venerdì 28 novembre 2008

Complesso di Castrazione

Complesso di Castrazione, senso di angoscioso timore, descritto dalla psicanalisi, di cui soffre il bambino, ritenendo che il padre possa privarlo del pene. Questo meccanismo, inconscio ha un'influenza molto importante, secondo la psicanalisi, nella formazione della personalità adulta. Freud parla del fenomeno da lui descritto in questi termini: « L'attrazione erotica emanata dalla madre culmina, in breve, nel desiderio dei suoi genitali, immaginati come pene. Con la consapevolezza, avuta più tardi, che essa non ha il pene, il desiderio si trasforma nel suo opposto, creando un disgusto che negli anni della pubertà può diventare causa di impotenza psichica, di misoginia e di omosessualità permanente.

La fissazione all'oggetto che era stato desiderato intensamente (il pene della donna) lascia però tracce indelebili nella esperienza psicologica del bambino che si era dedicato con particolare intensità all'esplorazione di quella parte della sessualità infantile ». La psicanalisi afferma che l'interesse erotico per le caviglie ed i piedi della donna rappresenta una specie di surrogato alla possibilità di soddisfare il desiderio di vedere il pene nella donna da parte del bambino. Il complesso di castrazione esiste anche nella donna, dove non si può esprimere come timore di perdita del pene, ma come paura della perdita dell'amore.

Quest'ultima sarebbe, a sua volta, un residuo dell'esperienza, infantile, della paura di perdere la presenza della madre da parte del lattante. Il complesso di castrazione si manifesta anche attraverso il complesso di Edipo. Nel sogno infatti, sempre secondo la psicanalisi, l'accíecamento con cui Edipo si punisce dopo essersi reso conto del suo delitto è il simbolo dell'autocastrazione. Anche l'agorafobia ed altre paure indicherebbero il timore di esporsi a situazioni nelle quali non si è abbastanza protetti dalla possibilità di venir castrati ( come punizione di qualcosa commesso o pensato inconsciamente).