea colle recenti acquisizioni statistico-prognostiche, la castrazione chirurgica, associata eventualmente alla terapia ormonale con testosterone ad alte dosi. La terapia dei disturbi da castrazione, tanto più evidenti quanto più la donna è giovane e quanto più la soppressione è rapida ( quindi più evidenti in quella chirurgica), è la medesima di quella che si attua per gli identici disturbi provocati dal climaterio e dalla menopausa fisiologici.